Milan-Carpi 0-0 (21-04-16) – le pagelle

Milan's coach Cristian Brocchi reacts during the Italian Serie A soccer match AC Milan vs Carpi FC at Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 21 April 2016. ANSA/MATTEO BAZZI

Milan’s coach Cristian Brocchi reacts during the Italian Serie A soccer match AC Milan vs Carpi FC at Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 21 April 2016.
ANSA/MATTEO BAZZI

Cambiando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia.

Questa semplice regola matematica può riassumere in breve lo scialbo 0-0 del Milan contro il Carpi. Brocchi, dopo la vittoria di Genova, insiste sul 4-3-1-2, ma, privo dello squalificato Kucka, decide di ovviare alla sua assenza arretrando Jack e piazzando Boateng dietro le punte. L’altra differenza rispetto alla formazione contro la Samp è Poli per l’infortunato Bertolacci, anche se in questo caso l’avvicendamento era già stato deciso a prescindere dalle condizioni del nostro acquisto principe a centrocampo.

Primo tempo chiuso con l’86% di possesso palla, ma con un solo tiro in porta, da fuori. Tanti passaggi lenti, orizzontali, nessun guizzo di fantasia. Il Carpi, col suo 3511 chiuso, con il solo Mbakogu davanti alla linea della palla a fare a sportellate contro Alex, rinuncia totalmente ad attaccare, ma non rischia nulla, portando la prima frazione a chiudersi sull’ovvio 0-0.

Nel secondo tempo, complice il calo fisico del Milan, il Carpi mette più spesso la testa in avanti di rimessa, ma non sfrutta le voragini lasciate dai terzini altissimi e da un centrocampo spaccato in due quando Poli e Jack finiscono le pile (e non parlo, per pietà, di Boateng). Non lo per la sua mancanza di qualità: una squadra appena un pelino più forte avrebbe capitalizzato meglio le ghiotte ripartenze concesse dal Milan. Ma anche parlando di fatti e non di ipotesi, il Milan ha prodotto una miseria, può solo reclamare per un rigore che alcuni arbitri danno, altri no, e l’occasione più pulita dell’intero match l’ha avuta il Carpi.

Insomma, chi pensava che bastasse tenere palla per risolvere i problemi di questa squadra mediocre è stato servito ed i fischi, meritati, di San Siro a fine partita sono solo un’ultima conferma.

Donnarumma 7 – Il Milan fa il 76% di possesso palla, ma Gigio è il migliore per una parata salva risultato al 90′. Cartina tornasole della prestazione.

Abate 6 – Gioca alto, martella di continuo, butta palloni in mezzo. Ma la qualità è quella.

Alex 6 – Leader della difesa, fa a botte con Mbakogu per guadagnarsi la pagnotta.

Romagnoli 6 – Di stima, poco sollecitato.

Antonelli 5.5 – Meno attivo di Abate, manca in brillantezza.

Poli 5 – Lui corre, corre, corre (per 60′). Ma quando poi deve giocare la palla, è anonimo. Non fa mezza giocata di rilievo. Trasparente.

Montolivo 5+ – E’ stato il meno peggio tra i 4 in mezzo, ma poi ci stava per far perdere la partita con una leggerezza al 90′.

Bonaventura 5.5 – Fa decentemente le due fasi fino a quando regge. E’ l’unico che ha un minimo di guizzi di inventiva in mezzo, ma dura mezz’ora. Magari da trequartista, con meno compiti difensivi, sarebbe durato di più.

Boateng 4 – Ieri abbiamo giocato in 10, grazie al fatto di averlo preferito a giocatori vivi, per motivazioni discutibili. Poco movimento, poca partecipazione alla manovra, solo un tiro velenoso respinto dal portiere avversario. Non male per uno che si allena da novembre ed è l’unico acquisto di gennaio. Per la spiaggia, sarà in formissima!

Bacca 5.5 – Il migliore tra quelli davanti, l’unico che con i suoi movimenti ha creato qualche problema ai difensori del Carpi. Sbaglia l’atteggiamento al momento della sostituzione, anche se non era lui quello da togliere.

Balotelli 5 – L’atteggiamento è decente, ma dalla seconda punta mi aspetterei qualche giocata. Solo qualche sportellata, nel nulla assoluto.

Mauri 6 – Mezz’ora a fare l’ordinato vertice basso al posto di Boateng. Almeno si è giocato in uno in più

Menez 5 – In 20′, non combina nulla

Locatelli sv – Pochi minuti per esordire in A. In bocca al lupo!

Brocchi sv – Così come non era un eroe dopo Genova non è il colpevole oggi. Sembra comunque essere molto sensibile ai suggerimenti che arrivano dall’alto, per dirla in maniera politically correct. Quasi ogni scelta, dal modulo, allo spazio concesso ai giocatori, sembra fatta in funzione di tentare di dimostrare che Berlusconi aveva ragione e Mihajlovic torto. La data di inizio della sua esperienza è scientifica, alla vigilia di un filotto contro squadre di bassa classifica e/o demotivate. Ieri, comunque, dal punto di vista tattico, sarebbe stato insufficiente. Ha fatto ciò che il Carpi si aspettava e, con una prestazione del genere, sarebbe bastata un’Atalanta per batterci. Anche la sostituzione di Bacca, che era il meno peggio tra quelli davanti e che è l’unico in rosa che può tirarti fuori il goal di rapina, non è stata il massimo.

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