26^ giornata: Napoli-Milan 1-1

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Nel posticipo che ha chiuso la 26esima giornata di campionato, il Milan strappa un punto importante al San Paolo di Napoli, mantenendo l’imbattibilità che dura dall’epifania e riuscendo a contenere i danni rispetto alle tre squadre che precedono in classifica, in una giornata che si immaginava sarebbe stata di “sofferenza” da questo punto di vista, dato il calendario. Il pareggio è arrivato al termine di un match dove sacrificio, organizzazione difensiva e grinta sono state le qualità maggiori che la squadra ha evidenziato, impostando la partita che ci si aspettava avrebbe dovuto fare: pallino del gioco lasciato in mano al Napoli, resistenza e tentativi di ripartire quante più volte possibile, per cercare di sorprendere un avversario sbilanciato in avanti. Quest’ultima fase non è stata sempre eseguita alla perfezione, tra poca qualità nei passaggi in uscita dal reparto arretrato e costante pressione della squadra campana, ma è comunque da apprezzare la tigna e la concentrazione che il Milan ha mostrato, portando il Napoli a creare un numero di palle-gol tutto sommato esiguo, se si considera il dominio territoriale che gli uomini di Sarri hanno avuto. Intendiamoci, se gli azzurri avessero vinto non avrebbero assolutamete rubato nulla, perchè hanno creato un numero di occasioni da rete comunque superiore a quello del Milan, ma allo stesso tempo questo punto è un premio per una squadra, quella di Mihajlovic, che più passano le giornate più progredisce in qualcosa, confermandosi formazione magari non bella da vedere, ma molto difficile da affrontare e da battere per chiunque, anche per un Napoli che si sta giocando lo scudetto. E poi, a dirla tutta, era anche ora che riuscissimo a raccogliere qualcosa in termini di punti pur creando meno rispetto all’avversario di turno, dato che in passato in alcuni casi (come ad esempio le partite interne contro Verona ed Udinese) il Milan aveva raccolto meno di quanto meritasse. Insomma, per una volta la sorte non ci ha voltato le spalle. Premesso ciò, passiamo alle valutazioni dei giocatori scesi in campo ieri sera al San Paolo:

Donnarumma 6: strano a dirsi, ma è sostanzialmente inoperoso. Sul gol di Insigne è a mio avviso incolpevole: la deviazione di Abate fa arrivare la palla proprio nell’angolo della porta, e quindi in un punto difficile da raggiungere; in più era oggettivamente molto coperto come visuale, tra suoi compagni di squadra ed attaccanti del Napoli, e quindi si può comprendere il ritardo con cui è partito su di un tiro non propriamente forte, data la deviazione subita.

Abate 7: partita eccellente in fase difensiva, dove non sbaglia alcun movimento e riesce a contrastare bene chiunque passi dalle sue parti. Dato l’atteggiamento difensivo impostato dal Milan, lo si vede poco in avanti rispetto al suo standard abituale. Sfortunato in occasione della rete del vantaggio partenopeo.

Alex 6,5: preciso ed attento per gran parte del match, macchia la sua prestazione con un buco nel finale di partita che consente ad Higuain di girare a rete da distanza ravvicinata, per nostra fortuna non riuscendo ad inquadrare la porta.

Zapata 7,5: sarà che il colombiano è un giocatore del tutto imprevedibile, e quindi non si sa mai cosa aspettarsi da lui, ma ieri ha giocato un match meraviglioso, rendendo la vita maledettamente difficile ad Higuain e non sbagliando praticamente nulla. Se solo giocasse sempre con la metà della concentrazione messa in evidenza ieri sera!

Antonelli 6: sempre piuttosto ordinato in fase difensiva, si spinge maggiormente in avanti rispetto al suo “collega” sull’altra fascia. Palesa però dei grossi limiti in fase di ripartenza, con dei piedi che si dimostrano essere tutt’altro che educati (eufemismo), e questo non può che condizionare parzialmente la sua valutazione.

Honda 6,5: solita prestazione di sacrificio e lucidità in fase di ripartenza, dove è uno dei pochi che prova a ragionare con il pallone tra i piedi. Ha il merito di dare il là al pareggio.

Kucka 6: tanta quantità in mezzo al campo, come al solito non sempre gestita con la dovuta lucidità nel momento decisivo.

Montolivo 5: fatica maggiormente in fase di interdizione rispetto al solito, ricorrendo spesso a fare fallo. Se a tutto ciò aggiungiamo che, come già evidenziato in precedenza nel corso della stagione, non è sempre preciso quando c’è da smistare i palloni per far ripartire l’azione, la sua prova è stata decisamente sotto i suoi standard recenti.

Bonaventura 6,5: come Honda, prova a dare continuità all’azione nonostante la pressione asfissiante del Napoli, non facendo mai mancare il suo apporto più di sostanza che di qualità, stavolta. Ha inoltre il merito di farsi trovare al posto giusto sulla deviazione di Koulibaly, insaccando la rete del pari.

Bacca 5: un fantasma. Sostenuto poco e male dalla squadra, lui si fa vedere comunque raramente per essere servito, dimostrando le solite difficoltà quando c’è da dialogare con i compagni.

Niang 6: pur non facendo niente di eccezionale in fase di conclusione, da un grosso contributo per provare a far salire la squadra, proteggendo bene palla nella maggior parte dei casi in cui viene trovato dai propri compagni.

Subentrati:

Menez 5,5: l’azione in cui, servito in contropiede, si fa recuperare in un amen da Koulibaly nonostante i metri di vantaggio che aveva in partenza, è il perfetto sunto della sua attuale condizione fisica, non ancora all’altezza per poter dare un contributo rilevante alla squadra.

Bertolacci s.v.: entra per fare quantità nel finale, si distingue giusto per una sanguinosa palla persa a centrocampo.

Balotelli s.v.: anche questa volta pochi minuti, in cui è ingiudicabile pur sembrando maggiormente presente rispetto a quanto (non) mostrato contro il Genoa.

Allenatore:

Mihajlovic 6,5: la squadra è a sua immagine e somiglianza: non pratica un calcio bello da vedere (anche perché la qualità resta sempre quella che è, cioè non molta), ma lotta su ogni pallone e dimostra una unione di intenti ed una concentrazione di alto livello per tutto l’arco della partita. La mano del tecnico è evidente e mai come ieri sera si è palesata, dato l’immediato confronto che può essere fatto con il pesante 0-4 subito all’andata proprio dal Napoli. In un intero girone di campionato la crescita è stata importante, sia di convinzione che anche di condizione fisica, ed i risultati ne risentono in positivo.

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