Da giocatore è stato ribattezzato “fancazzo”, da allenatore ha fatto una rivoluzione. O almeno è quanto sostiene la Gazza in un articolo apparso circa una settimana fa in cui vengono passate in rassegna dieci novità introdotte dall’olandese.
1) Sostituzione della musica che accompagna l’ingresso in campo, con pensionamento di “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’Roses. Non è chiaro perché questa innovazione debba meritarsi il numero 1, ma tutto sommato a livello motivazionale la musica può fare tanto, e con tutto il rispetto per i Guns, la loro bellissima canzone non è sicuramente una di quelle che da la carica, non più di Yellow Submarine o Spitty Cash. Io avrei scelto “We Will Rock You”, ma ad un tamarro come Seedorf vaglielo a spiegare…
2) Fascia di capitano “ballerina”, attribuita a giocatori diversi in base alle circostanze. Se già la portata della prima innovazione destava qualche perplessità, questa lascia un pochino spiazzati, soprattutto quando la fascia viene attribuita a loschi personaggi come Mexes (a proposito di ballerina..) con licenza di calpestarne la reputazione. Non sono convinto che l’assenza di un punto di riferimento stabile sia una cosa positiva. A mio parere il capitano deve essere uno, non necessariamente da scegliersi con criteri di anzianità, ma che sia una persona rispettabile e carismatica. Ad oggi l’unica scelta plausibile è quella di Ricardo Kaka.
3) Seedorf ha riportato a Milanello lo psicologo dell’era Ancelotti. Non è possibile dire se sia migliore o peggiore dei predecessori. Sicuramente il Milan ancelottiano è stato una goduria per gli appassionati di calcio, milanisti e non, ma Seedorf dovrà rivelarsi abile nel non cadere negli stessi tranelli. Anche se, a dire il vero, è veramente difficile immaginarsi il Milan attuale peccare di narcisismo.
4) Abbraccio collettivo negli spogliatoi. Molto bene, ottima cosa. Ma è una novità?
5) Doppia conferenza stampa, che prevede un incontro con i giornalisti locali in occasione delle trasferte. Questa è una novità. Novità che produrrà concreti effetti positivi? Novità rivoluzionaria? Mah..
6) Addio mattina, gli allenamenti inizieranno sempre alle ore 15. A differenza dei precedenti, questo è il primo cambiamento veramente incisivo. Da un lato, come giustamente affermato nell’articolo, permetterà ai giocatori di riposare al mattino per essere al top nel pomeriggio; per quella che è la distribuzione oraria degli allenamenti anche a me pare una scelta sensata. Dall’altro lato, però, esiste il pericolo che i giocatori si sentano liberi di fare bagordi a loro piacimento. Inoltre, per quella che è la mia limitata esperienza, negli allenamenti mattutini si raggiungono prestazioni migliori. Un’arma a doppio taglio, quindi. Il tempo ci dirà se Clarence ha torto o ragione. In quest’ultimo caso, il tempo per poter apprezzare dei miglioramenti non dovrebbe essere lunghissimo, alla luce dei risultati atletici scalcagnati delle ultime gestioni.
7) Un giorno alla settimana è dedicato a lavoro atletico piuttosto consistente, seguito da uno di scarico. La novità consiste nel fatto che lo scarico viene spalmato anche sulla vigilia, che prima era riservata all’analisi tattica. L’articolo non precisa se lo scarico si affianca alla preparazione tattica o la comprime. Nel secondo caso non sarei mica tanto d’accordo..
8) In caso di trasferte all’estero la squadra non farà più la rifinitura a Milanello per poi prendere l’aereo al pomeriggio, bensì partirà la mattina per fare la rifinitura a destinazione. Su questo mi trovo molto d’accordo. La rifinitura a destinazione servirà a far smaltire il viaggio e a mantenere alta la concentrazione. A mio parere, si tratta di una innovazione semplice ma che può potenzialmente portare notevoli benefici.
9) La riunione tecnica pre-partita non è più un unico briefing, ma compiti ed incombenze tattiche saranno affrontate reparto per reparto. Su questo sono un po’ perplesso. Nel calcio odierno parlare di reparti ha poco senso, occorre preparare tutti i reparti ad affrontare entrambe le fasi come un corpo unico. Non conoscendo le modalità concrete in cui queste riunioni si svolgeranno non è possibile esprimere un parere in merito.
10) A Milanello sarà possibile assistere a parte degli allenamenti tattici. Anche questa è una novità piuttosto incisiva, ma fatico ad apprezzarne sia le motivazioni che i potenziali benefici. Marketing? Voglia di compiacere i tifosi? Non saprei, in entrambi i casi sarebbe meglio ricominciare a vincere piuttosto che invitare le telecamere a gustarsi la pretattica di una squadra da mezza classifica.
Con buona pace della Gazzetta, l’utilità concreta e il grado di innovatività di buona parte di queste modifiche mi pare un po’ discutibile e parlare di rivoluzione è un tantino eccessivo. Fino ad ora le uniche differenze palpabili tra il Milan di Allegri e quello di Seedorf sono nella media punti stagionale (complice anche la buona sorte) e nell’approccio mentale.
Il cambio alla guida ha restituito serenità e motivazioni ad un gruppo che si era involuto psicologicamente e non sapeva più esprimere il proprio potenziale. Tuttavia, generalmente, questa iniziale spinta motivazionale si conclude dopo qualche giornata e spesso gli allenatori che subentrano finiscono per fare peggio degli esonerati.
A breve quindi sapremo se la ritrovata determinazione ed intraprendenza del diavolo è figlia del cambio alla guida in quanto tale oppure della personalità e del carisma del neoallenatore. Nella seconda ipotesi potremmo parlare veramente di cambiamento radicale, seppur limitatamente a questa stagione nata sotto una cattiva stella.
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