Parma-Milan 4-5 (14.09.14): le pagelle

1566354_w2La follia. Il teatro dell’assurdo. Decidete voi come definire il posticipo della seconda giornata della serie A 2014/15. Milan batte Parma 5 a 4, e se il risultato non vi sembra abbastanza pirotecnico allora ficcateci dentro rigori, espulsioni, autogol, infortuni. Il tutto in 97 (si perchè c’è pure il megaultrarecupero) lunghissimi minuti. L’aspetto più importante è che il Milan esce da Parma con 3 punti e si trova a punteggio pieno, cosa che non accadeva da otto lunghissimi anni. Difficile cercare di essere razionali dopo aver assistito al festival dell’irrazionalità, ma ci proverò. La partita di oggi ci conferma che il Milan c’è, è una squadra viva, con tanti pregi e altrettanti difetti, ma ha lo spirito giusto e un’identità di gioco. Assolutamente da rivedere la fase difensiva, vero che un paio di gol sono frutto di casualità e sciagure (leggasi anche Bonera e De Sciglio), ma 4 reti subite sono un’enormità. Prima di passare alle pagelle vorrei fare un doveroso saluto al signor Antonio Cassano e alla sua dolce consorte, esortandoli a non fare indigestione visto che cinque pere sullo stomaco possono essere veramente pesanti. Ultima nota statistica (scaramantici non leggete): il Milan non vinceva le prime due partite di campionato dalla stagione 2006/07 e curiosamente le due avversarie furono proprio la Lazio a San Siro e il Parma al Tardini. La terza vittoria consecutiva fu ai danni dell’Ascoli, squadra bianconera. Sapete mica contro chi giochiamo la prossima? Fate gli scongiuri, buttatevi interi camion di sale alle spalle, recitate esorcismi vari e intanto beccatevi le pagelle di questo manicomio.

Diego Lopez 5 – Per 89 minuti viene risparmiato dal no-sense della gara, certo incassa 3 pappine e non è mai bello, ma lui poraccio che colpe ne ha? Quando tutto sembra volgere al termine ecco che De Sciglio gli offre un retropassaggio a pene di segugio che più brutto non si può, lui è totalmente fuori tempo, non riesce a intervenire e si fa pure male. Goffo e sfigato.

Abate 7 – Nella serata del “tutto può accadere” accade anche che Ignazio Abate mette un cross perfetto per la testa di Honda e sfiora il gol dopo un’azione personale che manco il miglior Cafu. E’ già il secondo assist consecutivo, se ne fa un terzo possiamo buttarci tutti dal terzo anello.

Alex 6 – Qualche piccolissima incertezza, ma è tutto perfettamente comprensibile: è scientificamente provato che avere accanto Bonera diminuisce le capacità cognitive e motorie del 40%. Esce per un imprecisato infortunio, speriamo di riaverlo per sabato sera.

Bonera 4 – Ci rinuncio, ormai ho capito tutto: Daniele Bonera è la punizione divina per tutti i peccati dei milanisti del globo. Hai rubato? Hai nominato il nome di Dio Baresi invano? Bonera sarà la tua punizione! Non vedo altre soluzioni, altrimenti non si spiegherebbe come mai UNO DEI CALCIATORI PIU’ SCARSI DELLA STORIA DEL MILAN venga schierato più e più volte da ogni allenatore che transita a Milanello. Porca miseria e fortuna che si infortuna spesso, pensate se fosse sempre sano!!!

De Sciglio 4,5 – Lo scorso anno guardandolo giocare (oddio giocare è un parolone, ma comunque..) venivo sempre più assalito dai dubbi: ma non è che sto De Sciglio in fin dei conti non è poi così bravo come si pensava? Mi sono autoconvinto che fosse solo frutto di una condizione atletica precaria dovuta ai tanti infortuni unita alla disastrosa annata di tutta la squadra, ma vedendo la prestazione di oggi inizio a pensare che questo qui sia un bluff allucinante. L’autogol poi è una roba.. solo pensare di fare un retropassaggio del genere mi fa dubitare sulla sanità mentale di questo ragazzo.

Zapata e Rami 6 – Buttati all’improvviso nel caos più totale riescono comunque a non farsi trascinare nella girandola del checazzostasuccedendo e reggono bene gli assalti del Parma.

De Jong 7,5 – Non è possibile che io debba vedere la fascia di capitano al braccio di quel rifiuto tossico col numero 25 quando in campo c’è un giocatore del genere. Come se non lo amassimo già abbastanza il nostro Nigel ruba il pallone al brufoloso ingrato zoticone e va a segnare il gol del 4-2 con una fuga solitaria da orgasmo. Nigel ti amo.

Muntari 6 – Datemi del pazzo, ma preferisco Sulley, con tutti i suoi innumerevoli difetti, a quell’insipido coso che di nome fa Andrea Poli. Oddio se poi ci fosse qualcosa di meglio non è che disprezzerei, aspetto Van Ginkel.

Poli 5 – Io più lo guardo più lo trovo inutile, magari esagero ma gradirei qualcuno mi spiegasse a che cazzo serve Poli in campo.

Honda 6,5 – Il giapponese ha finalmente scaldato il motore (ahah che simpatica freddura, molto originale). Dopo sei mesi da oggetto misterioso ecco il vero Honda, nonostante un ruolo che non mi convince e la sensazione che possa fare ulteriormente meglio. Anni luce avanti rispetto alla scorsa stagione, in più sono già due gol in due partite. Scusate se è poco.

Bonaventura 7 – Nei primi 10 minuti non vede boccia, poi smaltita l’emozione dell’esordio entra nel vivo del gioco e dopo aver fallito una buona occasione, mandando a lato un colpo di testa abbastanza facile, ecco che Jack si presenta: sull’assist di Honda mette a sedere il difensore parmense e batte Mirante con un sinistro sporco ma efficace. Il biglietto da visita è di lusso, ringraziamo il nostro infallibile DS Cristian Zaccardo per il suo acquisto.

Menez 8 – Ricordate il giocatore lezioso, discontinuo, irritante da far venir voglia di picchiarlo con una mazza chiodata, che tanti insulti si era beccato a Roma? Ecco, qualcuno lo trovi perchè è evidente che quello di stasera non era Jeremy Menez, mi rifiuto di crederlo. Una prestazione mostruosa, da fuoriclasse puro, fatta di gol, assist, giocate sontuose. Io non so se sia solo l’entusiasmo per la nuova avventura o un particolare stato di grazia, spero di no perché se mantiene questo livello di gioco allora abbiamo un Campione con la C maiuscola.

Inzaghi 6,5 – Non ditemi che vedere Pippo esultare come un matto non vi fa gasare in maniera esagerata perchè non vi credo. La carica, la voglia, la rabbia di Inzaghi è anche quella del suo Milan; c’è ancora tanto da fare, tanto da correggere ma la strada è quella giusta e sono sicuro che Pippo continuerà a percorrerla con la stessa ossessività con cui cercava il gol. Però ti prego, ti supplico, ti scongiuro: fai sparire Bonera. Per sempre.

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