Carissimi tifosi ma soprattutto carissime tifose, è difficile trovare qualcosa da dire di questi tempi riguardo al nostro amato Milan. Difatti non sto parlando ma sto scrivendo. Comunque come sapete tutto è bloccato. La proprietà è bloccata, Galliani è bloccato, il mercato è bloccato, sono tutti così fermi che Montolivo in mezzo a questo immobilismo sembra Bolt. Non possiamo parlare del presente perché appunto non succede niente di rilevante, non possiamo parlare del futuro perché essendo figlio del presente, ancora una volta ci risulta impossibile fare previsioni, tutto è misterioso e avvolto dalla nebbia milanese, anche se siamo a luglio. Non possiamo parlare del passato perché o ci tornano in mente brutti ricordi e ci saltano i nervi, oppure ci tornano in mente bei ricordi e ci saltano i nervi pensando al presente. Insomma di che cosa possiamo parlare? Limitiamoci ai fatti. Non sto parlando degli juventini né di Morgan dei Bluvertigo, non fate i maliziosi. Ad oggi abbiamo quattro novità di cui parlare. La prima è che Galliani non è a Forte dei Marmi ma è ad Ibiza. Le altre tre novità si chiamano Montella, Vangioni e Lapadula. Tutto il resto è noia.
Parliamo dunque della rosa attuale, anche se per me il pezzo sarebbe già finito con la riga qui sopra; ma devo scrivere di più, altrimenti mi sgridano. La rosa quindi. Una rosa che è in gran parte rimasta invariata, soprattutto nell’undici titolare dell’anno scorso. Ad oggi infatti abbiamo un terzetto di portieri dall’età media molto bassa, con ancora il nostro amato Gigio titolare indiscusso. Poi Gabriel e Plizzari. Mi si dice che ci vorrebbe più esperienza, non lo metto in dubbio ma trovatemi voi un portiere sui trent’anni che venga al Milan per giocare solo quando Gigio (18 anni) si dovrà riposare o gli verrà (Baresi non voglia) una bronchite. Non è facile come dirlo. Guardando il resto della difesa, salta subito all’occhio la mancanza di centrali oltre a Romagnoli e Paletta, visto che Alex e Mexes hanno salutato la truppa. Zapata l’abbiamo perso e non lo rivedremo per diversi mesi. Rodrigo Ely stà aspettando di conoscere la prossima squadra dove andrà a giocare in prestito. Siamo messi male; strano vero? Riguardo ai terzini dove fa capolino il nuovo arrivato Vangioni, siamo numericamente competitivi come ama dire il nostro re del mercato geometra Adriano Galliani da Ibizia, anzi sarà molto probabile che qualcuno verrà ceduto. I titolari con molta probabilità saranno ancora Abate e Antonelli, da valutare De Sciglio; che poi giocherà a destra, a sinistra o a Vinovo? Mah.
Come ogni anno il nostro punto debole è il centrocampo. Non che il resto della rosa sia proprio di livello mondiale, ma qui in mezzo siamo messi peggio. Come ogni anno dovremmo rinforzarlo questo benedetto centrocampo. L’anno scorso arrivarono Bertolacci, Kucka, José Mauri e Nocerino. Quest’anno vedremo se arriverà qualcuno, ma soprattutto quanti, ma soprattutto chi, ma soprattutto perché! E soprattutto Fernet Branca. Impensabile, illogico, presentarsi ai nastri di partenza con questo ventaglio di centrocampisti e sperare di fare meglio dello scorso anno (che per fare meglio basterebbe arrivare sesti, avessi detto…). Illogico, insensato, avere ancora Montolivo capitano e fresco di rinnovo contrattuale per tre anni. Una figura pesante, ingombrante; non è facile liberarsi di lui, nemmeno tenerlo in panchina, come fosse un parente sgradito in casa che passa le giornate sul divano mangiando patatine e guardando la tv, alzandosi ogni tanto solo per svuotarti il frigorifero o riempirti il water: “Giuro, da settimana prossima inizio a cercare casa” e lo vorresti prendere ad aspirapolverate sul naso, ma non puoi perché sei contro la violenza e poi a tua moglie sta tanto simpatico, mica che finisce che non te la da più. Fu un periodo difficile per me quello… Ma torniamo al Milan! Dicevo che se Montolivo è inspiegabilmente ancora tra noi e giocherà giocoforza titolare spesso, dovremmo chiedere a qualcuno come mai. Ma poi ci dicono che sbagliamo la prima domanda, che ci vogliamo fare? Ancelotti disse che le partite si vincono a centrocampo, viene dunque spontaneo credere che a Milanello le partite non le si voglia vincere.
In attacco abbiamo la seconda novità dell’anno, Gianluca Lapadula, da non confonderlo con Alessio La Padula il ballerino di Amici di Maria. Maria da non confonderla con quella roba che ti rimette in pace con te stesso dopo un paio di tiri. La cosa paradossale è che fino a pochi giorni fa Lapadula era l’unico sicuro di giocare nel Milan in questo campionato che sta per iniziare, meno male che Montella ha fatto sapere di voler puntare anche su Niang, così almeno due attaccanti sicuri li abbiamo. Si perché Carlos Bacca detto il cacofonico ormai pare destinato a giocare ovunque, tranne che da noi; mi dicono vorrebbe giocare in Champions League. Come dargli torto? Pure noi. Poi abbiamo Luiz Adriano che è sul mercato da gennaio e ancora non l’hanno tolto, praticamente si allena col cartellino del prezzo sulla fronte dove hanno scritto “da 20 milioni in su va bene”. Rimane l’incognita Menez, il nostro oignons omelette avec des haricots si è presentato al raduno in forma per una gara di birra, dicono non rientri nei piani del mister, dicevano fosse in procinto di lasciare il Milan da gennaio, tutto quindi lascerebbe presagire che non arrivi a fine agosto con ancora la maglia XXL rossonera addosso. Ma siccome da noi le sorprese non finiscono mai, non date per scontato che non rimanga. Se nessuno ce lo compra ce lo teniamo. Ma chi lo vuole?
Milano e Vincenzo è una canzone che ha fatto la storia della musica italiana, noi ci auguriamo che il Milan e Vincenzo Montella facciano la storia del calcio italiano, va però detto che quel brano poteva contare su Alberto Fortis, qui di forti ne vediamo ben pochi in giro, e non c’è neanche un Alberto. La speranza è sempre la stessa, che mentre i nostri ragazzi si trovano negli Stati Uniti a ramazzare qualche euro per le tasche di coloro che considerano il Milan un affare di cuore, qualcuno che sta ad Ibiza riesca a portare a Milanello qualche giocatore degno di questo nome, degno di questa maglia, degno di questo sport. Certo è che se è tutto bloccato, hai voglia. Che provino con le prugne.
Carlo Pellicani
Twitter: @FinallyCarlo
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