C’era una volta…

Maradona & Gullit

Maradona & Gullit

E’ la mattina del  3 gennaio 1988 e sono in fibrillazione, il gran giorno è arrivato.

Da poco meno di due settimane  mi trovo ad Avigliana per trascorrervi le festività natalizie in compagnia dei miei parenti ma il mio pensiero in questi giorni, più che al Natale e a al Capodanno, è stato soprattutto rivolto allo scontro diretto Milan Napoli, in programma a San Siro.

Una partita presentata sulla Gazzetta dello Sport come lo scontro tra Maradona, unanimemente considerato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, e Gullit, il tulipano nero freschissimo vincitore del Pallone d’Oro, primo milanista a vincerlo dopo Gianni Rivera. Il genio e la pazzia di Maradona contro le treccine reggae di Gullit, impegnato a battersi, oltre che sul campo di calcio, anche contro il razzismo e l’apartheid esibendosi nei locali di Milano con il suo gruppo, i Revelation Time. Due personalità totalmente differenti, ma anche due fisici differenti:  L’argentino basso e tarchiato, due gambe esplosive su un baricentro basso, l’olandese fisico statuario e straripante che Vujadin Boskov ha descritto al meglio con uno dei suoi fulminanti aforismi.

Confido nel tardivo rientro di Maradona dall’Argentina mentre stringo tra le mani il mio amuleto, l’ultimo numero di France Football, acquistato in un’edicola della stazione di Torino, che celebra in copertina Gullit incoronato dai giornalisti miglior giocatore europeo della stagione.

Il nostro centravanti olandese dal nome italiano, che ho visto giocare e segnare con la maglia dell’Ajax nella finale di Coppa delle Coppe e poi con la maglia rossonera nelle prime gare stagionali è invece fermo ai box per problemi alla caviglia. Anche Marco lo considero un ottimo acquisto, non può essere un caso se è stato premiato dai lettori della rivista (ancora) francese Onze d’Or come secondo miglior giocatore militante in Europa nel 1987, proprio alle spalle di Diego.

So già che non potrò ovviamente seguire la partita in televisione ma so anche un’altra cosa: non potrò sentire l’inizio della partita su “Tutto il calcio minuto per minuto” perchè inopinatamente i vecchi, non paghi delle maratone culinarie natalizie, quella domenica hanno deciso di pranzare in un ristorante fuori Torino. Mi dovrò accontentare di carpire delle informazioni dai camerieri.

E’ una domenica che mi lascia due distinti ricordi: il primo sono le tagliatelle al cinghiale mangiate al ristorante, perchè hanno avuto l’effetto di farmi dimenticare per qualche minuto l’Evento.

L’altro ricordo è il secondo tempo di Milan Napoli trasmesso dalla Rai alla fine di 90° minuto. L’andamento e l’esito di quella partita sono ormai Storia,  le emozioni trasmesse da quelle immagini in differita sono convinto resteranno indelebili anche per gli anni a venire.

Vedo tutti i diavoli rossoneri, dal gregario biondo Colombo alla stella Gullit fare pressing a tutto campo, rincorrere gli avversari e mordere loro le caviglie come mai si è visto, onorare la maglia. Li vedo giganteggiare in un San Siro formato bombonera, “colmo in ogni ordine di posti”, coriandoli e carta igienica sul prato, i tamburi della Sud rullano ininterrottamente.

La sintesi di Milan Napoli è terminata, la signorina buonasera della Rai annuncia la trasmissione di una puntata della serie televisiva Happy Days.

5 comments for “C’era una volta…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *