Dopo due settimane il Milan dei nove risultati utili consecutivi è un lontano ricordo. Tra Reggio Emilio e Verona, chiuse le velleità inerenti la difficile (se non impossibile) scalata al terzo posto, sembra ormai essersi smarrita anche quella tranquillità e compattezza che, per una volta, sembravano ritrovate nell’ambiente rossonero. Al di là del solito scialbo pareggio in periferia, consuetudine per noi da ormai tante, troppe stagioni a questa parte, al di là dei soliti infortuni, quello di Kucka su tutti, che ha costretto a cambiare le carte in tavola a pochi minuti dall’inizio del match, la sensazione è che la presa del tecnico sulla squadra stia venendo a mancare, per tutta una serie di ragioni, manco a dirlo, esogene (rectius : societarie). Le parole di Abbiati ma, soprattutto, di Abate nel post-partita vanno in questa direzione. E il rischio di vedersi sfuggire anche il risultato, certo non esaltante, di raggiungere una qualificazione europea dalla porta secondaria, potrebbe diventare concreto. Unito ad uno sguardo verso quella finale di Coppa che, con certe premesse e certe situazioni, assume contorni inquietanti.
Donnarumma : S.V. – Esce per una botta alla testa al 19′ del primo tempo, per motivi precauzionali. Sembra non ci siano conseguenze di rilievo, ma la situazione è da monitorare.
Abate : 6,5 – In campo è decisamente tra i migliori di un Milan scialbo e senza mordente, ma la presa di responsabilità e le dichiarazioni post-partita sono sicuramente da 10 e lode. Parole da vero capitano, cose che non si sentivano da tempo.
Alex : 6 – Meno sicuro e preciso di altre occasioni, eccessivamente falloso in alcune circostanze, ma sempre impeccabile sui palloni aerei.
Romagnoli : 6,5 – Più preciso del compagno di reparto, cerca, come sempre, di dare una mano al centrocampo abulico in fase di impostazione della manovra, riuscendoci a fasi alterne.
Antonelli : 5,5 – Dopo una serie di buone partite, oggi non convince. Impreciso in fase di appoggio, non fornisce il giusto supporto a Bonaventura. Dietro si dimostra insicuro in alcune coperture e da una sua errata lettura nasce una delle due occasioni più importanti per il Chievo.
Honda : 6 – Il più in palla degli uomini offensivi, il giapponese cerca di dare vivacità al gioco d’attacco, con qualche accelerazione degna di nota e alcuni cross interessanti. Sfiora la rete su punizione nel primo tempo, cala leggermente nella ripresa.
Poli : 5 – Al solito, il suo ruolo è quello dell’uomo di “confusione”. Tanta corsa a vuoto, tanti passaggi sbagliati, tanti stop non riusciti, pochi palloni recuperati e poco contributo negli inserimenti offensivi.
Bertolacci : 5,5 – Per la seconda volta in questa stagione la traversa gli nega un gol probabilmente decisivo : questa, unito a quella casalinga con l’Udinese, sarebbe stata una rete da tre punti, quantomai decisiva. E forse anche in questo c’è la fotografia di una stagione, purtroppo, nettamente deludente per questo ragazzo.
Bonaventura : 5 – La benzina nel motore di Jack è finita, da un pò di tempo ormai. La mancanza di alternative valide lo espone a prestazioni del genere : sicuramente non manca la volontà, ma la concretezza dei primi mesi non c’è più. E la squadra ne risente tantissimo.
Bacca : 5 – Lontano dall’area di rigore è spaesato, e a questo ci siamo ormai abituati più o meno tutti. Il problema è che attualmente il buon Carlos è spaesato anche nel suo habitat naturale. Chiaro che il suo compito non è facilitato da una squadra che fa di tutto per non dargli palloni giocabili, ma anche per lui vale il discorso fatto per Bonaventura : se ci fosse stata una valida alternativa, avrebbe sicuramente riposato.
Menez : 5 – Un paio di spunti, un’accelerazione dentro l’area di rigore nel primo tempo, un cartellino giallo evitabile. Si riassume così la gara del francese, che oltre ad apparire ancora palesemente fuori condizione, sembra anche molto indolente. E non che sia una novità. Probabilmente è uno di quelli presi di mira dal discorso di Abbiati nel post-partita.
Sostituzioni :
Abbiati : 6,5 – Tirato fuori dalla naftalina, si dimostra attento e reattivo. Con due ottimi intereventi neutralizza le due occasioni più pericolose del Chievo Verona, anche per lui voto alto di stima per le dichiarazioni a fine gara.
Luiz Adriano : 5,5 – Tocca pochissimi palloni, ma in maniera nettamente migliore rispetto a Bacca e, a conti fatti, anche rispetto a Menez. Probabilmente è il caso di vederlo partire dall’inizio, già dal prossimo impegno.
Josè Mauri : S.V.
Allenatore :
Sakic : 5 – Mihajlovic, squalificato, è nel box in tribuna stampa, per cui il voto va formalmente al suo vice, ma sostanzialmente viene assegnato al titolare. Può sembrare senza dubbio punitivo, specie da chi, come chi scrive, pensa che il Mister abbia ben poche colpe rispetto ad altri per certe brutte prestazioni fornite dalla squadra. Tuttavia, l’atteggiamento avuto oggi dalla squadra non è tollerabile e, a conti fatti, neanche tanto comprensibile, visto che la squadra, fino a due settimane fa, aveva mostrato una certa crescita dal punto di vista mentale, nello stare in campo e nel mantenere lucidità e concentrazione nell’arco dei novanta minuti, anche su campi e in condizioni difficili. Non può bastare l’infortunio di Kucka per giustificare un approccio molle, da parte di una formazione che, invece, dovrebbe dare sempre il cento per cento, e anche di più, per mantenersi sul pezzo da qui a fine campionato. E non per alimentare illusioni e velleità impossibili, ma soprattutto per evitare che la finale di Coppa Italia si trasformi in un incubo, e in una delle peggiori figure della nostra storia recente.