Lazio Milan : il prepartita

foto -lazio-milan-serie-aDunque è Lazio Milan.
Una partita che sulla carta vede favoriti i biancocelesti, non fosse altro che per il ruolino di marcia casalingo, da autentico rullo compressore.
Uno score che però non deve fuorviare ne’ spaventare troppo il Milan, considerando che il calendario casalingo della Lazio e’ stato finora molto benevolo, laddove l’avversario più tosto incontrato e’ stato il Torino, peraltro già in netta fase calante.
Dall’altra parte c’è un Milan che fuori casa balbetta spesso e volentieri, ma viene da due consecutive vittorie casalinghe che, oltre ad alimentare una classifica deficitaria, hanno confermato una tenuta difensiva nettamente migliorata , non tanto per i gol subiti, quanto per le occasioni da rete e i tiri concessi agli avversari, laddove l’attacco continua ad essere anemico, anche in relazione a quanto creato.
E’ il solito vecchio problema della coperta troppo corta.
Miha, accantonato definitivamente il 4312 in mancanza di un trequartista credibile, ha varato un 433 modulabile in un 451.
Un modulo che ha favorito la crescita sia di Cerci, al quale è stata data più fiducia, che di Bertolacci, al quale manca solo il gol.
Ma è anche un modulo che sacrifica Bacca, lasciandolo troppo isolato in avanti, costretto a fare a sportellate con difensori che spesso lo raddoppiano e sovrastano.
Ne consegue che di fronte ad una difesa schierata il Milan fa una fatica bestiale a proporre qualcosa di credibile in avanti, vuoi per una manovra lenta e tutt’altro che fluida, vuoi per terzini che spingono poco e spesso male, vuoi per centrocampisti che, fatta eccezione per Bertolacci, si inseriscono molto poco in avanti perché non è nelle loro corde.
Ecco quindi che le occasioni da rete domenica scorsa sono state create una volta che il Chievo, passato in svantaggio, e’ stato costretto ad uscire dal guscio lasciando spazi per le scorribande dei nostri, rinfrancati nel morale.
A mio avviso il Milan migliore lo si è però visto negli ultimi 25/30 minuti contro il Sassuolo.
Vero che gli uomini di Di Francesco, rimasti in 10, hanno pagato fisicamente nella ripresa, ma è anche vero che quel Milan, a difesa schierata, ha creato molto.
E’ stato un Milan disposto da Miha con un 442, modulabile in un 424, con Bertolacci e Montolivo interni, Cerci e Bonaventura esterni più due punte.
Un modulo che, grazie agli interpreti, oltre a non lasciare Bacca isolato in avanti, presenta a centrocampo quattro giocatori con piedi educati, di cui due molto portati agli inserimenti centrali, ma anche idoneo a dare respiro alla manovra sulle fasce .
Bisognerà vedere nel prosieguo della stagione se Cerci sarà’ capace di calarsi completamente nella parte di esterno destro non solo per 30 minuti ma per tutti i 90 minuti, garantendo, come sicuramente farebbe Bonaventura dall’altra parte, quei ripiegamenti difensivi indispensabili.
Quel che è certo e’ che il 442 non potrà essere proposto all’Olimpico, dove Niang farà la sua prima apparizione della stagione in panchina, ma probabilmente non farà parte della contesa se non gli ultimi dieci minuti.
In questo campionato e’ la seconda volta che il Milan si presenta ad una trasferta insidiosa dopo due vittorie consecutive.
La prima volta e’ successo a Genova e sappiamo tutti come e’ andata, non tanto e non solo per il risultato , complice anche il solito Tagliavento, quanto per la sufficienza con la quale il Milan disputò il primo tempo.
Per la partita contro la Lazio non solo sarà importante il risultato ma anche il modo attraverso cui il Milan ci arriverà .
Anche un pareggio, accompagnato però da un approccio credibile e da una prestazione costante e importante nell’arco dei 90 minuti, rafforzerebbe l’autostima per il prosieguo della stagione.
Last but not least non bisogna dimenticare che è vero che la Lazio sarà chiamata dai suoi tifosi ad un pronto riscatto dopo la sconfitta di Bergamo, ma è altrettanto vero che la Lazio tra una settimana e’ attesa dal derby, una partita alla quale non vorranno arrivare distaccati di troppo punti rispetto alla Roma, ma neppure penalizzati da infortuni e squalifiche.
Anche di questo il Milan dovrà essere consapevole, affrontando la partita con una certa vigoria e decisione , approfittando di una difesa laziale non certo imperforabile (15 reti subite, come il Milan).

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