Gianluigi Donnarumma 6: Sta diventando quasi noioso e a noi va bene così. Partita di ordinaria amministrazione e in totale sicurezza. Vede sbucare il pallone di Birsa forse troppo tardi per poterlo parare.
Ignazio Abate 6: Non commette disastri e già questo gli vale la sufficienza, incide poco in fase offensiva per meritarsi un voto più alto.
Gabriel Paletta 5,5: Un po’ troppo pasticcione e insicuro stasera, commette anche il fallo che porta alla punizione vincente di Birsa.
Alessio Romagnoli 6,5: Dove c’è uno strappo ci mette una pezza, se c’è da impostare imposta, se c’è da chiudere i varchi agli avversari li chiude.
Mattia De Sciglio 6: In simbiosi con il suo dirimpettaio Abate. Va detto però che dai terzini del Milan ci si aspetta che lascino il segno, non che si limitino a fare il compitino. Va bene, questa volta vi ho dato 6 perché sono buono, però dalla prossima volta si parte dal 5, eh.
Juraj Kucka 7,5: Partita da gladiatore e in più goleador. Tiene in piedi il centrocampo del Milan quasi da solo e sblocca una partita che non ne voleva sapere di sbloccarsi. Per poco non segna pure un altro gol. Migliore in campo.
Manuel Locatelli 6: Non era facile esordire da titolare in mezzo al campo, a Verona, in una partita da vincere ad ogni costo. Dimostra di saperci fare nonostante qualche sbandata ogni tanto. Bisogna dargli fiducia.
Giacomo Bonaventura 5,5: Da apprezzare il fatto che non tiri mai indietro la gambetta, per il resto non incide, non dialoga bene coi compagni, soprattutto Niang lasciato spesso solo in mezzo agli avversari, le sue uniche occasioni se le crea sulle punizioni che non vanno a segno. Personalmente ritengo che da mezz’ala non renda come potrebbe rendere come esterno d’attacco o in un centrocampo a quattro, poi magari mi sbaglierò io.
Suso 6: Si rende pericoloso con un paio di sinistri sul secondo palo, aiuta Abate quando è alla ricerca di un compagno libero, ma non fa molto di più per lasciare il segno.
Gianluca Lapadula 6,5: Si sbatte molto e potremmo finire qui la descrizione della sua partita. Se ci fosse un Dio giusto e buono gli avrebbe dato la meritata gioia del gol, chissà che non capiti alla prossima occasione.
M’Baye Niang 6,5: Per larghi tratti insopportabile, perde tutti i palloni che prova a difendere. Va detto che viene comunque aiutato poco dai compagni, quando viene attorniato da due avversari spesso non ha nessuno vicino a cui dare il pallone. Gli va dato merito di aver cercato di essere sempre pericoloso in ogni occasione gli sia capitata e in una questa di aver pure timbrato.
José Sosa 5: Il suo ingresso e il suo contributo alla causa hanno un’unica definizione: inutile.
Andrea Poli s.v.: Non fa niente per poter essere giudicato nel bene o nel male.
Carlos Bacca 6: Una volta entrato a pochi minuti dalla fine, gli è bastato toccare due palloni per “segnare” un gol.
Vincenzo Montella 6,5: Giusto perché abbiamo vinto, giusto perché una trama offensiva piacevole da vedere si è vista soventemente, giusto perché non era per niente scontato portar via tre punti da Verona, contro questo Chievo, ma se proprio devo cercare il pelo nell’uovo, un paio ne avrei trovati. La fase difensiva fa ancora tremare, per carità il Chievo non si è reso tanto pericoloso da meritarsi una vittoria o un pareggio, però si nota comunque nei rossoneri quel senso di insicurezza quando la palla ce l’hanno gli altri. Seconda cosa, ancora una volta, i cambi sono stati incomprensibili. Un tempo avresti avuto un presidente che alla fine di questa partita ti avrebbe detto (a mezzo stampa) che non è possibile togliere gli attaccanti per difendere il risultato. Ti sta andando bene che un presidente non ce l’hai, se no a quest’ora.
17 comments for “Serie A: Chievo-Milan 1-3 (16/10/2016) le pagelle”