Serie A: Sassuolo-Milan 0-1

Vittoria sofferta del Milan in quel di Reggio Emilia, che permette di sfatare un tabù delle ultime stagioni: infatti, questa è la prima affermazione su quel campo da quando gli emiliani sono in serie A, arrivata dopo tre sconfitte consecutive in altrettanti precedenti. Successo importante, perché pur non suffragato da risultati positivi delle dirette avversarie, permette alla squadra di continuare a stare aggrappata alle residue ambizioni europee.

Non è stata sicuramente la prestazione migliore del Milan, figlia di un approccio all’incontro molto deficitario e con una difesa che ha lasciato fin troppi spazi in particolare sugli esterni. Situazione, questa, che causa dapprima una situazione pericolosa in area, con Berardi ammonito per simulazione (ma comunque la giocata tardiva di Vangioni resta) ed il penalty correttamente assegnato ai neroverdi: Duncan entra in area, fa a sportellate con Kucka che, vistosi saltato, lo stende ingenuamente. Fortuna nostra che Berardi, a differenza dello storico che ha quando vede rossonero, grazia il Milan calciando fuori dai pali, quando siamo al decimo. L’episodio sembra svegliare la squadra, che da quel momento in poi riesce a tenere le redini del gioco ed a farsi vedere in avanti. Su una delle varie percussioni, Bacca scambia con Bertolacci, che controlla e viene steso da Aquilani: rigore giusto trasformato dall’attaccante colombiano, che sull’esecuzione scivola colpendo la palla con entrambi i piedi. Episodio involontario, ma a norma di regolamento il penalty non avrebbe dovuto essere convalidato.

Nella ripresa sembra di rivedere il medesimo copione del posticipo di settimana scorsa, contro la Fiorentina: il Milan cala nell’intensità specie a centrocampo, faticando ad effettuare un valido raccordo tra difesa ed attacco, non riuscendo a tenere palla e favorendo le avanzate degli avversari. Nota positiva è che, nonostante tale sofferenza, di fatto il Sassuolo non produce anche solo una occasione pericolosa per Donnarumma. Anzi, è semmai il Milan, agendo in contropiede, che va più vicino a chiudere definitivamente la contesa: Suso neutralizzato da Consigli, Zapata un’altra volta bloccato dal portiere degli emiliani e l’esterno, ex Liverpool, che si divora in pieno recupero una colossale occasione, fanno capire come il risultato paradossalmente avrebbe potuto essere più corposo.

Donnarumma 6: mai particolarmente sollecitato dagli attaccanti emiliani, è attento nelle varie uscite a cui è chiamato specie nel secondo tempo.

Abate 5,5: soffre molto la vivacità di Politano, non riuscendo al contempo a dare un significativo apporto in fase offensiva.

Zapata 7: oggi è sceso dal letto con il piede giusto. E quando gli riesce, tira fuori una prestazione di assoluto spessore, in cui è sempre stato presente nel posto giusto al momento giusto.

Paletta 6: pur dando un contributo solido nei momenti di maggiore difficoltà della squadra, in alcune occasioni non è preciso negli interventi, provocando situazioni che avrebbero potuto costare maggiormente caro.

Vangioni 5,5: l’inizio è da incubo, perché Berardi lo mette a più riprese in difficoltà e lui fatica a leggere i tempi delle chiusure preventive. Si difende meglio alla distanza, pur lasciando la costante sensazione di mediocrità quando c’è da proteggere la propria porta.

Kucka 5: davvero ingenuo in occasione del rigore concesso al Sassuolo, dove oltre a farsi saltare da Duncan lo stende invece di provare ad accompagnarne l’azione. Non riesce a dare la solita sostanza a centrocampo.

Sosa 5,5: come con la Fiorentina, nel primo tempo è bravo a dare le corrette geometrie alla squadra, mentre nella seconda frazione fatica maggiormente, calando innanzitutto dal punto di vista fisico.

Bertolacci 6: nel primo tempo accompagna in maniera efficace la manovra offensiva, conquistandosi il rigore della vittoria. Fatica molto anche lui nella ripresa.

Suso 5,5: a livello di presenza nel gioco è una costante che si conferma essere imprescindibile per questo Milan. Sulla sua valutazione, tuttavia, pesano i due errori nel finale di partita, con il Sassuolo sbilanciato in avanti. Specialmente il secondo, davvero clamoroso.

Bacca 6: il voto è dato soprattutto dal rigore trasformato, che a conti fatti decide il match. Per il resto non si segnalano passi in avanti, dal punto di vista della capacità di dialogo con la squadra.

Deulofeu 6,5: in avanti è una costante minaccia offensiva, specie quando ha campo aperto e spazio per agire in velocità. Lodevole anche l’impegno messo in fase di aiuto alla squadra quando c’è da difendere.

Subentrati

Pasalic 6: prestazione ordinata, senza infamia e senza lode.

Ocampos 6: gioca poco, ma nella porzione di partita disputata mostra un apprezzabile spirito di sacrificio.

Poli s.v.

Allenatore

Montella 6,5: queste ultime due partite, a mio avviso, hanno mostrato dei passi in avanti da parte della squadra. Non dal punto di vista della qualità del gioco offerto, ne della continuità nell’arco dei 90 minuti, bensì nella capacità di soffrire e difendersi. Come detto sopra, infatti, pur concedendo tendenzialmente più campo all’avversario nel secondo tempo, contro Fiorentina e Sassuolo i rischi in tali frangenti sono stati minimi, per non dire tendenti allo zero. E questo è indice di una squadra organizzata, che sa stare in campo nonostante alcuni limiti dei singoli.

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