Europa League: Austria Vienna-Milan 1-5

Buona la prima per il Milan, nella giornata di apertura della fase a gironi dell’Europa League 2017-18. Al “Prater” è infatti arrivato un comodo 5-1 sui padroni di casa dell’Austria Vienna, che proietta i rossoneri in testa nel gruppo D, in coabitazione con l’Aek Atene corsaro in Croazia. Un risultato che lascia ben pochi dubbi sull’andamento dell’incontro, condotto e controllato dalla squadra sin dalle primissime battute.

La pratica, infatti, viene concretamente archiviata in appena 20 minuti, con il Milan capace di segnare tre reti: apre Calhanoglu con una pregevole sassata appena dentro l’area, da posizione defilata; arrotonda Andrè Silva, freddo in entrambe le occasioni a battere il portiere in uno contro uno, servito dall’ispiratissimo fantasista turco-tedesco.

Il resto dell’incontro vede dei ritmi decisamente compassati, con un Milan che difetta della dovuta concentrazione nei primi 5-10 minuti della seconda frazione. In tale frangente, l’Austria Vienna riesce ad accorciare sull’1-3, con un colpo di testa da angolo in cui Borkovic sorprende un disattento Zapata. La reazione dei padroni di casa dura in realtà poco, poiché al 56′ è di nuovo Andrè Silva a superare l’estremo difensore austriaco, ben servito da Kessiè, mostrando un’altra volta ancora una pregevole freddezza davanti alla porta. Chiude il conto delle reti Suso, che appena entrato scaglia, al 18esimo, una conclusione da 30 metri, che si insacca appena sotto la traversa grazie anche alla decisiva deviazione di Kadiri. Da li in poi è accademia in attesa del fischio finale.

Un match che lascia in eredità una pronta reazione, dopo il brutto passaggio a vuoto contro la Lazio di domenica. Ma soprattutto, può tracciare la strada verso il cambio di modulo, verso quel 3-5-2 che pare essere l’approdo più logico per questo Milan, se si prendono in considerazione le caratteristiche degli uomini a disposizione di Montella. Certo, è presto per fare bilanci assoluti, dato il valore dell’avversario affrontato, che ha palesato gravi lacune tattiche facilitando il compito dei nostri. Sarà dunque interessante veder riproposto il suddetto schieramento contro squadre, se non più forti, quantomeno maggiormente organizzate nel modo di stare in campo.

Donnarumma 6: mai particolarmente sollecitato dagli avversari.

Zapata 5,5: prestazione in linea di massima ordinata, sporca la prova con l’errore sul gol degli austriaci, in cui si fa colpevolmente sorprendere dall’incursione di Borkovic alle sue spalle.

Bonucci 6: ordinaria amministrazione.

Romagnoli 6: idem con patate rispetto al capitano rossonero.

Abate 6: si propone sovente in avanti, specie nel primo tempo, seppur non sempre con la dovuta precisione nelle giocate.

Biglia 6: detta i tempi a centrocampo senza essere mai chiamato agli straordinari. Tolto un brivido nel primo tempo, su un colpo di testa che rischia di causare un autogol, per il resto si fa notare più che altro in ripiegamento.

Kessiè 6,5: fino a quando non viene ammonito, dà un contributo sostanzioso a livello quantitativo. Tuttavia, a testimonianza di qualità tecniche non marginali, è bravo nel servire l’assist per l’1-4 griffato Silva.

Calhanoglu 7,5: inizio spettacolare, con un bellissimo gol e due assist per le reti del portoghese (il secondo, in particolare, davvero pregevole). Per il resto è ordinaria amministrazione, ma stasera togliergli la palla non è stato possibile per gli avversari.

Antonelli 6: ordinaria amministrazione anche per lui, seppur a volte un pò troppo irruento senza che ve ne sia effettivo bisogno.

Kalinic 5,5: va una sola volta alla conclusione, in maniera imprecisa. Per il resto fa lavoro sporco, che inevitabilmente impallidisce rispetto alla prestazione del suo giovane compagno di reparto.

Silva 8: una tripletta non impossibile a livello di difficoltà, ma in cui coniuga la capacità di effettuare i movimenti giusti con una notevole dose di freddezza davanti al portiere. E, più in generale, si dimostra sempre molto presente nella manovra offensiva della squadra.

Subentrati

Suso 6,5: un gol appena entrato ed una pregevole conclusione sul finire dell’incontro, a lato di poco. Due lampi per far capire che, nonostante la panchina odierna, lo spagnolo può e vuole essere ancora protagonista nelle gerarchie di Montella.

Bonaventura 6: poco da segnalare nella sua prestazione, essendo entrato in un momento in cui l’incontro era già ampiamente indirizzato.

Musacchio s.v.

Allenatore

Montella 6,5: c’è da sperare che la partita odierna abbia fatto comprendere, al tecnico campano, come il 3-5-2 sembri essere il modulo giusto per il Milan, in grado di esaltare al meglio le caratteristiche dei nuovi arrivati, senza al contempo tagliar fuori del tutto i pochi buoni che sono rimasti dalla passata stagione. Vedremo se si insisterà su questa strada, che necessita di essere messa nuovamente alla prova contro avversari meglio organizzati dal punto di vista tattico, quando non più forti.

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