Gigio hysteria

Sono uno dei pochi che fatica a comprendere l’ansiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaagigio attorno a Donnarumma. Purtroppo l’assoluto vuoto creato dal dominio gobbo di questo quinquennio ha di fatto reso la serie A del tutto simile ad una Bundesliga nella quale la Juve a fine stagione se ne va tranquilla a prendere chi vuole al club che ha avuto l’ardire di renderle meno facile l’annuale marcia verso la vittoria, vedi i casi Pjanic o Higuain. Al di là dei ricami giornalistici, tipici dei periodi di pausa per le nazionali, vedere Sky che va ad intervistare Buffon domandandogli lumi sul futuro del suo collega o Marotta ridacchiare quasi come se si stesse discutendo di uno ius primae noctis più che di un trasferimento, è un segno delle ferite lasciate da questi ultimi anni.

Se ricordo bene sin dal 2007 le spacconate dei dirigenti blancos su Kakà, che arrivò comunque con tre anni di ritardo rispetto ai loro piani, mai ricordo in Italia simili giochetti.

Inutile dire che per alcuni l’addio di Galliani ormai prossimo renderà impossibile negoziare con Raiola; per il suo principale adoratore che mi astengo dal citare per pietà verso la categoria che è costretta ad annoverarlo tra i suoi membri, addirittura Raiola lo porterà a Torino a parametro zero quasi per ripicca verso una nuova proprietà che abbia avuto l’ardire di rinunciare alla freschezza di idee di un settantenne come deus ex machina del club.

Molto più prosaicamente Mino va dove c’è il denaro: non mi risulta infatti che nonostante gli ottimi rapporti Pogba sia andato a Milano nel 2012, dunque a dispetto di chi davvero crede alle fate non sarà certo l’addio del loro giallocravattato eroe la causa di un eventuale addio di Gigio.

Il suo rinnovo sarà certamente un banco di prova difficilissimo per la nuova proprietà e se andrà a buon fine costituirà un indicatore delle ambizioni di rinascita del nuovo Milan in salsa asiatica, ma non scriverà alcuna parola fine alla vicenda perché i calciatori di quel livello sono costantemente in periodo di mercato, perfino quei Messi e Cristiano Ronaldo che ogni sei mesi sono lì a sottoscrivere promesse di fedeltà eterna alle ricchissime cause spagnole.

In un Milan nuovamente competitivo Gigio rimarrà almeno per altri cinque anni,oltre non azzarderei scommesse: per Raiola almeno un paio di costosissimi trasferimenti sono parte essenziale della carriera dei suoi assistiti di alto livello -gli Abate restano, tranquilli- e il ragazzone sa essere un martello non indifferente sulla mente dei suoi calciatori.

In ogni caso non fatevi travolgere dalle voci e state tranquilli: il giorno in cui in ogni pausa per le nazionali simili voci usciranno per nove o dieci giocatori del nostro undici titolare, vorrà dire che saremo ritornati a divertirci sul serio.

 

3 comments for “Gigio hysteria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *