Come disse il daltonico generale Cadorna: “io scendo qui che devo cambiare e prendere la verde per Sesto.”

Carlo PellicaniIl nostro grande Presidente Silvio Berlusconi anche questa volta non ha presenziato alla consueta apparizione mistica a Milanello. Ma ha comunque trovato il modo di caricare i nostri Ragazzi attraverso una video conferenza prontamente allestita per l’occasione. Dal ritiro missionario di Cesano Boscone è apparso ai fedeli dicendo loro: “hey dai fiki fiki con me, facciamo fiki fiki insieme, dai, dai.” PippomiomioPippomiopropriomio a queste parole ha ricevuto l’illuminazione: “Contro il Parma schiererò un 4-4-2!” Ma le illuminazioni si sa funzionano bene solo di notte, il giorno seguente infatti alla stesura finale della formazione, ha messo in campo i mancini a destra e i destrosi a sinistra. Colpa di Destro che gli ha confuso le idee.

Durante la partita però, cosa vuol dire però? Mette a sinistra quello col piede sinistro quello giusto, a destra mette un destro a crossare di destro per Destro. Tutto questo è stato d’aiuto per il nostro omelette des oignons avec haricots Menez comunque. Nel frattempo in panchina c’era una volta un ragazzo chiamato Pazzo che diceva “sto meglio in un pozzo che su un piedistallo” e il nostro rabdomante del gioco non ci sta e ci fa sapere: “ho deciso di non perdere mai più. Anche se sprofondo, lascio che Galliani mi porti qualcuno. Non importa da dove, non importa come.” E infatti sono arrivati recentemente Bocchetti e Paletta e il nostro figlio di Dustin figlio della Sud, Luca Antonelli. Il nipote della Sud.

Dopo la convincente sconfitta del Parma di Donandoni a San Siro, il Milan si appresta dunque ad affrontare il resto della stagione con una rosa di tanti petali, una rosa blu sulla pelle sua, tra una chiappa e l’altra.

Il nostro rabdomante del gioco deve mettere da parte tutto quello che non ha per nulla imparato finora, e provare a non imparare qualcosa di nuovo, deve osare, gli serve un po’ di coraggio, di follia. Forse già lo sapete che a volte la follia è l’unica via per la felicità.

Ora vi saluto, a causa della mia malattia mentale della multi personalità oggi ho messo la giacca dell’anno scorso così mi riconosco. Non la lavo da un anno e in una tasca ho trovato una banana, all’epoca me l’aveva regalata un procuratore per merenda mentre stavo piantonando l’Ata Hotel alla ricerca di scoop. L’ho trovata un po’ annerita, puzzolente e molliccia ma come insegna il nostro imperatore del calciomercato a caval donato non si guarda in bocca. Non era proprio buona ma pareva brutto buttarla via, era pur sempre un regalo, è maleducazione.

A proposito di questo vorrei rivolgere un messaggio ai giocatori del Milan, quelli piantati, quelli regalati, quelli appassiti, ricordatevi che la maglia rossomagentamalvamelogranonera che indossate ha una storia, portarla è un onore e basta poco a farlo diventare un onere. Ficcatevelo bene tra un orecchio e l’altro o tra una chiappa e l’altra come la rosa blu, altrimenti potete andare tutti… Altrove.

Carlo Pellicani
Twitter: @FinallyCarlo
Sul Facebook mi trovate col mio pseudonimo: Carlo Pellicani, a causa di alcune pendenze legali con Marco Zucchenber

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