Europa League: CSU Craiova-Milan 0-1

L’inizio di una nuova era. Nonostante la squadra fosse rabbrecciata, con molti degli innesti del mercato in corso assenti, o non ancora in condizione di poter giocare 90 minuti ed incidere, l’attesa per un terzo turno preliminare di Europa League, confermata dal dato sui biglietti venduti per il match di ritorno, era spasmodica. Sintomo della voglia di tornare a vedere un Milan degno di tale nome, in grado di competere al meglio in ciascuna delle competizioni in cui è impegnato, dopo le ultime stagioni dure e sofferte per i motivi ampiamente sottolineati, ed ormai archiviati. Per tale motivo, anche un 1-0 contro una pressoché sconosciuta squadra rumena, il CSU Craiova con una piccola enclave italiana tra campo e panchina, viene accolto con soddisfazione: in un momento così delicato nella storia rossonera, l’importante è non sbagliare, incanalarsi lungo il giusto viatico, consapevoli del fatto che il lavoro da fare è molto, e che non bastano solo investimenti, ma anche idee tecnico-tattiche dell’allenatore, e conseguente rendimento dei calciatori, per tornare a stare stabilmente laddove il club ci ha abituato per diversi lustri.

Difficile giudicare la partita di stasera, poiché il Milan è un cantiere aperto, per di più con nemmeno tutti i suoi migliori operai all’opera, stante le numerose assenze che hanno connotato la squadra stasera. Se a tutto ciò aggiungiamo una condizione fisica non ottimale, al cospetto di un avversario modesto quanto si vuole, ma caricato dal prestigio della sfida e con già due match di campionato sulle gambe, era quasi impossibile pensare ad uno sviluppo di partita diverso da quello che si è concretamente visto. Fermo restando che le migliori occasioni degli avversari nascono da regali nostri, con un Montolivo in versione assist-man che lancia l’ex Pescara Mitrita, ben neutralizzato da Donnarumma, nel primo tempo, ed un tiro a giro, sempre dell’ex attaccante degli abruzzesi, su uscita del portiere rossonero non esattamente ineccepibile, nel secondo. In mezzo, un Milan che cerca di contrastare la maggiore verve atletica del Craiova sfruttando il miglior tasso tecnico, limitandosi sovente a giocate elementari. Fondamentale, nell’economia dell’incontro, l’aver sbloccato il match a fine primo tempo, con una insidiosa punizione di Rodriguez che si insacca, complice un estremo difensore rumeno non esattamente incolpevole, ed il contributo di qualche compagno di squadra dello svizzero-latino a confondergli le idee.

Il meglio la squadra lo offre nei primi 15 minuti della ripresa, con una migliore capacità di verticalizzare quanto prima l’azione, che porta in un paio di occasioni Niang a calciare da buona posizione, non riuscendo ad arrotondare il risultato. Poi la benzina cala ed arriva la prevedibile sofferenza finale, per lo più relativa al maggiore controllo che il Craiova esercita sull’incontro, più che all’effettiva mole di occasioni prodotta (inesistente).

Donnarumma 6.5: reattivo su Mitrita, evitando un gol che, oltre allo svantaggio, avrebbe complicato l’incontro innanzitutto dal punto di vista emotivo. Non irreprensibile sulle uscite, particolare su cui urge migliorare quanto prima possibile.

Abate 6: più attento in fase di copertura che in avanti. Fa il suo.

Zapata 6: si fa trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa.

Musacchio 7: perfetto pressoché in ogni occasione, svariando anche sulla fascia. In più, si pone come leader della difesa con riguardo alla fase di impostazione, in attesa che Bonucci e Romagnoli arrivino a dare man forte.

Rodriguez 6.5: a differenza del suo dirimpettaio di fascia, più presente in zona offensiva. Mezzo voto in più per il gol che decide l’incontro.

Kessiè 6.5: garantisce tanto dinamisno in ambo le fasi. Difetta di precisione in fase di impostazione, ma la personalità ed i margini di sviluppo dell’ivoriano sono molto interessanti.

Montolivo 5: mai particolarmente rapido a liberarsi del pallone, ha in più il demerito di innescare, involontariamente, il contropiede di Mitrita da cui nasce la più importante delle occasioni del Craiova.

Bonaventura 5,5: inizia anche piuttosto bene, dimostrandosi il punto di riferimento fondamentale come collante tra centrocampo ed attacco. Meno convincente alla distanza, non tanto per errori commessi, quanto per il fatto che raramente riesce ad effettuare una qualsiasi giocata con il corretto tempismo.

Niang 6: si sbatte alquanto in fase di ripiegamento, mentre in avanti non sempre agisce con la necessaria lucidità.

Cutrone 6: tanto buon movimento, riesce ad arrivare alla conclusione in una occasione, andando vicinissimo ad una rete che, per il lavoro sporco prodotto, avrebbe meritato.

Borini 6: non sempre tempestivo nelle giocate, a conti fatti incide sul match andandosi a prendere, di mestiere, la punizione da cui nasce l’1-0.

Subentrati

Silva 5.5: si incaponisce troppo in alcune azioni personali, probabilmente per la voglia di strafare in occasione del suo debutto. Si fa apprezzare maggiormente in fase di dialogo con i compagni di squadra.

Conti s.v.

Antonelli s.v.

Allenatore

Montella 6: francamente ingiudicabile il suo operato, dato il momento dell’annata in cui ci troviamo. Servirà del tempo.

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