Una vespa nelle mutande.

Ecco cos’è l’Atalanta per il Milan, un fastidiosissimo insetto che soprattutto a Milano arriva sistematicamente a rompere le palle nei momenti meno opportuni dei campionati, non è certo un caso che delle ultime cinque sfide a San Siro i nostri prodi siano riusciti a prevalere solo in una occasione, perdendo due sfide ed impattando a reti bianche le restanti due.
Fa comunque piacere constatare che la simpaticissima squadra orobica abbia recuperato nelle ultime due partite lo smalto atletico e la travolgente cattiveria agonistica che ne ha caratterizzato l’entusiasmante galoppata a ritmo champion, la sacrosanta pausa di riflessione nella partita allo stadiettum era d’altronde doverosa e meritata dopo tanto correre e pressare, ed a Milano si è rivista soprattutto nel primo tempo la banda di indiavolate zanzare che sono in undici come gli avversari ma sembrano ventiquattro, ovunque guardavi vedevi maglie bianche a profusione…
E il Milan ? Mah, nel primo tempo l’Atalanta correva obbiettivamente troppo per i nostri gusti, visto che a centrocampo il trio Pasalic-Bertolacci-Kucka non costituisce esattamente il non plus ultra della rapidità di tocco e pensiero per noti limiti tecnici ( Kucka ) e dinamici ( gli altri due ), e per uscire con rapidità dal pressing ossessivo avversario occorre esattamente tale dote, per fare arrivare il più rapidamente possibile la palla al nostro reparto avanzato e permettere ai nostri esterni di puntare l’uomo rivolti verso la porta e non, come spesso è successo nella prima frazione, girati verso Donnarumma…
Al netto comunque di tutte le titaniche difficoltà createci dalla Banda Gasperini, la palla gol più clamorosa è stata comunque nostra, con una percussione di Antonelli in area, rimpallo vinto e sassata che incoccia il palo a Sportiello battuto, mentre Gigio si è limitato al piccolo cabotaggio, a parte un colpo di testa ravvicinato di Gagliardini che centra il nostro portierone come l’orso del luna park…
Nella ripresa le pile Duracell dei bergamaschi lentamente vanno esaurendosi, e negli ultimi venti minuti ammiriamo una squadra arrembante, incazzosa e determinata a fare sua la partita, ma un pò per sfiga, un pò per imprecisione non la mettiamo dentro, ci dobbiamo accontentare di un punticino che cambia poco per la nostra classifica, che rimane ottima, ma che ci lascia l’amaro in bocca visto che fra la trasferta di Roma ed oggi la squadra meritava probabilmente qualcosa in più di quanto raccolto, ma vorrei proprio incontrare l’autore della famosa equazione calcistica “Se facciamo punti giocando male figuriamoci quando giocheremo meglio” per dirgli che avrebbe dovuto dedicarsi decisamente ad altro….
Chiosa finale per l’arbitraggio, nella prima mezz’ora in particolare si assiste a qualcosa che da parte atalantina assomiglia parecchio ad una partita di “Calcio in costume fiorentino”, con legnate a mezza vita e falli sistematici non appena un giocatore rossonero riusciva nella titanica impresa di uscire dalle tenaglie del pressing….
Così tanti falli non si vedevano dai tempi di “Cicciolina e Moana ai mondiali”, ma il tenero Massa riesce in un impresa memorabile, al minuto 80 il tabellino ammoniti recitava Milan 3- Atalanta 2, con la chicca che i tre ammoniti nostri erano Bonaventura, Bertolacci e Pasalic, praticamente tre boy-scout…
Peggiore in campo in senso assoluto.
Pagelle.

Donnarumma : Normale amministrazione, credo che oggi abbia probabilmente toccato più palloni con i piedi che con le mani, facendo praticamente il libero alla Armando Picchi per gran parte del match.
Non so se sia un bene o un male tutto ciò. Voto 6

Abate : Ignazio nostro mi è piaciuto, ha spinto con parsimonia nel primo tempo e maggiormente nella ripresa, molto attento in fase difensiva anche perchè dalle sue parti transitava un foruncolo di nome Gomez. Voto 6,5

Romagnoli : Il bell’Alessio  lievita di partita in partita, forma ormai una coppia affiatata ed affidabile con il meno bello Paletta, si trova a fare a sportellate con Pignatone che qualche volta lo mette in difficoltà con la sua fisicità, ma alla lunga il nostro centrale lo mette a tacere con buona disinvoltura, non precisissimo in fase di partenza dell’azione. Voto 6

Paletta : Per me il migliore del reparto difensivo, attentissimo in chiusura ed abile “di mestiere” quando puntato da qualche atalantino più rapido nel breve. Voto 7

Antonelli : Un De Sciglio più frenetico, nel senso che si muove ovviamente più di De Sciglio ( di meno è umanamente complicato ), lo fa con molta più agitazione e partecipazione, ma l’arrosto che consegue da tanto fumo è decisamente poco.
Sua la percussione che culmina con un palo pieno nel primo tempo, nella ripresa si spegne come una candela bagnata. Assente da tempo, non si poteva certo pretendere chissà cosa. Voto 5

Pasalic : Giocatore che non sono ancora riuscito ad inquadrare appieno, mi sembra sempre partire con buonissime intenzioni ma spesso e volentieri per un motivo o per un altro non riesce a portare a termine la missione, l’impressione è che sia sempre un pò troppo compassato e che nei ritmi alti vada in confusione.
Abbastanza discutibile il fatto che sia rimasto in campo fino al 94′. Voto 5

Bertolacci : Vivere con scritto sulla fronte “Sono costato 20 milioni ma probabilmente non li valgo” non deve essere oggettivamente cosa semplicissima, riproposto centrale dopo la buona prova di Roma fornisce una prova discreta, in quella posizione sembra molto concentrato dall’idea di essere punto di riferimento costante, ma forse proprio per questo sembra frenato e mancano un pò quegli inserimenti improvvisi che abbiamo ammirato a Genova e che a Milano si sono visti molto ma molto poco. Comunque sufficiente. Voto 6

Kucka : Il nostro bulldozer ce la mette tutta come sempre ma al solito gli manca sempre un centesimo per fare una lira, come nel secondo tempo quando slalomeggia in area e poi a 7 metri dalla porta centra la bandierina con una sassata a 300 all’ora. E d’altronde se così non fosse sarebbe altro e non Kucka, Voto 5.5

Bonaventura : Ultimamente mi infastidisce un poco la tendenza che ha di fare “il veneziano”, e mi trovo spesso ad urlargli “Ma dàlla sta cazzo di palla….!!!!”
Poi però vai a vedere ed è obbiettivamente il più pericoloso del trio offensivo, pregevolissima una veronica nel secondo tempo che ha mandato ai cani il suo diretto avversario, ma conclusa con un fendente alto.
Francamente inspiegabile, se non dipendente da fattori fisici, la sua sostituzione nel finale. Voto 7

Suso : Sarà perchè è stato costantemente il migliore in campo per almeno 5/6 partite di fila, sarà perchè gli avversari hanno imparato a conoscerlo e gli impediscono finanche di respirare, sta di fatto che oggi lo spagnolo tascabile ha decisamente toppato la prestazione, con l’aggravante di essere riuscito a centrare il primo uomo davanti a lui in almeno 5/6 cross consecutivi, calci d’angolo compresi. Avrebbe probabilmente bisogno di tirare un pò il fiato, ma le sue accelerazioni e le sue veroniche ci servono come l’aria che si respira. Voto 5

Lapadula : Chi scrive ha un debole per il nostro Gattusino dell’attacco, sta di fatto che al netto della consueta estrema generosità in fase di pressing e rottura di palle agli avversari, mi è sembrato oggi meno presente e determinato del solito là dove dovrebbe essere il suo habitat naturale, il rettangolo d’area…
Due o tre palle passate nei pressi dell’area piccola avrebbero forse meritato miglior sorte, buona comunque la difesa della palla per fare salire la squadra, Voto 5,5

De Sciglio : Sostituisce lo schiantato Antonelli e si limita alla solita gnagnera.
Voto 6

Bacca : Rientra dall’infortunio e quasi riesce nell’impresa di segnare praticamente alla prima palla toccata, ma un difensore salva nei pressi della linea.
Mi è sembrato comunque determinato e voglioso. Voto 6

Niang : Gioca pochi minuti ed è francamente ingiudicabile, anche se si è intravista comunque la pericolosa tendenza a sfidare l’impenetrabilità dei corpi ed a litigare perennemente con l’arbitro ( non difficilissimo comunque ieri…) Voto s.v.

Vincenzo Montella : Ottimo allenatore capace di dare geometrie, distanze, personalità ed autostima alla propria squadra. Voto 7 1/2

Montella Vincenzo : Allenatore in frequente difficoltà nel leggere la partita ed effettuare cambiamenti tattici in corso d’opera, sembra che quelll’omino fisso al suo fianco abbia il preciso compito di dargli di gomito per ricordargli che nel calcio esistono le sostituzioni. Voto 5

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