Diego Lopez 6 – Incolpevole sui gol, ti si nota solo per la parata sul tiro da fuori di Di Natale che, nel prosieguo dell’azione, ha portato al 2 a 0 per l’Udin. Inoccupato (nonostante tutto).
Abate 5 – Continua la mia sfida personale che porto avanti dal 2004, quando diciottenne esordivi nel calcio professionistico: tenere il conto dei tuoi cross effettuati e dei cross giunti a un compagno: dopo la partita di oggi i freddi numeri parlano di 1.418 cross effettuati, con ben 2 riusciti. JogaBonito.
Paletta 6 – Come il tuo compagno di reparto, non si può dire che l’effetto del pressing costante dell’Udinese ti abbia fatto far figuracce. Laddove non arriva la sfiga, arriva una vecchietta degli avversari: fuori dopo la botta. Injured like a teen.
Mexes 5 – Dopo la grande prova del derby, insomma. In realtà i danni non sono arrivati dalle tue parti, ma sei sembrato e a livello caratteriale, e a livello fisico, uno dei tanti appisolati in maglia gialla (?). Bionda.
Ramì 5 – Torni in campo dopo boh, e da boh giochi questa nuova opportunità concessa. Sul raddoppio friulano sei più in ritardo di chi usa i pantaloni a zampa nel 2015. Boh.
Antonelli 6 – Uno dei pochi a sembrare vivo, ma proprio in senso letterale: per un attimo mi sono appisolato e al risveglio ho pensato di aver accidentalmente cambiato canale, per finire su un film tedesco con zombie girato a Pescara in uno scenario post-apocalittico (lo stadio). Purtroppo non è stato così, e purtroppo non esiste ancora un mondo in cui un Antonelli che ci crede fa la differenza tra perdere o vincere. AchtungFußballundZombies.
van Ginkel 5 – Altro mah: a tratti sembra proprio tu voglia fare qualcosa di più, ma poi la scelta più semplice probabilmente ti convince (o conviene) maggiormente. Nessun cambio di passo, nessun cambio di registro: della noia vista in campo, la tua partita resta la rappresentazione più adeguata. Boring.
de Jong 5 – Quando la squadra fa qualcosa, tu risalti per l’efficacia in fase di recupero. Quando la squadra è morente, non sei certo tu a poter essere defibrillatore. Una tua partita senza infamia né lode vale poco. Più carattere, man. Insufficiente.
Bonaventura 5 – Come si va ripetendo da qualche settimana a questa parte, la tua fase calante è accertata. Solito discorso fatto per de Jong e Antonelli: essere qui a sperare che finisca presto il periodo no di un Jack Bonaventura qualsiasi fa gelare il sangue nelle vene. Ma questo è un altro discorso. Torna presto, Jack. Arrivederci.
Suso 5 – Poco poco. Come gli altri, parti male e col passare dei minuti peggiori e peggiori e peggiori. Pulce.
Menez 4 – Classica partita delle tue in cui se non segni diventi il più babbo in rosa. Qualche volta il voto (e il risultato del Milan) si salva per un tuo flash: non oggi. Assuefazione.
Pazzini 5,5 – Mezzo voto in più per l’inutilissimo gol. Per il resto piagnucoli a destra e sinistra, prendi qualche fallo sulla trequarti, non azzecchi uno stop. Un po’ poco per convincere chi di dovere a darti una seconda chance. Passato.
Destro sv
Cerci 5 – Mezzo voto in più per l’assist. Ma quanto vedo Badu che al minuto 88 ti sradica un pallone dai piedi e riparte, costringendoti al fallo, mi cadono davvero i coglioni. Ridammi il mio scroto. Banale.
Inzaghi 4 – Quando un giocatore è scarico, in parte può essere colpa dell’allenatore. Quando la totalità dei giocatori schierati sembra pensare ad altro, la colpa è quasi certamente dell’allenatore. Le cose sono due: o hai in programma la scalata del monte Bianco e hai caricato in allenamento come nemmeno le preparazioni estive di Lobanovskyi, o stai sul cazzo anche ai tuoi uomini. “Però quando segnavo festeggiavi, eh? Eh? Eh?”. Smettila tu e tutti i ritardati che continuano a tirar fuori i discorso: non è questione di riconoscenza. E’ questione che se un amico che mi ha aiutato tanto e con cui ho passato bei momenti ad un certo punto della sua esistenza inizia a cagarmi sullo zerbino, a sgonfiarmi le ruote della macchina e a bombarsi la mia ragazza, può avere tutto il credito passato che vuole, però eh, ci siamo capiti cazzo. Smettila.
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