Voltaire

Eccoci qua.

 

Se state leggendo queste righe ,  state assistendo alla nascita e ai primi timidi vagiti della nostra creatura,  saranno il tempo nonchè l’insindacabile e brutale giudizio di voi, nostri quattro lettori, a stabilire se di lieto evento si sia trattato.

 

D’altra parte, nell’era del web e della comunicazione globale, il vantaggio maggiore ma anche lo svantaggio più evidente del nuovo modo di comunicare, si uniscono idealmente nel medesimo elemento: ciascuno può esporre il proprio punto di vista urbi et orbi;  e figuriamoci se i simpatici spocchiosetti che popolano questo blog, e che imparerete a conoscere, potevano farsi sfuggire una simile occasione…

 

Spocchiosi già dal nome no? DiaVoltaire…proprio lui, il filosofo. Inutile che andiate a cercarlo tra i membri della spedizione francese agli europei dell’84. E perché proprio Voltaire? Ovvio: perché ci andava così!

 

E perché l’idea originalissima di aprire il millemilesimo blog dedicato al nostro amato Diavolo?

 

Da bravi innamorati e malati del nostro meraviglioso abbinamento cromatico, frequentiamo da parecchio tempo la galassia dei blog rossoneri, e pur trovando ottimi prodotti, spesso abbiamo riscontrato punti di vista simili a trincee su mille aspetti del nostro amato Milan: chi è filosocietario e ricorrerebbe al costante ricordo della bacheca dall’88 al 2011 pure se si finisse in Lega Pro, chi dello sberleffo acritico ha fatto una linea editoriale di successo e non modificabile.

 

Noi abbiamo la presunzione di essere diversi, e il processo che ci ha portato dal conoscerci tra noi sino a qui lo dimostra: tutti noi abbiamo iniziato a scrivere di Milan sul forum della Gazzetta, più o meno tutti nei difficili anni del dopo Atene, mentre il vecchio gruppo di Ancelotti marciava sereno verso l’esaurimento biologico in campo e folli congiunzioni astrali portavano ad eventi inimmaginabili sul lato sbagliato del Naviglio…Quando poi ci siamo conosciuti su Facebook e, invece di postare foto di quanto siamo avvenenti (e lo siamo per davvero, fidatevi), abbiamo continuato a parlare di Milan, liberi dal filtro anonimo del nickname di un forum, abbiamo scoperto che tra noi c’erano vecchi saggi che videro ancora giocare Rivera, altri come me che ancora si commuovono al pensiero di ciò che fu il Milan dal 1987 al 1994, altri ragazzini che la malinconica passeggiata d’addio di Van Basten, in quel tristissimo pomeriggio d’estate del 1995, non l’hanno vista in diretta perché avevano quattro o cinque anni, ma la storia del Milan la conoscono meglio di tanti parolai che affollano i salotti televisivi blaterando di pallone.

 

La nostra eterogeneità geografica, di età, origini della nostra passione, punti di vista su qualsiasi aspetto che riguardi l’universo Milan, ci ha regalato infinite discussioni e reso meno duri momenti come l’orrida primavera del 2012 o l’ancora peggiore estate che ne è seguita, per questo abbiamo deciso di esportarla.

 

In fondo ciò che amiamo è lo spirito di  quando i blog si chiamavano bar, per accedervi non era necessario avere Firefox ma varcarne la soglia, il link alle principali news era una logora Gazzetta appoggiata al frigo dei gelati, e c’era sempre l’autorevole opinionista da bancone che, per impressionare la platea che lo circondava, sosteneva con leggerezza che Mannari avesse colpi migliori di Gullit…

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