Una vittoria di rigore, che tanto piacerebbe alla Merkel. Battute a parte, il 2-0 con cui il Milan liquida la SPAL a San Siro, nella quinta giornata di Serie A, la prima infrasettimanale, giunge appunto con due realizzazioni dagli 11 metri, rispettivamente di Rodriguez nel primo tempo e di Kessiè nel secondo. Successo tutto sommato meritato, che lascia in eredità una prestazione incoraggiante dal punto di vista della compattezza difensiva: pressoché nulli, infatti, i rischi corsi dalla squadra contro gli emiliani, capaci di creare solo un concreto presupposto di pericolosità, ad inizio ripresa, con un colpo di testa di Mattiello (destinato invero a lato) sventato prontamente da Bonucci.
Prima e dopo un controllo della partita piuttosto agevole, in cui tuttavia si evidenzia la necessità di vedere al più presto un Milan in grado di specchiarsi meno in fase offensiva, raggiungendo un adeguato livello di cattiveria agonistica che gli consenta di concretizzare i presupposti creati, chiudendo gli incontri o mettendoli ulteriormente in cassaforte. Fermo restando che, soprattutto dopo il raddoppio dal dischetto dell’ivoriano, l’impressione è stata quella di una squadra intenta più che altro a gestire lo sforzo fisico, in virtù del tour de force che la aspetta da qui alla nuova sosta per le nazionali, ottenendo il massimo risultato con il minimo impiego di energie.
La doppietta Sampdoria (in trasferta) e Roma a San Siro, intervallata dall’impegno europeo contro il Rijeka, darà una risposta su quello che è lo stato di avanzamento dei lavori in casa Milan, al cospetto di due avversari di livello maggiore rispetto alla pur volenterosa compagine estense, che possono dunque rappresentare un nuovo test probante, dopo il passo falso contro la Lazio di una decina di giorni fa.
Donnarumma s.v.: inoperoso
Zapata 6: prestazione ordinata, anche grazie ad un attacco della SPAL non in grado di sollecitarlo più di tanto.
Bonucci 6,5: finalmente una maggiore concentrazione in luogo di quell’eccesso di confidenza mostrato in altre uscite, e che qualche grattacapo di troppo aveva creato a lui ed alla squadra. Importante il suo salvataggio sul colpo di testa di Mattiello, poiché sventa un possibile ulteriore sviluppo pericoloso dell’azione.
Romagnoli 6: chiamato ad impostare con elevata frequenza l’azione da dietro, stavolta si disimpegna senza errori. Attento in copertura.
Abate 6,5: si propone bene in fase offensiva, andando alla conclusione in una occasione e propiziando l’azione da cui scaturisce il rigore del 2-0. Non particolarmente sollecitato in copertura.
Kessiè 6,5: solita presenza fisica a centrocampo ed in appoggio alla manovra offensiva, è freddo a trasformare il rigore del 2-0 da lui procurato. Unica pecca, l’azione che porta al colpo di testa di Mattiello, in cui si perde l’esterno emiliano con colpevole facilità.
Biglia 6,5: come già accaduto contro l’Udinese, il suo apporto è quasi più notevole in fase di ripiegamento piuttosto che in impostazione, in cui è raramente chiamato agli straordinari.
Calhanoglu 6: da lui ci si aspettava tanta qualità e qualche difficoltà maggiore in copertura. Ed invece, paradossalmente se la cava decisamente meglio nel secondo frangente, garantendo sempre un ottimo apporto di grinta ed applicazione, non sempre accompagnato da adeguata cattiveria quando vi è da rifinire l’ultimo passaggio, utile a sviluppare l’azione offensiva.
Rodriguez 6,5: mai particolarmente cercato dai compagni, lo svizzero trova comunque la maniera di lasciare il segno sulla partita. Bravo a propiziare l’azione che porta al primo rigore, da lui abilmente trasformato, da una sua sgroppata nasce il quasi autogol di Salamon ad inizio seconda frazione di gioco.
Silva 6: tanto movimento e diverse giocate apprezzabili nello stretto. Ponendosi un pò come emblema del Milan attuale, gli manca un pò di cattiveria in fase terminale dell’azione d’attacco.
Kalinic 6: seppur non sempre in maniera precisa, fà tanto lavoro sporco per permettere alla squadra di spingersi in avanti. Lesto e furbo a procurarsi il rigore che sblocca la partita, grazie all’ingenuità di Gomis.
Subentrati
Suso 5,5: gioca mezz’ora, in cui il Milan sembra tirare il freno a mano, e non riesce a svettare pur avendo le teoriche motivazioni per farlo. Si segnala giusto per due conclusioni fuori misura.
Bonaventura s.v.
Locatelli s.v.
Allenatore
Montella 6: insiste con il 3-5-2, e finalmente si segnalano degli apprezzabili miglioramenti in fase difensiva. Il gioco offensivo, invece, pur proponendo fraseggi a tratti più che pregevoli, sembra mancare ancora dell’adeguata cattiveria, utile a concretizzare la mole prodotta (anche ieri sera) ed evitare spiacevoli sorprese. L’allenatore campano dovrà battere molto anche su quest’ultimo tasto.