Milan-Napoli 2-0 (14/12/14): le pagelle

menez-bonaventura-inzaghiDiego Lopez 7: “Il cangurotto” le ha prese tutte. No davvero, riguardatevi tutti i tiri del Napoli, su ogni pallone ci sono le sue manone. Questo vuol dire avere un portiere, non ci capitava da anni e quasi ne abbiamo paura, adesso che ne abbiamo uno che invece che toglierci 15 punti a stagione forse potrebbe darceli, come ci dobbiamo comportare? Non ne siamo abituati, ma è bellissimo.

Daniele Bonera 6: “La sciagura” questa sera meno sciagura del solito, già il fatto di non aver causato alcun pericolo né azione da gol avversaria, per lui è come vincere il pallone d’oro, il mondiale e la ghigliottina all’Eredità in un colpo solo. Mentirei se ti dicessi “ti voglio sempre così”, perché in realtà ti vorrei fuori da Milano, ma per stavolta sei stato bravo. Toh lo zuccherino, ciccetto. Vai a casa contento e dillo alla mamma.

Adil Rami 6,5: “& Gabbana” stasera non ha sbagliato niente come un difensore del suo livello dovrebbe fare. Spero nel mio cuore che non si sia fatto nulla di male e che riesca a tenere duro ancora per i prossimi 90 minuti, poi si può riposare. Adil non ci mollare proprio ora!

Philippe Mexes 6,5: “L’analcolico biondo che fa cagare il mondo” dimostra ancora una volta che accanto al suo compagno di bevute si trova a suo agio. A parte quel rischioso quanto inevitabile intervento che per poco finiva in rete, una partita di assoluta tranquillità, né lui né Rami fanno rimpiangere Alex.

Pablo Armero 5,5: “Le ali dell’entusiasmo” si merita mezzo voto in più per il cross/assist sulla capoccia di Bonaventura e per un paio di spazzate in area alla viva il parroco, per il resto l’abbiamo visto spesso fuori posizione, in ritardo e quasi spaesato. Bisogna comunque ricordare che si tratta di un manovale prestato al calcio per caso, per lui una partita da 5,5 con assist incluso contro il Napoli, vale quanto per me vincere il Roland Garros, non so se rendo l’idea.

Andrea Poli 5: “Eye of the tiger” ci ha messo proprio tutto del suo, la grinta, il fiato, la corsa e purtroppo anche i piedi. Ecco quelli andrebbero registrati visto che tra stop a inseguire e aperture in piazza Axum, di palloni sprecati ne abbiamo visti troppi.

Nigel de Jong 6: Non è facile giudicare la partita di “Fatality” di questa sera, devo essere sincero. Gli do 6 semplicemente perché non ha fatto danni per meritarsi un’insufficienza ma va detto che non ha fatto neanche cose mirabili per meritarsi un 7, quindi direi che un semplice 6 ci può stare. Teniamo sempre presente che gioca in una zona del campo delicata dove basta una distrazione e i difensori alle sue spalle si ritrovano gli avversari addosso senza neanche accorgersene.

Riccardo Montolivo 6,5: “Riccarduno” il capitano l’abbiamo visto a Genova arrancare alla ricerca di quelle molecole di ossigeno necessarie per vivere, questa sera invece non ha per niente dato l’impressione di essere un giocatore al rientro da 5 mesi di infortunio, non so se ci siamo capiti, 5 mesi di infortunio. Come dicono quelli che ne sanno, ha dato del tu al pallone e ha aiutato molto i compagni davanti a lui creando le situazioni migliori per andare a rete.

Keisuke Honda 5,5: Mezzo voto in più per “Goldrake” ma solo perché non mi sembra giusto dargli lo stesso voto di Poli, sono sincero. Un po’ troppo cincischione col pallone in diversi momenti, ha sofferto molto l’avversario.

Jeremy Menez 7,5: “Fenomenez” migliore in campo in tandem con Bonaventura. Credo non ci sia molto da dire visto che le immagini parlano da sole, se i difensori del Napoli stasera sono tornati a casa con le mutande sgommate è soprattutto per merito suo. Giocasse sempre così!

Giacomo Bonaventura 7,5: “il Signor Bonaventura” ci regala un assegno da tre punti con una capocciata da centravanti e nel primo tempo una verticalizzazione per il gol di Menez, come non se ne vedevano dai tempi di Rui Costa. Quando arrivò questa estate grazie a Marino che svegliò Galliani dal torpore, io esultai come avessimo vinto lo scudetto, datemi torto..

Filippo Inzaghi 7: Abbiamo visto un Milan che, forse per la prima volta in stagione, non dava l’impressione di essere in campo per caso e senza idea di cosa fare per andare a tirare in porta. Già solo questo enorme passo avanti gli vale la sufficienza, in più il Milan ha vinto e per di più non ha preso gol (cosa rara per noi), quindi meglio non poteva andare. Caro Pippo la prossima sarà a Roma contro la seconda forza del campionato, non ti chiedo miracoli perché non sono né nelle tue né tanto meno nelle corde della nostra rosa, almeno ti chiedo di ripetere la stessa “sensazione che ci sia in campo qualcuno che sa cosa deve fare” che abbiamo avuto stasera.

Cristian Zapata 6: “il Baresi nero” entra per 30 minuti per dare il cambio all’infortunato Rami senza combinare disastri ma anzi sembrava in campo da inizio partita.

Sulley Muntari s.v.: “la variabile impazzita” entra per mettere un po’ di caos al centrocampo… Del Milan. Tocca si e no tre palloni. Ingiudicabile.

Michael Essien s.v.: “l’uomo sbagliato al momento sbagliato” gioca dieci minuti e anche lui tocca due palloni.

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