Le risorse del presidente Silvio Berlusconi

SilvioBerlusconi-milanDa giorni non si fa altro che leggere in giro che se Adriano Galliani (si ok. Con George Nevio Lucas, R2D2 e Darth Vader al seguito) sta girando il mondo a concludere (ma anche no) trattative, tutto il merito va dato alle risorse di Berlusconi. Neanche di Fininvest, di Berlusconi. Anzi scusate del presidenteSilvioBerlusconi, perché bisogna sempre nominarlo per intero se no non si prende la giusta provvigione. E’ evidente che questo continuo riferirsi al presidenteSilvioBerlusconi e alle sue risorse, non sia altro che parte del progetto “riabilitiamo l’immagine di Silvio”. Silvio è grande, Silvio è il salvatore, Silvio è colui che ci farà tornare in cima al mondo.

Ai ristretti di mente questo potrebbe bastare. Coloro che accettano tutto passivamente avranno accettato anche questo, decretandone la verità assoluta. Chi invece ha la curiosità tipica dei tifosi più evoluti, e stavolta non scherzo, si pone dei quesiti molto semplici e che nascono spontanei, come amava dire Lubrano vent’anni fa. Perché ora? Perché fino all’ultima sessione di mercato le risorse del presidenteSilvioBerlusconi non c’erano?

La questione è molto semplice. Se mi volete “vendere” questo pacchetto, se mi volete convincere che sia tutto merito suo, allora mi dovete anche spiegare come mai non fosse  colpa sua prima. Siamo alle solite d’altronde, così come in passato quando c’era una coppa da sollevare, Berlusconi era in prima linea a rivendicare la paternità di tutto ciò che fosse rossonero, mentre quando si sperava di arrivare almeno quarti in campionato, dichiarava ai “quattro media” di non avere nulla a che fare col Milan.

Le risorse di Berlusconi quindi. Da dove arrivano queste risorse? Le fonti ufficiali, ovvero i leccapiedi di Milanello ed Arcore, parlano di soldi che arrivano direttamente dalle casse di Fininvest. Ma com’è possibile? Quelle stesse fonti non ci avevano assicurato fino a due settimane fa che la crisi, l’assenza di materie prime, le cavallette, la scabbia, la morte dei primogeniti, la carta vetrata al posto della carta igienica, insomma tutta una serie di fattori esterni, imprevedibili, facevano capire inequivocabilmente che Fininvest fosse un’azienda sul lastrico. Sempre quando si chiedeva di investire sul mercato del Milan almeno. Quando invece c’era da farsi belli in altri campi, Fininvest doveva risultare come un’azienda tra le più ricche e funzionali del paese.

La questione è molto semplice, logica, lampante, chiara come il sole e ci siamo arrivati tutti. Prima che Bee Taechaubol trovasse l’accordo per rilevare il 48% del Milan a 100 milioni a percentuale, Fininvest di tirar fuori la grana non ne aveva neanche per le balle. Adesso sono, saranno, coperti. Possono anticipare oppure Mr Bee ha già anticipato, questo non lo sa nessuno e sinceramente non fa molta differenza.

Quindi, semplificando l’equazione, “le risorse di Berlusconi” sono “i soldi di Mr Bee”. Ma siccome definendoli così si esce dal progetto “risolleviamo l’immagine di Silvio”, è più funzionale continuare a chiamarle “le risorse di Berlusconi”. In pratica Se io ho zero euro in tasca e vendo la mia Citroen C2 a 5 mila euro al mio vicino di casa, e con quei 5 mila euro vado in crociera sull’Adriatico, posso certamente dire che ci vado coi soldi miei, posso certamente dire in giro di potermi permettere una crociera, l’importante è omettere il dettaglio della Citroen che non ho più e che quando tornerò a casa dovrò cominciare ad andare al lavoro in bicicletta. L’importante è omettere che se il mio vicino non mi avesse comprato la C2, in crociera ci andavo con Google Maps.

A tutto questo va aggiunto che, forse inizia a sfuggire questo dettaglio e io sono qui apposta come sempre a ricordarlo, se al Milan si sono ridotti così male dal dover cedere una grossa percentuale a qualcuno, non è certo per colpa della crisi, dell’assenza di materie prime, delle cavallette, di un destino baro ed avverso, la morte dei primogeniti, del traffico in tangenziale, degli stadi di proprietà inglesi, della fiscalità spagnola, degli altri che sono cattivi, della Juve che ruba o dei giocatori che sono stronzi, se siamo ridotti così, la causa principale è la cattiva, scellerata gestione delle risorse a disposizione, quelle vere non quelle di mr Bee, che abbiamo visto scialacquare e buttare nel gabinetto da Galliani e soci, negli ultimi dieci anni. Poi nello sport si vince e si perde, questo lo dirà il campo e le sue molteplici variabili che si vengono a creare ogni minuto di ogni partita, ma almeno che in estate e a gennaio si faccia mercato con un certo criterio. Negli ultimi dieci anni pare sia stata una cosa difficile solo per noi al Milan, per il resto del mondo no. Ma ovviamente non è colpa di nessuno se non del destino, ed ora non è merito di nessuno se non del presidenteSilvioBerlusconi e le sue, e solo sue, risorse.

Cristian

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