Nemmeno il tempo di ubriacarsi e fare i caroselli per aver spezzato le reni alle riserve del Sassuolo ed aver di conseguenza conquistato i quarti di finale di coppa Italia, che il Milan ricade nei suoi difetti e nelle sue contraddizioni. Un’Atalanta ordinata, che ha fatto una partita poco più che onesta esce da S. Siro con i tre punti, tutto sommato meritati. Il Milan ha attaccato molto, sì, soprattutto nella ripresa, ma erano attacchi affidati alle sole individualità, in cui ognuno cercava di risolverla da solo. L’Atalanta ha difeso strenuamente, ma con ordine, concedendo occasioni solo su rimpalli o su calcio piazzato, ma ogni volta in cui ripartiva dava la sensazione di essere pericolosa. Soprattutto nel primo tempo, in cui, oltre al goal, ha colpito due legni e nel finale, in cui ha sciupato contropiedi facili per chiuderla senza soffrire.
Inzaghi ha enormi responsabilità in tutto questo: non è riuscito a dare nè equilibrio nè identità a questa squadra, non ci sono schemi offensivi e siamo spesso mal posizionati in difesa. Chiudiamo il girone d’andata con 26 punti: solo 4 in più dell’anno scorso, ma senza avere l’impegno infrasettimanale, con tutto l’ambiente che sosteneva l’allenatore e con una squadra rinforzata. Ad ogni modo, chi dovrebbe veramente fare un mea culpa sta più in alto: i tifosi milanisti meritano più di questo scempio.
Lopez 6.5 Incolpevole sul goal, limita il passivo facendo alcuni buoni interventi e dando sicurezza ai compagni. Cassaforte
Abate 5.5 Lui ci prova. Corre, corre, butta palloni in mezzo, fa casino, ma, stringi stringi, non rimane nulla. Frustrato
Mexes 5.5 Come il suo compagno, soffre le punte atalantine, soprattutto nel primo tempo. Sul goal tradito dal centrocampo, che non gli offre la minima protezione. Frastornato
Rami 5 Vedi sopra. Prova a metterci la zucca nel finale, ma è anche sfortunato. Mezzo punto in meno per il giallo idiota che gli costerà la squalifica. Ingenuo
Bonera 5 Il terzino sinistro non è il suo ruolo. Vederlo sgroppare palla al piede è patetico. Prova ad innescare il vantaggio atalantino con un assist alla Rui Costa, ma, per sua fortuna, gli avversari sprecano. Unica nota positiva della giornata, il suo infortunio, che magari ce lo leverà un po’ dalle palle. Falso 3
Montolivo 4.5 Fuori fase. Dovrebbe essere lui a mettere ordine alla manovra (?) milanista, ma non ci riesce. Confuso
De Jong 5.5 Si batte come un leone, ma non sempre con lucidità. Fuori posizione sul goal che decide la partita. Appannato
Bonaventura 5.5 Ci prova, con generosità. Brutto vedere un bel giocatore come lui provare il tiro da tutte le parti per assenza di alternative. Sopraffatto
Cerci 5 Cercato poco dai compagni, non incide per nulla. Voto generoso perché appena arrivato. Ignorato
Menez 4.5 Oggi nella versione irritante. Il goal nasce da un suo errore di superficialità. Tiene troppo palla, cerca solo la giocata individuale, senza mai ottenere nulla. Non è un centravanti, anche se hanno fatto di tutto per spacciarcelo come tale. Finto 9
El Shaarawy 4.5 Un fantasma. Al solito, alla prima cosa che va storta, si deprime e sparisce. Mezzo voto in più per i due spunti che hanno creato due buone palle goal. Perso
Armero 5 Entra per il Professore, ma, nonostante la vicinanza all’Ippodromo, non fa la differenza. HopHop
Pazzini 5 Si sbatte, fa a botte, con lui la squadra sembra più logica. Ma il risultato finale è amaro. Pugile
Niang sv
Inzaghi 4 Spiace, ma se dopo 19 incontri, la squadra è ancora totalmente in alto mare, ci sono grosse responsabilità sue. Cerca di impostare un gioco di rimessa redditizio, ma, se uno fa questo tipo di scelta, per aver ragione, deve concedere poco o nulla, ed avere idea di come impostare l’azione in fase di possesso. I punti, poi, gli danno ampiamente torto. Dimostra notevole destrezza nel calciare al volo quel pallone buttato fuori dagli atalantini e nel farsi espellere. Inaccettabile che la squadra poi non abbia restituito palla, nonostante la rabbia ed il nervosisimo. Magari in futuro diventerà un buon allenatore, ma oggi è totalmente inadeguato: la lista degli allenatori che lo hanno portato a scuola quest’anno è lunga, e Colantuono oggi ha aggiunto il suo nome. Il peggior allenatore della Serie A odierna e della storia del Milan berlusconiano.
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