Italia – Uruguay 0 – 1. Le pagelle

Italia Uruguay

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Dopo aver cominciato il mondiale alla grande con l’Inghilterra le due sconfitte con Costa Rica e Uruguay ci condannano ad una eliminazione che fa malissimo.

Italia mai pericolosa con l’Uruguay, Prandelli ha puntato sullo 0 a 0, Godin fortunosamente ha mischiato le carte. Forse l’Italia non meritava di passare, sicuramente non lo meritava l’Uruguay.

Buffon: 7. Oltre al gol di Godin purtroppo imparabile Gigi viene impegnato solo due volte ed in entrambi i casi reagisci in maniera spettacolare. Nel recupero si catapulta nell’area avversaria e avrebbe meritato di coronare la sua carriera azzurra con una rete. O con un assist. O anche con un gol di un suo compagno.

De Sciglio: 5. In fase d’attacco non combina molto, riesce ad arrivare al cross alcune volte nel finale ma non è preciso. In fase difensiva non entusiasma, alcuni buoni interventi ma il corner del vantaggio uruguagio nasce da un suo errore grave in mezzo all’area. Non era al meglio e si è visto.

Chiellini: 6,5. Dimostra grande personalità, sempre attento, non commette particolari errori. Nel mini assalto finale è sembrato uno di quelli con più gamba. Unica pecca non aver buttato giù tutti i denti al castoro.

Barzagli: 5,5. Sin dall’inizio è impreciso e nel primo tempo sono almeno quattro le occasioni in cui restituisce palla all’Uruguay fallendo appoggi comodi. Non combina disastri ma da lui ci si attendeva una gara più sicura. Le sue sbavature non si notano molto grazie alla buona prova dei suoi due compagni di reparto.

Bonucci: 5,5. Fornisce una buonissima prestazione, facendo nascere a tutti dei dubbi sul perché abbia dovuto attendere la terza gara per scendere in campo, poi però rimane imbambolato in mezzo all’area, non marca nessuno e lascia staccare indisturbato Godin, che per essere sicuro di segnare si gira di spalle e la colpisce di schiena.

Darmian: 5,5. Non replica la gara contro l’Inghilterra, si rivela timido e piuttosto inconsistente. Non commette particolari errori ma nemmeno si fa notare per buone cose. Nel finale ha avuto la palla dell’insperato pari ma stoppa male e gli avversari possono spazzare.

Verratti: 7. Sontuoso, ha più palle di tutti i suoi compagni messi insieme, cerca sempre la giocata, che gli riesce sempre, è attivo anche in fase difensiva, recupera palloni, li gestisce e riavvia l’azione. Se contro l’Inghilterra si era limitato al compitino ieri ha fatto capire perché si parla tanto di lui. Nella ripresa peggiora un po’ dal punto di vista fisico, e viene sostituito da Motta.

Thiago Motta: 5,5. Entra a un quarto d’ora dalla fine e in mediana dà il suo apporto. Anche lui si perde la marcatura sull’angolo maledetto e gli uruguagi si trovano in tre a saltare senza opposizione. Si fa notare per una buona triangolazione con Cassano ma fallisce lo stop che lo avrebbe messo da solo davanti a Muslera.

Pirlo: 6,5. Il ritmo non è il suo forte e lo sapevamo, Verratti si prende la scena lasciandolo un po’ in disparte, ma il vicecapitano azzurro è comunque uno dei più positivi. Subisce un raddoppio costante da parte degli avversari, in particolare Cavani è sembrato il suo cane. Solo più brutto.

Marchisio: 5,5. Non stava impressionando per qualità e quantità, anzi è parso a tratti un po’ leggerino e fuori dalla partita, a metà ripresa in più hanno cominciato a vedere un suo cambio con Cerci per ridare un po’ di verve agli azzurri. Poi ad un certo punto, sotto gli occhi (e sotto commissione) del sempreverde Blatter, l’arbitro lo espelle per un falletto simile a tanti non fischiati ai fabbri uruguagi, rovinando irrimediabilmente il nostro mondiale.

Balotelli: 4. Gara penosa per Mario, in un paio di occasioni fa la scelta giusta, in altre non fa nessuna scelta aspettando la palla e la carica dei difensori avversari e venendo anticipato sistematicamente. Gli uruguagi gli saltano sulla schiena ogni due minuti, in un’occasione l’arbitro gli fischia anche fallo contro, per poi ammonirlo per un intervento identico a quello appena subito. Da quel momento scompare, tentando anche di farsi espellere per un tocco di mano inutile. Inutile dire che dal nostro centravanti ci aspettavamo molto di più.

Parolo: 6. Sullo 0 a 0 il suo ingresso ci poteva stare anche se magari non al posto di Balotelli. Ci mette tanta grinta, arrivando primo su tanti palloni e distribuendo qualche sacrosanta legnata. Purtroppo la sua verve non è bastata.

Immobile: 4,5. I tifosi del Dortmund collegati forse non sono rimasti impressionati dalla performance del bomber campano. Anche lui come Balotelli mai in partita, lotta un po’ di più (e ci voleva poco), tenta di fare qualche sponda, ma sbaglia costantemente i movimenti d’attacco. Nell’occasione di un contropiede nel primo tempo va in fuorigioco dopo mezzo secondo costringendo Balotelli a beccarsi i fischi per un tiraccio da fuori. Quando rimaniamo in 10 rimane troppo avanzato creando un buco tra lui e gli stremati centrocampisti.

Cassano: 5. Purtroppo la colpa non è sua, ma di chi l’ha portato e messo in campo. Se a Recife aveva la scusa dell’afa opprimente ieri la sua condizione fisica non ha lasciato spazio al minimo dubbio. Per essere un calciatore di livello devi correre un po’ e non pare questo il caso. Nullo e troppo arretrato (errore opposto rispetto ad Immobile) fino al gol dell’Uruguay, quando ci riversiamo in attacco tenta qualche volta la giocata e una in combinazione con Motta gli stava anche per riuscire.

Prandelli: 5. Dato che la sua squadra esce al girone è evidente che qualcosa abbia sbagliato. Vista la garra di Cassano viene da chiedersi se Pepito potesse stare davvero peggio, e lascia qualche dubbio anche l’aver cambiato 3 formazioni in 3 partite. In conferenza stampa parla di partita da vincere ma poi scende in campo solo per lo 0 a 0, e purtroppo non sapremo mai se con un arbitro meno pagliaccio l’avrebbe portato a casa. Si dimette dieci minuti dopo la fine della partita e questo gli fa onore. I suoi quattro anni erano stati ottimi, il mondiale ha rovinato tutto.

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