E derby fu

 le-coreografie-dei-derby-milan-inter-800x540Il momento del derby è arrivato. Ed anche se, come succede ormai purtroppo da 3 anni a questa parte, l’incontro non vale per qualcosa di importante ma al massimo può venir buono per qualche sfottò a livello di tifoserie, l’attesa è sempre diversa rispetto ad una qualsiasi partita normale, o che comunque non riguardi un’altra “big” del nostro campionato. Si tratterà del 160° derby disputato da quando esiste la serie A, cui vanno aggiunti 22 incontri relativi al campionato non a girone unico, 2 incontri del campionato alta-Italia, 23 sfide di Coppa Italia, 4 di Champions League ed una sfida in Supercoppa Italiana, relativa all’edizione 2011, la quale resta ad oggi l’ultima affermazione in un derby valevole in maniera ufficiale per i nostri colori, con le reti di Ibrahimovic e Boateng che rimontarono il vantaggio iniziale firmato da Sneijder, consentendo al Milan di portare a casa vittoria e coppa. Il bilancio a livello di sfide ufficiali qui sopra menzionate recita, su un totale di 211 incontri, 76 vittorie per i colori nerazzurri, 73 per quelli rossoneri e 62 pareggi. Tenendo in considerazione i derby disputati in casa Milan, l’ultima affermazione dei rossoneri risale al 3-0 dell’aprile 2011, in cui Pato fu grande protagonista con una doppietta, partita che fondamentalmente mise una pietra tombale sull’esito di quel campionato, dopo un periodo in cui il Milan aveva perso qualche colpo mentre l’Inter guidata da Leonardo era in forte rimonta da gennaio. L’ultimo successo dell’Inter in casa Milan è invece molto più recente, e risale all’1-0 firmato Samuel dell’ottobre 2012.

Andando però oltre i numeri, come arrivano le due squadre a questa partita? In casa Milan l’andamento recente può portare ad essere ottimisti: prima della sconfitta di Roma, patita su un campo che quest’anno è oggettivamente difficile per chiunque, la squadra ha infilato 5 vittorie consecutive, striscia vincente che non si ripeteva dalla stagione dell’ultimo scudetto sotto la gestione Allegri, rendimento che ha consentito ai rossoneri di tornare in piena lotta per un posto in Europa League. La sconfitta contro la Roma ha tuttavia un po’ peggiorato la situazione, ponendo la squadra con l’obbligo di non poter più sbagliare in queste ultime 3 partite per provare a raggiungere la qualificazione alla competizione europea meno importante, alla quale tra l’altro non tutti in società sembrano tenere, ma su questo aspetto è meglio mordersi la lingua e passare oltre. Per l’Inter, invece, la tendenza recente è molto altalenante e dimostra come i nerazzurri siano parsi più in forma e brillanti lontani da San Siro piuttosto che in casa, dove non vincono dall’1-0 sul Torino risalente all’inizio di marzo, contro le due vittorie esterne ottenute a Genova (sponda Sampdoria) e Parma. La situazione di classifica dei “cugini” è tuttavia decisamente più tranquilla, essendo a +5 dal gruppone che si giocherà il 6° posto in questo finale di campionato, e quindi con la possibilità teorica di poter giocare senza l’assillo di dover fare il risultato pesante a tutti i costi.

Per quanto riguarda le formazioni, il derby si presenta come potenzialmente molto interessante e piacevole perché le due squadre sono in pratica a ranghi completi, con l’esclusione di Juan Jesus nelle file nerazzurre che ha finito anzitempo la stagione per via dell’infortunio al ginocchio patito circa un mese fa. E si spera davvero di poter assistere ad una partita quantomeno vibrante e divertente, perché il derby dell’andata, al di là del risultato finale che non premiò i nostri colori, fu francamente uno dei più brutti e di scarso livello nella storia recente della “stracittadina”.

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