34 giorni dopo il 3-1 di Verona, il Milan torna a vincere una gara in campionato mettendo fine all’astinenza da tre punti. Dopo oltre un mese di partite ignobili si torna anche a vedere un match godibile e senza patemi, anche se l’Udinese ci ha messo molto del suo. I bianconeri si sono presentati a San Siro con la sola preoccupazione di difendersi a oltranza senza cercare mai una ripartenza per poter mettere in difficoltà la difesa rossonera. Nonostante un ottimo primo tempo e la vivacità del tridente offensivo si è dovuto aspettare la ripresa per trovare la rete del vantaggio: calcio di rigore per fallo di Domizzi su Honda con annessa espulsione del difensore friulano. In realtà l’azione sembra viziata da un fallo di mano di Honda non ravvisato da Valeri che, per completare la sagra delle cazzate, espelle Essien pochi minuti dopo l’1-0 di Menez per un fallo inesistente. Il raddoppio è firmato ancora da Menez che finalizza una bella azione personale. In attesa dei posticipi il Milan aggancia la Sampdoria e si porta a -2 dal Genoa, prossimo avversario dei rossoneri.
Diego Lopez SV – Non poteva sperare in un pomeriggio più tranquillo, gli avversari non si avvicinano alla porta manco per sbaglio.
Capitan Catastrofe 6,5 – Bisogna essere obbiettivi e ammettere che per una volta Bonny ha fatto una buonissima partita. Nel primo tempo accompagna spesso l’azione offensiva e offre anche un paio di palloni interessanti. Almeno stavolta ci risparmia bestemmie.
Mexes e Rami 6 – Il duello con la coppia Di Natale-Thereau di fatto non c’è mai stato. Philippe ha tutto il tempo di fare la piastra, pettinarsi e fare la manicure per fare colpo sul compagno di reparto.
Armero 6 – Ha dovuto aspettare cinque mesi, quarantasette infortuni dei compagni e centocinquantatre cross sballati di De Sciglio per avere la prima chance da titolare. Prova sufficiente anche se un intervento ingenuo in area poteva essere sanzionato con il calcio di rigore. Negli ultimi minuti decide di omaggiare Muntari con un paio di passaggi alla cazzonesò.
Bonaventura 6,5 – Il ballottaggio con Poli lo vince lui.. e grazie alla ceppa dico io! Sarebbe da manicomio tenere in panchina l’unico centrocampista capace di giocare il pallone e in grado di verticalizzare l’azione. Ricordiamo che il Condor stava per prendere Biabiany..
Essien 6 – La mobilità è pari a quella di un monolite, ma a parte questo svolge un buon lavoro davanti alla difesa. E’ la seconda prova positiva consecutiva, per essere una mummia strapagata è già tanto. Espulso a causa di una seconda ammonizione ridicola.
Van Ginkel 5,5 – Timido e un po’ impacciato, non è facile quando giochi una partita ogni due mesi. Sia chiaro che questa non è una bocciatura, bisogna insistere e riproporlo titolare per un certo numero di gare per poter dare un vero giudizio sul calciatore. Mi auguro non torni in panchina per direttissima come il povero Saponara, finito ingiustamente nell’oblio dopo il tonfo contro il Palermo.
El Shaarawy 6,5 – Propositivo, sempre nel vivo del gioco, bravo a saltare l’uomo, probabilmente la migliore prestazione dai tempi di Milan-Lazio della prima giornata e forse anche meglio visto che ha mostrato continuità per tutti i 90 minuti.
Honda 6,5 – Nel primo tempo è il migliore della squadra, continuo a sorprendermi di come sappia rendere così bene in un ruolo che non gli appartiene. Nella ripresa si vede un po’ meno, ma è comunque lui a guadagnarsi il rigore dell’1-0.
Menez 7 – Galliani e company ci risparmino le loro cazzate: Menez non è e non sarà mai un centravanti. Oggi più vicino al FenoMenez delle prime giornate che all’irritante e inutile giocoliere visto nelle altre uscite. Freddo dal dischetto, si inventa il 2-0 con una grande giocata.
Poli, Montolivo e Pazzini SV – Non giudicabili.
Inzaghi 6,5 – Stavolta nulla da imputargli, la squadra ha giocato con il piglio e l’intensità giusta, vedremo se si è trattato di una parentesi felice o è l’inizio di un qualcosa.
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