Credo che chiunque, dopo aver visto la formazione iniziale del Milan, ampiamente rimaneggiata e composta da diversi giocatori che non sono stati in grado di fornire un rendimento concreto in questa stagione, abbia pensato “stasera l’importante è portare a casa i tre punti, al diavolo la prestazione”. E così è stato, con i rossoneri capaci di superare 1-0 il Genoa, restando in tal modo aggrappati al treno europeo, recuperando due punti all’Inter e sperando che le varie Lazio ed Atalanta commettano qualche passo falso quest’oggi. Compito facilitato da un Genoa inconsistente e rinunciatario, una delle peggiori formazioni viste a San Siro negli ultimi anni dal punto di vista dell’atteggiamento messo in campo, che non è stato capace di rendersi mai pericoloso, se non con una conclusione di Taarabt dopo 10 minuti, debole e dunque facilmente neutralizzata da Donnarumma.
Prima e dopo, il Milan ha avuto agio a gestire il pallino del gioco, producendo anche una discreta mole di occasioni che, vuoi per scarsa capacità di incidere sotto porta, vuoi per la mancanza di lucidità nell’ultimo passaggio, non sono state concretizzate a dovere, non permettendo alla squadra di chiudere anzitempo una partita che, di fatto, non ha mai avuto storia. Bella, in ogni caso, l’azione che ha consentito lo sviluppo del gol della vittoria: Zapata lavora bene un pallone sporco mal respinto dalla difesa dei liguri, servendo Lapadula che, a sua volta, con un bel tocco di prima mette Mati Fernandez solo davanti a Lamanna, con il cileno bravo a superare l’estremo difensore avversario con un pregevole tocco morbido.
Si arriva dunque così alla sosta per le nazionali, quantomai utile per provare a recuperare qualche elemento in vista del rush finale della stagione, oltre agli squalificati di ieri sera Romagnoli e Bacca. Penso soprattutto a Suso, la cui entità dell’infortunio è invero ancora da valutare, piuttosto che Abate, il quale pur con tutti i suoi limiti stava fornendo un rendimento consistente sulla sua corsia di competenza.
Donnarumma s.v.: sostanzialmente inoperoso.
De Sciglio 6,5: prestazione solida in fase difensiva, si fa vedere con più intraprendenza del solito anche in avanti, dove sfiora il gol nel finale di partita con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Paletta 5,5: più in difficoltà del solito in fase di impostazione, dove nel primo tempo non azzecca pressoché nulla, unendo qualche errore anche in chiusura. Cresce leggermente alla distanza.
Zapata 6: inizio anche per lui un pò pigro, migliora con il passare dei minuti, accompagnando in maniera anche lodevole la manovra offensiva.
Vangioni 5,5: prestazione ordinata per buona parte del match, concede troppi spazi al suo avversario diretto nel finale, non dimostrandosi così presente come in precedenza.
Kucka 6: pur senza fare cose straordinarie, fa sentire la sua presenza fisica a centrocampo, soprattutto in fase di recupero palla e ripartenza della squadra.
Fernandez 6,5: fino a quando ne ha fisicamente, non fa mancare il suo apporto in fase di supporto alla manovra offensiva. E su una di tali sortite, segna il pregevole gol che permette al Milan di portare a casa i tre punti.
Bertolacci s.v.: tanto per cambiare, infortunio causato da un problema muscolare. Credo che rompersi dopo nemmeno un minuto di gioco sia un record.
Ocampos 5,5: ci mette tanto impegno e buona volontà, mostrando anche qualche buona giocata. Il problema è che non incide, ne sotto porta ne a servizio dei suoi compagni di squadra.
Lapadula 6: lo si vede poco in quella che dovrebbe essere la sua zona di competenza, ovvero la conclusione verso la rete avversaria. Fa tuttavia molto lavoro sporco, tra cui l’assist per il gol di Mati Fernandez, con un tocco davvero apprezzabile.
Deulofeu 6,5: in assenza di Suso, si dimostra la vera fonte di riferimento per il gioco offensivo del Milan, grazie alle sue accelerazioni palla al piede che lo rendono pressoché imprendibile per gli avversari. Peccato sia a volte poco lucido quando c’è da concludere, od in alternativa realizzare l’ultimo passaggio. Non si tira indietro in fase di ripiegamento difensivo.
Subentrati
Locatelli 6: di fatto gioca tutta la partita, confermando la tendenza che lo ha accompagnato in questo primo anno da protagonista in prima squadra: bene in fase di interdizione, meno quando c’è da smistare con una certa rapidità i palloni in avanti, sbagliando o non tentando giocate tutt’altro che difficili.
Pasalic s.v.: entra per dare sostanza al centrocampo, giocando tuttavia poco per poter essere giudicabile.
Antonelli s.v.: per lui vale il medesimo discorso affrontato poco sopra con Pasalic.
Allenatore
Montella 6,5: mette in campo una formazione giocoforza rimaneggiata, e nonostante ciò il Milan fornisce una prestazione adeguata a portare a casa meritatamente la vittoria. Sintomo di una squadra che sta lavorando bene in tutti i suoi elementi, anche quelli meno impegnati e teoricamente più ai margini delle gerarchie del tecnico campano. Speriamo che la sosta possa dargli una mano in tal senso, migliorando la condizione complessiva del gruppo e permettendogli di recuperare pedine utili.
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