Come Galliani e Gatti

gallianiNe avete sentito parlare tutti dell’alterco nato tra Galliani e un paio di azionisti per così dire “dissidenti”, nella scorsa assemblea. Nessuno però è stato in grado finora di rivelarvi cosa si siano detti davvero, ma noi che ci eravamo travestiti da ficus benjamin di plastica, e ci eravamo appostati in un angolino della sala riunioni, abbiamo potuto registrare tutto ed ora lo portiamo alla luce qui per voi su queste pagine! Uno scoop in esclusiva!

Galliani: “Dichiaro aperta in data odierna l’assemblea degli Azionisti di A.C. Milan S.p.A., Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. per l’approvazione dei bilanci dell’esercizio chiusi al  31 dicembre 2014. Ci sono alcuni punti che vorremmo…”

Singapore vado a Singapore vi saluto belle signoreeee

Gatti: “Scusate è il mio… Devo rispondere, è importante.”
Galliani: “Signor Gatti per cortesia! I telefonini bisogna lasciarli spenti durante l’assemblea!”
Gatti: “Eeeeh quante storie! Tanto le conosciamo già tutti le boiate che ci deve raccontare…”
Galliani: “Farò finta di non aver sentito.”
Gatti: “Che novità.”
Galliani: “Cosa vuole insinuare?”
Gatti: “Che quando le fa comodo fa sempre finta di non sentire. E aggiungo anche di non vedere.”
Galliani: “Allude forse al mio lavoro?”
Gatti: “Se mandare a puttane una squadra di calcio lo chiama lavoro, si. Alludevo a quello.”
Galliani: “Senta! Non le permetto di rivolgersi in quest…”

Walkin on the Chiiiiiineeeeseee Waaaall

Galliani: “E adesso chi è?!”
Gatti: “Sono sempre io. Mi è arrivato un messaggio su WhatsApp… Aspetti un secondo che lo leggo… Ah ah ah ah ah! Troppo forte!”
Galliani: “Signor Gatti lei sta disturbando l’assemblea, oltre al fatto non di poco conto che sta mancando di rispetto a tutti i soci…”
Gatti: “E allora? Lei lo fa da anni e io non lo posso fare per dieci minuti scusi? Piuttosto guardi qua, guardi questo video che mi hanno mandato…”
Galliani: “Ma questo sono io che vengo preso a calci nel sedere da un cinese!”
Gatti: “Eeeeh ma come li vive male lei gli scherzi! E se la faccia una risata ogni tanto! Ha paura che le caschino i capelli?”
Galliani: “Ma lei oggi è venuto qui col preciso intento di fare uno show?”
Gatti: “No. A dire la verità sono venuto qui per lo stesso motivo che mi spinge a venir qui ogni anno.”
Galliani: “E sarebbe?”
Gatti: “Il rinfresco gratis. Va detto che su queste cose non badate a spese voi, nonostante dite di essere con le pezze al culo da dieci anni. Ho contato almeno venticinque bottiglie di Cristal venendo qui. Tre poi sono improvvisamente scomparse e le vedo ora dietro di lei, sulla sua scrivania. Da una festa a casa stasera?”
Galliani: “Questi non sono affari suoi, come non è affare suo che fine facciano i soldi del Milan…”
Gatti: “Beh, beh… In qualità di associato a dire la verità io…”
Galliani: “Lei ha avuto i suoi cinque minuti abbondanti di notorietà. E’ soddisfatto? Vorrebbe per cortesia lasciar proseguire l’assemblea?”
Gatti: “Mmmmmmm… No. Parliamo dello stipendio di Essien?”
Galliani: “Non sono affari suoi.”
Gatti: “Torno a ripetere che in qualità di associato sono affari miei. Ce ne parli forza. Ci parli anche delle plusvalenze di quei giovani della primavera con i quali avete fatto il gioco delle tre carte con altre squadre di calcio.”
Galliani: “Lei legge troppi giornali.”
Gatti: “E lei ne legge troppo pochi.”

Singapore vado a Singapore vi saluto belle signoreeee

Gatti: “Scusi un attimo… Pronto? Si? Aaah! Si, si! Sono proprio qui con Galliani! Certo, adesso glielo chiedo… Signor Galliani è Ciccio Tavano, dice che il prossimo gennaio si può liberare a parametro zero e se lei fosse interessato…”
Galliani: “Gli dica che lo richiamo… Ma no! Cosa mi fa dire?!”
Gatti: “Devono essere le parole magiche “parametro” e “zero”, la forza dell’abitudine.”
Galliani: “Ma la vogliamo finire?! Metta giù la telefonata e stia zitto che abbiamo già perso troppo tem…”

Singapore vado a Singapore vi saluto belle signoreeee

Galliani: “Ancora?!?!”
Gatti: “Non è il mio questa volta!”
La Torre: “Scusate. E’ il mio… Pronto? Ooooh! Buon giorno! Come andiamo? Mah… Cosa vuoi? Sono qui. Solita riunione. Galliani dice le solite cazzate. Non mi disturbi affatto, dimmi pure…”
Galliani: “Robe da matti…”
La Torre: “Aspetta che chiedo… Scusi Galliani…”
Galliani: “Dottore, prego.”
La Torre: “Si, come vuole lei… Galliani senta ho al telefono Beppe Favalli, dice se certi amori non finiscono anche per lui.”
Galliani: “Ma insomma! Basta! Cos’è diventata questa riunione, cazzo!”
Gatti: “Una giungla, càzo?”
Galliani: “Ma stia zitto lei! E cerchi di avere un po’ di rispetto per gli altri qui presenti, ma soprattutto per la mia figura, per il mio ruolo!”
Gatti: “Amministratore delegato, vicepresidente vicario, direttore sportivo o pr del ristorante da Giannino?”
La Torre: “Bella questa! Me la segno!”
Galliani: “Voi due l’anno prossimo vedete di stare a casa vostra!”
La Torre: “Ma perché l’anno prossimo ci sarà ancora lei?! Ma non sia così catastrofico! Vedrà che se ne andrà e qualcuno la rimpiazzerà, su! Un po’ di fiducia, che diamine!”
Gatti: “Vero che è un negativo? Glielo dico sempre io… Su con la vita Galliani, che non tutto è perduto per questo Milan, magari Berlusconi vende e lei si leva dalle palle!”
Galliani: “Basta! Mi avete stancato voi due! Andatevene! Lasciateci soli!”
La Torre: “Come quelli della curva?”
Galliani: “Andatevene via!!”

Singapore vado a Singapore vi saluto belle signoreeee

Galliani: “E spegnete questi cazzo di cellulari!!”

5 comments for “Come Galliani e Gatti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *