Pur con un copione diverso, il finale del film della partita del Milan a Udine si è rivelato identico ai precedenti, dopo averci illuso con un minimo di originalità. Stavolta si era passati in vantaggio con una pregevole azione sull’asse consolidata Suso Bonaventura, poi, complice anche l’infortunio di Bonaventura, si è pensato di controllare la partita aspettando di vedere cosa riuscisse a combinare l’Udinese. Risultato: calo di concentrazione. Dopo una palla gol sventata abilmente da De Sciglio, pallone giocato superficialmente da Locatelli e regalato ai friulani, che non si fanno pregare per pareggiare. Milan che ritorna in avanti e che, pur rischiando qualcosa dietro, crea occasioni nel secondo tempo grazie agli strappi di Deulofeu. Poi il fattaccio. Fallo da espulsione di De Paul su De Sciglio, graziato con un giallo. Mentre il nostro è costretto ad uscire per infortunio, prima dell’entrata di Vangioni l’Udinese approfitta della momentanea superiorità numerica per colpire sulla nostra fascia sinistra, rimasta vacante, con lo stesso De Paul, grazie anche alla cortese collaborazione di Donnarumma. La partita di fatto finisce in quel momento, quando il Milan passa dal giocare venti minuti in superiorità numerica per cercare la vittoria allo scoprire di dover inseguire un pareggio senza avere la forza mentale necessaria, consumata nelle ultime partite vissute sull’ottovolante.
A voi le pagelle:
Donnarumma 5,5: E’ un momento un po’ così, alterna buone/ottime parate (ad esempio grande uscita bassa con balzo felino su Zapata) a interventi discutibili, come nell’occasione del gol di De Paul. Incolpevole a mio avviso sul primo gol, troppo vicino Thereau per poterne parare il tiro, anche se sul primo palo;
Abate 6: Solita corsa e impegno, purtroppo la qualità la conosciamo. Dalla sua parte l’Udinese spinge di più, trovando più spazi anche per la pigrizia difensiva manifestata in alcune occasioni da Suso;
Paletta 6,5: La solita certezza, bravo a sbrogliare alcune situazioni complicate
Romagnoli 6,5: dopo le incertezze palesate nelle sue ultime uscite è ritornato il Romagnoli che conosciamo, pulito negli interventi, elegante ma anche essenziale in alcune giocate.
De Sciglio 7: sarà che i suoi concorrenti diretti nel ruolo hanno inanellato delle prestazioni al limite dell’inguardabile, ma la partita di questo pomeriggio è stata a mio avviso la migliore della sua annata (non che ci volesse molto…). Puntuale nelle chiusure, nel primo tempo salva un gol fatto chiudendo sul secondo palo su Faraoni con un intervento degno di un difensore esperto, sbilanciando l’avversario prima che colpisse a colpo sicuro. Nel secondo tempo partecipa di più all’azione offensiva appoggiando Deulofeu, col quale dimostra di aver raggiunto già una buona intesa. Poi l’uscita per infortunio, punito da De Paul dopo l’ennesimo buon intervento.
Locatelli 4,5: anche lui, come Gigio, attraversa un momento delicato, accusando una flessione ancora più evidente del suo compagno. A me ha dato l’impressione di aver accusato anche psicologicamente le critiche ricevute dopo la partita di coppa, ma la leggerezza con cui ha regalato il pallone agli avversari per ilpareggio è imperdonabile. Non era un fuoriclasse prima, non è una pippa ora. Alti e bassi, come tutti i giovani. Si rifarà.
Pasalic 6: buona partecipazione alla manovra, purtroppo è penalizzato dalla lentezza e dalla macchinosità.
Kucka 6,5: il migliore dei centrocampisti, lotta in tutte il campo, provando qualche incursione vanificata al momento della rifinitura per il compagno.
Suso 6: incide sulla partita con l’assist del vantaggio, ma per il resto combina poco, non riuscendo mai ad andare via al suo diretto avversario.Oltretutto nel secondo tempo, con la maggiore partecipazione alla manovra offensiva di De sciglio e un Deulofeu entrato in partita, la manovra si sviluppa più sulla fascia sx, emarginandolo.
Bonaventura 7: Oltre che per il bel gol, oggi sembrava tornata sui livelli di tre settimane fa. Peccato per l’uscita anticipata;
Bacca 5,5: cerca di rendersi utile con il pressing, partecipando alla manovra più di quanto avvenisse in passato. Sostanzialmente non ha palle gol e come al solito quando tenta la giocata personale non combina nulla di buono; a sua parziale giustificazione bisogna riconoscere che è difficile, giocando da unica punta, ricoprire tutta l’area di rigore;
Dalla panchina:
Deulofeu 6,5: appena entrato impiega del tempo a rompere il fiato, tanto che un veloce ripiegamento difensivo lo costringe a due minuti di inattività. Poi inizia a carburare e soprattutto nel secondo tempo riesce a sfondare sulla sinistra, rendendosi protagonista delle azioni più pericolose del Milan .Come tipologia di giocatore ricorda Menez, bravo nel dribbling e nelle percussioni, quasi dannoso nella costruzione del gioco.
Lapadula: entra al 27′ del secondo tempo, un minuto prima del gol dello svantaggio. Poi il Milan accusa il colpo e l’unico pallone che tocca, da posizione defilata, lo mette sul palo.
Vangioni s.v.: entra in campo anche lui per quindici minuti, difficile da giudicare in così poco tempo a partita di fatto conclusa
Montella 5,5: poco da dire, la sua squadra paga a caro prezzo gli errori individuali Gli vorrei solo chiedere: ma è proprio impossibile all’occorrenza giocare con due punte e il 442 oppure passare in corso d’opera al 4231?
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