Caro Presidente, le scrive un gruppo di umili tifosi un po’ contrariati per l’esito fallimentare dell’ultima stagione. Immaginiamo il fastidio che le ha recato vedere il tecnico che “el no capisse un casso” alzare davanti a Lei il trofeo che poteva essere il premio di consolazione per questa deludente annata e sappiamo per certo che Lei sta soffrendo almeno quanto noi, data la dannosità dell’esonero di Mihajlović che Lei ha ritenuto addirittura doveroso di spiegazioni in prima persona.
Immaginiamo anche la grande battaglia interiore che sta combattendo per decidere se cedere o meno la squadra che tanto ci sta a cuore, ma, se la può consolare, almeno tra di noi, su questo argomento, c’è l’unanimità: le consiglieremmo sommessamente di cedere, mantenendo ovviamente una carica di rappresentanza all’interno della società. Le opinioni di un uomo esperto come Lei verranno sicuramente prese in considerazione da dirigenti, allenatori e giocatori, in misura uguale di come i vari operai ed ingegneri ascoltino con attenzione i consigli degli esperti signori che osservano minuziosamente i loro cantieri.
Ad ogni modo, siccome per Lei la decisione è molto difficile, ci permettiamo di elencare alcune ragioni per cui il nostro consiglio di cedere dovrebbe essere ascoltato.
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché il suo indissolubile legame con Adriano Galliani porterà la squadra verso un’inevitabile rovina, “simul stabunt, simul cadunt”, ed appare ormai evidente che l’unico modo per rompere questo sodalizio sia un intervento esogeno come, appunto, la cessione. (MasterOfPuppets)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché il Milan ha bisogno di freschezza, entusiasmo e un progetto chiaro. Il Milan necessita di una dirigenza competente, una rete di osservatori e di quello spirito vincente sparito troppi anni fa. Tutte cose che non vedo più dal lontano 2007. (altravita)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché al ventinove di settembre saranno ottant’anni tondi per Lei, il tempo passa e purtroppo nessuno dei suoi litigiosi figli ha maturato passione per il Milan, nessuno di loro si è reso conto di quale straordinario veicolo per immagine di aziende e cognome sia un club calcistico ben gestito e con risultati. Lasciarlo in buone mani ora sarebbe un altro trofeo agli occhi dei tifosi, lasciarlo a qualche avventuriero tra qualche anno cancellerebbe dalla mente la pesantissima mensola costruita dallo scudetto dell’88 in poi. (Daltrey)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché ho ascoltato il suo videomessaggio e le posso assicurare che ha toccato le mie corde più profonde. Il suo dolore nel vedere il grande Milan ridotto così è anche il mio. Naturalmente il suo è più grosso del mio, ci mancherebbe, dato che anche quest’anno ci ha dovuto mettere centocinquantadue milioni. Dato che l’imperatore del mercato Adriano dopo anni di colpi sensazionali sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori, e dato che ai suoi ingenti investimenti non corrispondono più bel giuoco e risultati, forse è arrivato il momento di passare la mano. Con la morte nel cuore, me ne rendo conto. Ma sa meglio di me quanto i tifosi possano essere irriconoscenti, non permetta loro di insultarla, Lei che ci ha reso grandi. Forza Silvio! (Profeta Calmoni)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda per farci credere che i nuovi proprietari non costruiranno mai uno stadio “Silvio Berlusconi” al momento della Sua dipartita (come Lei farebbe in completa autonomia anche da morto). (Behemot)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché continuando con la gestione attuale, che ha totalmente messo in secondo piano qualsiasi progettualità per il raggiungimento dei risultati sportivi, viceversa aumentando le perdite di bilancio, il marchio del Milan continuerà a svalutarsi e tra un paio d’anni (dopo che Fininvest avrà ripianato altre ingenti perdite d’esercizio) il ricavato di una eventuale vendita sarà di molto inferiore al debito complessivo di 334 milioni maturato ad oggi. (Icor)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché è l’unica maniera per garantire al Milan un futuro migliore ed i tifosi gliene sarebbero grati, molto più che per un’ostinata ricerca dell’ultima vittoria (cosa improbabile, vista la gestione degli ultimi anni e l’insaziabile Juventus come avversaria). So inoltre che Lei è uno che è sensibile sul tema “posti di lavoro” ed il timore di rendere disoccupata la corte dei miracoli che scrive e parla di Milan sui media potrebbe bloccarla dal cedere la società. Non si preoccupi, gente di quel calibro trova velocemente nuovi padroni da servire. (Gimbal)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perché ha ormai quasi 80 anni, tanti soldi con se da potersi permettere di vivere altre 10 vite di un certo tenore: chi glielo fa fare di continuare a stare al centro dell’attenzione in campi (Milan e politica) dove ormai è palesemente superato da un bel pezzo? Ed anche ammesso che Lei spinga per restare in un ruolo “onorario” nell’immediato futuro, pensa davvero che, tranne una irriducibile minoranza di leccapiedi pronti ad elogiarla ad ogni passo che fa, qualcuno sia disposto a riconoscerle dei meriti particolari? Sarebbe evidente l’intento di sfruttare gli investimenti altrui per “farsi bello” e provare a rilanciare la sua immagine. Quindi il rischio sarebbe non solo di non ottenere questo risultato, ma di peggiorare la situazione con delle uscite “discutibili” e dal vago retrogusto patetico. Ci pensi. (redandblack)
- Presidente, noi la preghiamo, lo venda perche’ da troppi anni il Milan non offre piu’ un messaggio coerente ai tifosi e al mondo. Con una societa’ che continua a raccontare che siamo la squadra piu’ vincente del mondo, mentre gli unici campioni vengono venduti a due lire. Con comunicati che ci spiegano che acquistarne di nuovi costerebbe troppo, mentre ci riempiamo lo spogliatoio di costosissimi cialtroni e vecchie glorie con nulla piu’ da dare. Sentendo da una parte parlare di ridimensionamento, dall’altro vedere che si fissano obiettivi irrealistici pur di vedere incolpare l’allenatore di turno. Grazie di tutto, ma non ci caschiamo più. (Vidor)
6 comments for “Presidente, noi la preghiamo, lo venda! – Lettera aperta a Silvio Berlusconi”