Cari amici tifosi e care amiche tifose, soprattutto care amiche tifose, rieccomi tra voi in questo splendido spazio dell’internet. Questa oasi di logica, obiettività, buon senso, ironia e variegate personalità interessanti, cose rare da trovare tutte insieme in un blog milanista, o peggio in un sito giornalistico.
Come vi dissi giorni fa non sono sparito, stavo lavorando nell’ombra; oggi mi hanno riallacciato la corrente. È dura lavorare da casa se non estingui i debiti di quattro bollette dell’Enel, prima o poi la paghi, anzi le paghi e pure tanto. I tifosi milanisti di lavori nell’ombra (e pure di debiti) ormai se ne intendono. Per esempio parliamo delle trattative sottobanco di Galliani, il nostro esperto di mercato ortofrutticolo che ci rifila peperoni cotti a parametro zero, patate bollite in prestito con obbligo di ricatto fissato a 20 milioni e zucche vuote per giunta fuori stagione. Le trattative nell’ombra del sol levante per cedere parte del Milan; quale parte poi? E chi parte soprattutto? Ma alla fine questa fantomatica trattativa che salta fuori a scadenza regolare come la tachicardia dopo aver bevuto 12 Red Bull al benzene, esisterà davvero? O è tutta una manovra mediatica per sviare l’attenzione pubblica dai risultati sportivi? Dalle imbarazzanti vicende societarie? Io mi chiedo, se fossi un cinese e avessi per le mani 500 milioni da spendere nel calcio italiano, mi comprerei tutto il Sassuolo (per esempio) con 80 o 100 milioni ed il resto lo investirei nel calciomercato? O spenderei tutti e 500 per comprare parte del Milan e starmene tutto il tempo che mi viene concesso, all’ombra del Presidentesilvioberlusconi? Sempre all’ombra vado a finire… Non so. Non so. Sarei combattuto.
Vi ricordate come avevo chiuso il mio modesto pezzo dopo la terribile sconfitta a San Siro del nostro MilancoltrequartistacomepiacealPresidente, contro il Napoli? Dissi che il Milan per uscire dal guado, aveva bisogno che tutti sulla barca remassero nella stessa direzione. Arrivati all’esonero del nostro generale Putnik in favore del figlio della sud Brocchi, mi chiedo se tutti, dal Presidentesilvioberlusconi all’ultimo della rosa a disposizione di Sinisa, abbiano remato a favore del raggiungimento del terzo posto che si erano prefissati. Io non credo. Questa unità di intenti di dirigenza-allenatore-rosa non la vedo da dieci anni almeno.
A gennaio eravamo in risalita e matematicamente ancora in corsa per il terzo posto, o ve lo siete dimenticati? Secondo voi è stato fatto un mercato per raggiungerlo? I famosi “sacrifici economici” del Presidentesilvioberlusconi tanto sbandierati dalla stampa rossonera ci sono stati? L’esperienza di Galliani a trattare i giocatori anche con due spiccioli per le mani, è stata messa a disposizione per rinforzare anche di un pochino la rosa? E questa rosa, da gennaio ad oggi, oltre a dirlo ai microfoni ogni giorno anche senza che nessuno lo chiedesse, era davvero tutta con l’allenatore? Chi di loro non aveva pagato l’Enel come me e lavorava nell’ombra? Ai Poster l’ardua sentenza, e come dicevano loro ho il forte dubbio che questo momento con Brocchi sia solo “un’ora d’amore” e niente più.
A proposito, tra le tante lettere di proposte sessuali anche spinte, che ricevo da parte delle più sexy tifose rossonere, tra le quali Carla Fracci ma forse non lo dovevo rendere pubblico, c’è anche chi mi chiede un parere sul Brocchi allenatore. Prima di tutto non spingete donne, ce n’è per tutte, in secondo luogo non posso dire niente su Brocchi, perché onestamente non c’è niente da dire. Un giudizio parziale sul suo operato come allenatore lo si dovrebbe dare a fine stagione. E rimarrebbe lì, sospeso nel tempo, in attesa che il vento se lo porti via. Parlare oggi di un Brocchi che riporta serenità nello spogliatoio, che cambia il gioco del Milan, che stravolge i metodi di allenamento, che rivoluziona i pensieri e i piedi dei giocatori, sarebbe la cosa più stupida da dire, più di affermare che la techno abbia rivoluzionato il mondo della musica. Andatelo a dire ai Pink Floyd.
Innazitutto dobbiamo ancora capire se ora è Brocchi l’allenatore, oppure si tratta di una figura che intercede presso il Presidentesilvioberlusconi, in secondo luogo bisogna capire quanto Galliani sia felice di averlo in panchina, terzo punto bisogna vedere quale sarà il futuro dei due scarsicriniti che ci amministrano da trent’anni. Dal loro futuro dipenderà quello di Brocchi. La guerra civile in atto da anni all’interno della dirigenza rossonera, le lotte intestine che finora hanno prodotto prodotti intestinali sul campo, si ripercuoteranno inevitabilmente sull’allenatore. Allegri, Seedorf e Mihajlovic l’hanno provato sulla loro pelle. Brocchi non ne sarà risparmiato. A meno che domani i cinesi non comprino l’80% del Milan, facciano piazza pulita delle teste in piazza in dirigenza, e allora la decisione sul futuro di Brocchi spetterà a loro. Anche in quel caso però non sarei sereno se fossi in lui.
Concludo questa mia missiva elettronica tra queste splendide mura rossonere dell’internet, con il mio solito messaggio di speranza per tutti voi. Al contrario di quanto dicevano Ned Stark e i Righeira, l’inverno non sta arrivando e l’estate non sta finendo. Vedrete che un giorno torneremo a primeggiare, se non in Europa almeno in Italia, poi da cosca nasce cosca e vai a sapere come andrà a finire. Come sempre forza Milan! E non parlo del figlio di Shakira.
Carlo Pellicani
Twitter: @FinallyCarlo
Mi trovate anche sul Facebook, basta scrivere il mio nome dove c’è scritto “cerca”
2 comments for “All’ombra dell’ultimo sol levante, si era assopito un presidente, che aveva un sorcio sulla testa, ed un AD che fa la cresta”