Dopo la buona partita, con tanto di sconfitta immeritata, dell’andata, oggi arriva uno sberlone ben assestato che riporta alla dura realtà: il Milan attuale è mediocre e totalmente inadeguato per partite di questo livello. Oggi ci sono stati 15′ di illusione, tra l’1-1 firmato Kakà ed il rocambolesco 2-1 firmato da Turan, in cui il Milan ha preso coraggio ed ha avuto una buona occasione per l’1-2. Prima e dopo, quasi il nulla, con un Atletico Madrid che controlla, si rende pericoloso ogni volta che mette il muso in avanti e dilaga nel finale, con un 4-1 forse eccessivo, ma che rende bene l’idea di quanto manchi a questa squadra per essere anche di discreto livello europeo. Tatticamente poco da dire. Seedorf l’aveva impostata più o meno come all’andata, con il 4-4-1-1 che diventa 4-2-3-1 in attacco, ma il goal preso a freddo ha subito complicato i piani. Poi è successo ciò di cui sopra, e le sostituzioni (Robinho per Taarabt, Pazzini per Essien, più Muntari per De Jong), con relativi cambi di modulo, non hanno dato alcun risultato.
Il Milan saluta l’Europa ed è molto difficile che il prossimo anno la riveda; ultimo timbro su una stagione fallimentare. C’è molto da epurare per il prossimo anno: alcune individualità sono seriamente imbarazzanti.
Pagelle:
Abbiati 5 – Senso di insicurezza generale, sul terzo goal ha i riflessi di un bradipo monco. Pensionato.
Abate 5.5 – Il meno peggio tra quelli dietro. Tiene discretamente in fase difensiva e quando può, prova a spingere. I limiti li sappiamo tutti. Generoso.
Rami 4 – Sognerà di notte Diego Costa che, oltre a piazzare una doppietta, lo ha pure menato. Gravissime responsabilità sulla rete che apre le marcature. Spaesato.
Bonera 4.5 – Anche lui non vede proprio Costa, mostrando ancora una volta le sue lacune che lo rendono inadatto a certi livelli. La politica societaria degli ultimi anni diceva: “solo rinnovi annuali agli over 30”. Lo scorso anno, al 32enne Bonera, un bel rinnovo biennale. Grazie, re del mercato. Sul groppone.
Emanuelson 4.5 – Lui ed Essien, su quel binario, stasera proprio non ci hanno capito nulla. Ed ai soliti limiti difensivi, oggi non ha in alcun modo rimediato in fase offensiva. Precario.
De Jong 5.5 – Solita partita da leone, soffre, essendo in pratica lui e Poli contro il centrocampo dell’Atletico. Randella fino a quando può, partita onesta, ma non incide. Tenace.
Essien 4 – Malissimo. Perde banalmente il pallone da cui nasce l’1-0, poi non si riprende più. Nella sua zona c’è l’autostrada, non riesce ad incidere in nessuna delle due fasi, è la copia sbiadita del giocatore che fu. Del resto, non è che al mondo siano tutti fessi tranne uno, a cui regalano i giocatori buoni. Ma occhio, che non è affatto un giocatore pagato poco: il buon Essien costa 9 milioni per 18 mesi, 6 milioni all’anno, molto più di un Jorginho, ed è invendibile. Prepensionato.
Taarabt 4.5 – Non vede boccia e Seedorf lo sostituisce addirittura con Robinho. Appannato.
Poli 6 – Continuo nell’arco del match, piazza l’assist che Kakà trasforma in rete. Uno dei pochi in rosa che sappia fare entrambe le fasi, il ruolo di trequartista di aiuto al centrocampo che gli ha ritagliato Seedorf gli si addice. Versatile.
Kakà 6 – Prima del goal, tra i peggiori in campo, totalmente neutralizzato dalla difesa madrilena. Poi si sveglia ed è l’unico che un minimo suona la carica in una partita tragica. Capitano.
Balotelli 4 – Non ci siamo. In queste partite ci si aspetta che quello che è senza dubbio il giocatore più dotato della rosa milanista si carichi la squadra sulle spalle, o almeno faccia giocate degne di nota. Purtroppo di Mario ci si ricorda solo un paio di punizioni guadagnate sulla trequarti. I mestieranti madrileni lo provocano e lui si innervosisce. Avesse avuto durante il gioco la stessa determinazione messa per prendersi l’ammonizione, ora parleremmo di un altro risultato. Immaturo.
Robinho 5+ – Meglio di Taarabt, prova a dare vivacità alla manovra, poi la partita va in garbage time dopo il 3-1 e lui si adegua all’inutilità, prendendo pure una traversa. Cecchino.
Pazzini 5 – Cerca di fare a botte in area, ma non riesce a dare profondità alla squadra, né a creare spazi. Purtroppo stasera non ha inciso come fatto altre volte. Ininfluente.
Muntari sv – Rientra dalla squalifica e gli viene concesso qualche minuto a partita chiusa.
Seedorf sv – Sarebbe senza dubbio insufficiente, dato il risultato. Da spiegare come mai abbia tenuto fuori De Sciglio, tra i pochi a salvarsi ad Udine. Detto questo, ha responsabilità minime se non inesistenti in questo momento. Stoffa scadente ed ambiente depresso. La sua scossa, dopo l’esonero di quello che per analisi superficiali doveva essere la causa di tutti i mali, sembra essersi esaurita; siamo a 6 sconfitte (ed un pari) su 11 impegni ufficiali. Ora usi le partite che restano come laboratorio, sperando che in estate chi di dovere intervenga sul mercato.
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