Il sinistro all’incrocio di Franco Brienza chiude di fatto la tragicomica stagione 2013-14 del Milan. L’obbiettivo Europa League sfuma all’Atleti Azzurri d’Italia, in caso di pareggio fra Torino e Parma i rossoneri sarebbero ancora in corsa, con percentuali comunque vicinissime allo zero. L’ultima partita stagionale servirà solo a salutare la squadra, magari a salutare per sempre una quindicina di elementi indegni. Illusione. A Bergamo si rivede il 4-3-1-2 berlusconiano con Honda alle spalle di Kakà e Balotelli, ma il primo tempo è più di stampo atalantino e le uniche occasioni dei nostri arrivano dal piede di Balotelli che su punizione prima centra la traversa e successivamente impegna Consigli. Decisamente migliore il secondo tempo grazie anche all’ingresso di un vivacissimo El Shaarawy. Il gol del vantaggio arriva su un errore di Bellini che nel tentativo di anticipare Balotelli insacca nella sua porta, il pareggio atalantino è firmato da Denis su calcio di rigore (provocato da Constant) e, letteralmente all’ultimo secondo, la magia di Brienza per il 2-1 finale. Le pagelle:
Amelia 6 – Complessivamente poco impegnato, spiazzato dall’ottima esecuzione di Denis, fulminato dall’imprendibile mancino di Brienza.
De Sciglio 5,5 – Altra prova poco convincente dopo il balbettante derby di domenica sera. Si segnalano poche iniziative rilevanti, a parte un buon cross per la testa di Kakà che spreca malamente. Un finale di stagione non all’altezza, possibile che sia solo un problema di condizione visto che ha avuto un’annata priva di continuità causa problemi fisici.
Rami 5,5 – Non è la prima volta che incappa in giornate del genere. Non commette errori grossolani, ma da la sensazione di non essere concentrato al 100%. Poco male, non verrà riscattato perchè 7 milioni sono una cifra troppo alta (LOL). Meglio darne 7 lordi di stipendio al 32enne Alex magari.
Mexes 6- – Bel duello con Denis con il quale fa a sportellate per tutto il primo tempo. Il francese se la cava abbastanza bene e sembra ampiamente sufficiente, poi come spesso capita il nostro riccioli d’oro perde le staffe e quasi finisce a far botte con Raimondi alias CR77. Giocatore inaffidabile, capace di rovinare prestazioni anche ottime con comportamenti isterici.
Constant 4,5 – Inadeguato. Ogni settimana è una bella sfida con Emanuelson per decidere chi dei due è il più dannoso sulla corsia sinistra. Giocatore che oscilla fra il ridicolo e il disgustoso, l’intervento che causa il rigore è di un’ingenuità imbarazzante. Liberateci da questo male.
De Jong 6 – Non sarà un giocatore capace di cambiare le partite o di inventare grandi giocate, ma se avessero tutti l’abnegazione, la grinta e la professionalità di Nigel De Jong forse sarebbe un Milan diverso. In una stagione problematica all’inverosimile lui raramente è affondato come quasi tutti i suoi compagni.
Montolivo 5,5 – la scorsa annata è stata un fuoco di paglia. Montolivo è ritornato ai livelli di Firenze, un giocatore di medio livello. Tutto qui. Pare sia uno di quelli che trama contro Seedorf, ma voi ce lo vedete uno con quella faccia a fare il cospiratore? Ma tornatene in provincia va.
Muntari 5,5 – Ci sono tre certezze nella vita: i cross di Abate in curva, la cravatta gialla di Galliani e il classico tiro da 50 metri di Muntari. Mezzo punto in più per l’assist (?) a Bellini che raccoglie l’invito e in spaccata segna l’1-0.
Honda 4 – Personalmente è la più grande delusione della seconda parte di stagione. Non mi aspettavo un Messi nipponico, nè tantomeno un Oliver Hutton, ma un buon giocatore si. Uno che riuscisse ad alzare il livello tecnico di una squadra fatta principalmente da fabbriferrai, uno con visione di gioco, che non avesse paura di provare la giocata. Mi ero illuso. In 6 mesi Keisuke Honda non ha fatto vedere nulla di tutto ciò, fatta eccezione per un paio di apparizioni. Anche oggi è stato impalpabile, avulso dal gioco, timido. Bocciato, forse definitivamente.
Kakà 4,5 – Sognava i mondiali, ma li vedrà giustamente dalla televisione. Si fa notare soltanto per un colpo di testa alto che avrebbe dovuto mettere in porta. Non è sul viale del tramonto, è già tramontato. Probabilmente andrà a giocare negli USA, sarebbe la scelta migliore perchè a certi livelli non è più competitivo. Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano…quando sono ormai consumati, lasciandoti solo nostalgia per quello che era stato.
Balotelli 6,5 – Accompagnato da una corposa dose di sfiga, vede il suo destro infrangersi prima contro la traversa e poi contro il palo. Partita vivace, anche nel primo tempo le poche azioni significative lo vedono protagonista. Il migliore dei suoi.
El Shaarawy 6,5 -Bel ritorno del Faraone, 45 minuti a tutta, gran dinamismo e voglia di spaccare il mondo. Il gol del vantaggio nasce da una sua buona giocata a centrocampo, eccezionale il recupero in extremis su De Luca già pronto a calciare. Il Milan del prossimo anno deve ripartire da lui.
Taarabt 5 – A sorpresa viene lasciato in panchina e gli viene concesso solo uno spezzone finale, entra ma non incide, anzi combina più casini che altro.
Pazzini SV – Non pervenuto.
Seedorf 5,5 – Il buon secondo tempo non può cancellare la pochezza del primo, dove la squadra è parsa spenta quasi non avesse motivazioni. Incomprensibile il cambio di modulo e l’esclusione di Taarabt a favore del deludente Honda. Al 99,9% la sua penultima partita sulla panchina del Milan.
Galliani 0 – Le telecamere di Sky lo pizzicano mentre apostrofa Seedorf come “matto” per aver scelto Honda anzichè Taarabt. Strano, eppure ricordo bene che a incensare il giapponese era proprio lui, che per prenderlo si è persino fatto schifare dal presidente del CSKA. Prima o poi verrà anche il tuo turno Adriano. Prima o poi.
3 comments for “Atalanta – Milan 2-1 (11.05.2014) – le pagelle”