Se due indizi fanno una prova, aver sprecato una occasione del genere, che fa il paio con quella persa qualche settimana fa con il pareggio di Pescara, è indice di una squadra che, quando la posta in palio scotta e l’occasione di indirizzare la contesa a suo favore è ghiotta, non ha ancora la cattiveria agonistica sufficiente per riuscire in tale obiettivo. Ciò è quanto emerge dall’inopinato ko interno contro l’Empoli, laddove il Milan ha messo in mostra una scarsa coralità di manovra, affidandosi alle giocate di pochi singoli per di più nemmeno in giornata, oltre ad una condizione fisica rivedibile. Perché i toscani, tranne un prevedibile calo nel finale, hanno mostrato di avere più benzina nelle gambe, riuscendo a chiudersi con ordine, prevalere nelle varie palle contese e non disdegnare sortite offensive, passando soprattutto dalle gambe e le idee di El Kaddouri.
Il primo tempo vede un Milan non in grado di arrivare a minacciare la porta di Skorupski con la dovuta pericolosità, affidandosi soprattutto alle conclusioni dalla distanza di Suso, invero mai particolarmente minacciose per l’estremo difensore polacco. A ciò si aggiunge la distrazione difensiva di Zapata, che si fa sovrastare su azione di angolo da Mchelidze, permettendo al georgiano di insaccare di testa l’1-0. La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione, con il Milan che conclude tanto da fuori e deve attendere il quarto d’ora di gioco per riuscire a rendersi pericoloso, con Lapadula che dapprima impegna di testa Skorupski e poi di piede, sugli sviluppi del rigore sbagliato da Suso (pessima la conclusione dagli 11 metri dello spagnolo). Un’altra grave topica difensiva, in coabitazione tra Zapata e Paletta, costa il 2-0 di Thiam. Da li in poi la squadra reagisce e costringe nella sua metà campo l’Empoli, ma si tratta di un avanzare rabbioso, poco lucido e non piacevole da vedere, che sortisce l’1-2 di Lapadula, la traversa di Ocampos e qualche mischia davanti all’estremo difensore toscano. Con il rischio di venire infilati nuovamente, dovendo Donnarumma sventare due conclusioni di Maccarone e Thiam da posizione favorevole.
Ai punti la sconfitta potrà anche essere esagerata, ma va a punire un atteggiamento non all’altezza di un match così importante, e di una fase della stagione in cui determinazione, grinta e compattezza non dovrebbero mai venire meno, come accaduto in diversi tratti nel match di ieri.
Donnarumma 7: sollecitato poche volte ma in maniera severa, si fa trovare sempre pronto.
Calabria 5,5: si propone bene in avanti nella prima frazione, mentre nella ripresa non riesce a garantire il medesimo apporto offensivo. Fatica quando c’è da difendere, specie nei confronti della rapidità nello stretto di El Kaddouri.
Zapata 4: la classica controprestazione del colombiano dopo una prova positiva. Colpevole in entrambe le reti dell’Empoli, non garantisce adeguata sicurezza nemmeno con la palla tra i piedi.
Paletta 5: conferma il calo già palesato nell’ultima parte di stagione, rendendosi colpevole di una marcatura “allegra” su Thiam in occasione del 2-0 dei toscani.
De Sciglio 5: non garantisce un concreto apporto offensivo, e nemmeno una presenza agonistica all’altezza della situazione.
Pasalic 5,5: nel primo tempo garantisce una buona copertura, mentre si fa vedere meno in appoggio alla manovra offensiva. Inverte tale tendenza nella ripresa, ma non riesce ad incidere.
Sosa 6,5: pur con un ritmo a volte troppo compassato, è l’unico a centrocampo, e più in generale nel Milan di ieri, a dare un minimo di ordine e raziocinio alla manovra.
Fernandez 5: non incide in entrambe le fasi.
Suso 5: è l’anima offensiva della squadra, sia per quanto riguarda le conclusioni che per l’azione di collante con il centrocampo che svolge. Fatica ad incidere, ma soprattutto calcia male un rigore che avrebbe potuto essere importante nell’economia dell’incontro.
Lapadula 6: non sempre agisce con la necessaria lucidità, tale è la smania di fare gol dopo una lunga astinenza. Tuttavia fa molto movimento, lavoro sporco e si rende comunque pericoloso sotto porta, realizzando la rete dell’1-2 con un colpo da “biliardo”.
Deulofeu 5: probabilmente la sua peggior prestazione in maglia Milan. Non gli riesce pressoché nulla, ed a volte si fa pizzicare banalmente in fuorigioco, dimostrando di non essere esattamente sul pezzo in termini di concentrazione.
Subentrati
Bacca 5,5: non lo si vede molto, se non all’interno di una mischia in area in cui non dimostra la necessaria cattiveria per spingere un pallone sporco in rete.
Ocampos 5,5: alterna buone giocate ad errori banali. Di fatto non incide.
Honda s.v.
Allenatore
Montella 5,5: la formazione iniziale non convince nelle scelte fatte a centrocampo, in cui viene privilegiato uno sterile fosforo ad una maggiore grinta che, contro un avversario che l’ha messa sul piano della corsa, forse avrebbe fatto maggiormente comodo (Locatelli e Kucka qualcosa in più avrebbero potuto darlo, in tal senso). La squadra non è ancora riuscita a sviluppare quella solidità, in grado di farle sfruttare occasioni sulla carta buone per migliorare la propria posizione nella rincorsa all’Europa. Sintomo del fatto che, dopo la brutta prestazione dell’Adriatico di Pescara ad inizio mese, ancora il mister non è stato capace di toccare le corde giuste nei giocatori.