Donnarumma 6,5: Mantiene la porta inviolata, soprattutto con una parata delle sue, una di quelle parate delle quali dovremmo incominciare ad abituarci.
Abate 5,5: Corsa e grinta e poco altro. Sul finire protesta troppo contro il simpatico Doveri dimenticandosi di essere già stato ammonito, visto l’andazzo della serata ha rischiato (g)rosso.
Romagnoli S.V.: Un manciata di lanci lunghi verso le punte. Si infortuna al trentesimo senza aver inciso né in bene né per fortuna in male. Poco per meritarsi un voto. Speriamo ritorni presto in campo comunque.
Paletta 4: Doveri stasera era evidentemente a secco di rapporti sessuali con la moglie da diversi mesi, aggiungiamo che Paletta è uno di quei giocatori che con il cartellino giallo ha una relazione fissa da anni, dato che lo cerca ogni volta che gli si presenta l’occasione; che non avrebbe finito la partita non era neanche quotato alla SNAI.
Vangioni 5,5: Primo tempo anonimo, secondo tempo in crescita. Si lascia trasportare dalla verve dei compagni che non volevano saperne di perdere e ci si è trovato bene.
Kucka 4: Dopo l’espulsione di Paletta era chiaro a tutti che sarebbe stato meglio evitare di dare a Doveri un pretesto per venire ammoniti di nuovo. Quasi a tutti.
Locatelli 5: Poco o nulla. Non si vede, non si sente. Che voto gli dovrei dare?
Pasalic 6,5: Fino al gol tanta ma tanta confusione in qualsiasi giocata, per carità la buona volontà ce la mette come tutti, questo è da apprezzare. Detto questo la rete deve avergli messo in testa di essere un giocatore di Serie A e nei rimanenti sei minuti è sembrato un’altra persona. La prossima volta che si decida a marcare prima!
Suso 6: Nel primo tempo è quello che crea più occasioni pericolose per sé e per i compagni. Nel secondo tempo, col Milan prima in dieci e poi in nove, si occupa più che altro di fare l’esterno di centrocampo/terzino per contenere gli avversari. Una partita di sacrificio.
Bacca 4: Inutile.
Deulofeu 7: Il migliore in campo. Parte male, va detto, incespica su diversi palloni, non riesce a superare nessun avversario, non riesce a trovare i compagni coi tempi giusti. Poi non si sa perché, forse complice un Bologna in calo fisico o la situazione paradossale che si era venuta a creare in campo col Milan in nove uomini, Deulofeu si trasforma e diventa un Ibrahimovic in erba che vuole tutti i palloni per sé pur di segnare, o far segnare, come poi è successo con Pasalic.
Zapata 6: Entra a freddo e non commette errori fino al 95′. Tanto basta per dargli la sufficienza. Diligente.
Gomez 6: Si oppone sui tiri avversari da fuori con tutto sé stesso. Fa a sportellate con Destro fino all’ultimo minuto utile.
Poli 6,5: Non avrei mai creduto in vita mia che sarebbe arrivato il giorno in cui l’avrei scritto ma entrato lui il Milan ha cambiato marcia. Sul finale aizza anche i tifosi rossoneri. Trascinatore.
Montella 6: Una partita troppo surreale per poterla giudicare sotto l’aspetto tecnico. Mette in campo uno degli undici più sensati per aver ragione di un Bologna fresco di sette fischioni presi dal Napoli e che non sta comunque conducendo un campionato eccellente. In pratica sostituisce gli assenti con le riserve migliori che ha a disposizione, di meglio non poteva fare. Poi la partita, appunto, ha assunto una piega inaspettata; in nove contro undici con un Bacca praticamente inesistente in campo e con la panchina che ha a disposizione, come la mette la mette rischia di sbagliare e mandare tutto in vacca o di fare la partita della vita. Salta comunque all’occhio l’ennesima dimostrazione di carattere di questa squadra e l’allenatore in questo non può non avere dei meriti.
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