Frosinone Milan 2-4, 20/12/2015: le pagelle

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Considerando i precedenti con l’ultima gara dell’anno prima della sosta natalizia, la trasferta rossonera a Frosinone non partiva certamente sotto i migliori auspici. Quantomeno, la vittoria infrasettimanale in Coppa Italia contro la Sampdoria aveva sicuramente contribuito a rasserenare (si fa per dire) l’ambiente, ancora scottato dai due pareggi consecutivi contro le ultime due compagini della classifica. Inutile dire quali possano essere state le sensazioni di tutti quando, al diciannovesimo minuto del primo tempo, la squadra ciociara si è portata in vantaggio, complice una disattenzione tanto clamorosa quanto dilettantistica della retroguardia del Milan. A maggior ragione quando, dopo 45 minuti, la squadra è rientrata negli spogliatoi ancora in svantaggio. Il destino di Mihajlovic pareva segnato, e del resto sarebbe stato difficile pensare altrimenti, con un altro risultato negativo in una gara abbondantemente alla portata. Ma stavolta il destino della gara pre-natalizia è stato (finalmente) diverso. Prima il pareggio, poi il vantaggio, addirittura doppio, poi il solito errore banale su calcio da fermo che riapre la gara per gli ultimi 10 minuti, e infine il quarto gol, a sigillare la vittoria (terzo successo esterno stagionale) e un Natale, forse, più sereno.

Donnarumma  –  6 : Inizia la gara stranamente contratto, impaurito, sotto pressione nel disimpegno di piede, una delle sue specialità. Per fortuna un paio di errori clamorosi non portano al gol, dopodichè cresce nettamente in sicurezza e si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa. Incolpevole sui due gol avversari. 

Abate  – 6,5 : Sempre propositivo, dall’inizio alla fine, si proietta in fase offensiva con costanza e continuità, non sempre con precisione, almeno fino al gol del pari ad inizio ripresa che rimette la partita sui binari giusti. Tra i migliori in campo. 

Alex   –  6 : Il gol del momentaneo 3 a 1 aumenta il voto in pagella, in quanto in occasione del vantaggio del Frosinone la percentuale più grossa di errore spetta a lui, che non dà copertura al compagno in uscita. 

Romagnoli  – 5 : Dopo tante gare impeccabili, sempre in crescita, una brutta battuta d’arresto. Principale responsabile del gol di Ciofani, appare impreciso nella gestione della palla e in ritardo sui contrasti aerei per tutta la partita. Difficoltà eccessive, considerando gli avversari. 

De Sciglio  – 5,5 : Gara scialba, con pochi spunti offensivi, peraltro quasi mai utili. Sostanzialmente dal suo lato rischia poco, in fase difensiva non si distingue, ma non commette neanche grossi errori. 

Honda  – 6,5 : Dopo undici partite rientra tra i titolari e trova una buona prestazione, probabilmente rinfrancato dall’assist infrasettimanale in Coppa Italia. Gioca molti palloni, il tandem con Abate è il principale motivo di preoccupazioni per la difesa avversaria, sia nel primo tempo che nella seconda frazione, nella quale trova l’assist vincente per la rete del pareggio, proprio del terzino destro rossonero. 

Bertolacci  – 6,5 : Dei due centrocampisti centrali, nettamente il migliore per piglio, voglia, determinazione e pulizia delle giocate. Dopo i primi 20 minuti sottotono, cresce con convinzione e costanza nell’arco della gara, agendo in maniera diligente in fase di recupero e proponendosi con discreta personalità in fase di costruzione della manovra. 

 Montolivo – 5 : Fa sostanzialmente l’opposto del suo compagno di reparto : lento, impreciso, in affanno anche fisico, butta via troppi palloni (molti davvero banali) e non riesce a costruire la manovra come dovrebbe e come gli si richiede.

Bonaventura  – 7 : Non al meglio della condizione, uscito acciaccato dalla partita con la Sampdoria, ma nonostante questo riesce ad entrare nel gol di Bacca, fornendo un assist figlio di caparbietà, velocità e intelligenza tattica e nel tabellino dei marcatori, con il gol del 4 a 2 che chiude la partita. Quarta rete stagionale, e il ruolo di leader tecnico della squadra sempre più cucito addosso. 

Bacca – 6 : Segna ancora, ma il contributo per la squadra non appare sufficiente, come spesso accaduto nell’ultimo mese. Eccezion fatta per un paio di spunti in velocità, risulta infatti estremamente impreciso nel controllo del pallone, nella difesa dello stesso per far salire la squadra e nel dialogo nello stretto coi compagni. 

Niang – 5,5 : Nei primi minuti di gara parte bene, col piglio giusto, affrontando in velocità la difesa del Frosinone. Sembra in serata positiva, ma col passare del tempo e all’aumentare dell’intensità agonistica della gara, tende a dileguarsi dal vivo del gioco. Suo l’assist da fermo in occasione del 3 a 1 di Alex, dalla bandierina. 

Sostituzioni : 

Luiz Adriano – 6 : Subentra a dieci minuti dalla fine al confusionario Niang e si rivela prezioso nel tenere palla, smistarla ai compagni, e far salire la squadra negli ultimi minuti.

Poli – 6 : Gioca solo i minuti di recupero e si merita la sufficienza per l’assit a Bonaventura che chiude la bella azione corale del 4 a 2 rossonero.

Allenatore : 

Sinisa Mihajlovic – 6,5 : A questo punto della stagione, il voto può valere non solo per questa singola gara ma anche come una sorta di bilancio complessivo. Oggi contava vincere, possibilmente approcciando diversamente una gara in cui il risultato va ottenuto a tutti i costi, fattore mancato nelle due precedenti gare con Carpi e Verona. E se è vero che la squadra si è trovata in svantaggio, è altrettanto vero che la partenza era stata ben diversa rispetto alle partite incriminate, con almeno tre occasioni buone per passare in vantaggio, prima del dilettantesco errore che ha consegnato il gol dell’uno a zero al Frosinone. Va dato merito al mister di essere riuscito, finalmente, a toccare le corde giuste nello spogliatoio : senza cambi, nel giro di poco meno di metà ripresa la gara era già stata ribaltata. E fino ad oggi, il Milan non aveva mai rimesso in piedi partite in cui si era trovato in svantaggio. Sommando il tutto alla trend notoriamente negativo della partita pre-sosta per il Milan, si può tutto sommato dire che quello del Matusa è un buon risultato. La squadra si porta in sesta posizione, a 28 punti. Resta il rammarico per le occasioni mancate, resta, comunque, ben salda la consapevolezza di non avere un gioco spumeggiante, corale, e di avere ancora tanti limiti e tante lacune. Ma il tecnico serbo sta lavorando, con quel che ha, e come può. Questo non glielo si può negare, e rispetto al passato è pur sempre un grosso passo avanti.

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