Milan-Bologna 1-0: le pagelle

Testa_di_Balotelli_con_bracciaUn missile di Balotelli a sei minuti dal 90′ permette a Clarence Seedorf di collezionare la terza vittoria da allenatore, la seconda a San Siro dopo quella all’esordio contro l’Hellas Verona. E’ una vittoria che può servire per tenere alto il morale in vista dell’andata degli ottavi di Champions in programma mercoledì, ma riguardo la prestazione c’è ben poco da salvare. Nella serata di San Valentino è andato in scena l’ennesimo brutto Milan della stagione, inconcludente, stitico, noioso e chi più ne ha più ne metta. Il Bologna avrebbe meritato almeno il pari visto che le migliori palle gol della partita le hanno avute proprio i rossoblu, la più ghiotta con un bel destro dal limite di Cristoblablaopulos su cui Abbiati ha messo una pezza. Riassumendo, le buone notizie sono: i tre punti, la vivacità di Taarabt, il missile di Balotelli; le note dolenti: una prestazione decisamente incolore, un Kakà palesemente in debito di ossigeno e i “primi” 84 minuti di Mario, da prendere a ginocchiate sulle gengive. Le pagelle nel dettaglio:

Abbiati 6,5 – La parata sul colpo di testa di Khrin è più spettacolare che altro, decisamente più importante e difficile quella su Christodkfcskjdjcfdopoulos che va vicinissimo a pescare il jolly all’incrocio. Secondo i miei calcoli i tempi sono maturi per una nuova paperozza abbiatesca, Diego Costa e Villa già gongolano. Io vi ho avvertiti eh.

De Sciglio 6 – Seedorf insiste nel proporlo a destra dove, a suo dire, rende meglio che a sinistra. Non ne sarei così convinto, in ogni caso dopo la prestazione agghiaggiandeh di sabato al San Paolo è confortante vederlo giocare in modo sufficiente. Avere a che fare con Archimede Pitagorico Morleo non è come dover fronteggiare quel trottolino di Mertens, ma è meglio di niente.

Zaccardo 6 – Il problema fisico accusato da Zapata poco prima del fischio d’inizio costringe Seedorf a un cambio dell’ultimo minuto. Il nostro rampante coach deve scegliere fra Mexes e Zaccardo, ma con il francese ancora alle prese con i bigodini, la scelta del campione del mondo (rido ogni volta che lo scrivo) diventa obbligata e così il buon Zac viene prelevato dal centro anziani nel bel mezzo della sua partitina a Burraco del venerdì. Nonostante lo smarrimento iniziale dovuto anche al freddo -non aveva la sua copertina di lana- se la cava decentemente.

Rami 6 – Forse, e dico forse, riuscirà quantomeno a non infangare la 13 di Sandro Nesta. Dopo le prime uscite dove è apparso macchinoso e impacciato, Adil Rami ha iniziato ad ingranare e ha acquisito sicurezza. Non è un fulmine e contro avversari rapidi avrà di che soffrire, ma è uno tosto e soprattutto è pragmatico: se la palla balla in una zona pericolosa lui non ci pensa due volte e la scaraventa fuori dallo stadio.

Constant 5,5 – Pur di non far giocare Abate (Clarence, ma Ignazio ti ha ciulato la moglie?) Seedorf decide di rispolverare il nasone della Guinea. Mi chiedo come questo sgorbio calcistico abbia potuto giocare più che decentemente buona parte della scorsa stagione, è proprio vero che “il calcio è strano Beppe”. Avrei potuto dargli la sufficienza, ma mi è antipatico e se non vi sta bene non me ne frega niente.

Montolivo 6,5 – Ha preso in mano il centrocampo, ha cercato per quanto possibile di dare un senso a una manovra sconclusionata e improvvisata. A mio parere una delle migliori prove del Monto di quest’anno, non che ci sia molta scelta, ma tant’è. Gli unici “pericoli” -difficile reputarli tali- che Curci corre nel primo tempo arrivano da due sue conclusioni.

De Jong 6 – Secondo l’inviato Mediaset a bordo campo, Seedorf si è incacchiato di brutto perchè le disposizioni date in campo da Nigel non erano quelle riferite da Clarenzio. Ciò mi fa dubitare sulle capacità intellettive del nostro mastino, per il resto solita quantità e corsa, forse leggerissimamente in ripresa rispetto a quanto visto nell’ultimo periodo, dove più che un mastino sembrava un Chihuahua sdentato.

Muntari 5,5 – Durante l’intervallo discute con l’amico Essien, probabilmente gli raccontava della sua intensa love story con Allegri, interrotta bruscamente dopo la galeotta trasferta di Reggio Emilia. Rileva De Jong a mezz’ora dalla fine e l’unica cosa positiva nel vederlo in campo è pensare che mercoledì non ci sarà per squalifica.

Poli sv – Pochi minuti, poco da dire.

Taarabt 6,5 – In un primo tempo più soporifero di un match di tennis fra Gilles Simon e Alberto Berasategui ,gli unici lampi, o forse meglio dire le uniche piccole scintille, arrivano dai piedi di questo cavallo pazzo marocchino che ha dei mezzi tecnici notevoli. Se non dà di matto e si sforza di essere meno “veneziano” ricordandosi che ha ben 10 compagni a cui passare la palla allora potrebbe essere una lieta sorpresa.

Kakà 5 – Sono generoso perchè onestamente non ha visto boccia per tutta la partita. E’ palesemente in debito di ossigeno, avrebbe bisogno di fare un po’ di sana panchina e ricaricare le batterie, invece Seedorf lo ripresenta in campo in queste condizioni per giunta pochi giorni prima di un ottavo di Champions. Per darvi un’idea della sua situazione eccolo immortalato all’uscita dal campo: link.

Honda 4,5 – Ho ancora fiducia nel giocatore, ma toccare tre palloni in croce, limitarsi al compitino e giocare a ritmo compassato sono tutte cose che non possono che costargli una grave insufficienza. Sostituito e fischiato dalla curva -o da quel che ne resta- si reca direttamente negli spogliatoi con lo sguardo torvo. Insomma Kei quando ci farai vedere uno dei famosi tiri della tigre? O una catapulta infernale con Taarabt? Aspettiamo…

Balotelli 6,5 – Irritante come la voce di Marco Foroni per 84 minuti e pascolante come nemmeno le mucche del nonno di Heidi, Mario all’improvviso si ricorda che ogni tanto fare il calciatore è bello e che è dotato di una discreta mina. Detto fatto: siluro che si insacca alla spalle di Curci e solita non-esultanza. Quest’ultima gliela concediamo, ma se possibile eviti di fare anche il non-calciatore.

Pazzini 6 – Per essere banali da far schifo possiamo dire che il suo ingresso in campo ha dato una piccola scossa alla squadra. L’unica occasione buona del secondo tempo nasce da un suo cross smanacciato da Curci che per poco non si trasforma in un assist per Kakà.

Seedorf 5,5 – La prima vittoria è arrivata grazie ad un rigore gentilmente offerto da un difensore veronese, la seconda in extremis e in rimonta dopo essere stati molto vicini alla sconfitta, la terza è frutto di un bolide di Balotelli che spazza via tutto il disgusto dei restanti 95 minuti di gioco. Insomma fino ad ora la sorte non è stata nemica di Clarence e per carità anche questa è una componente fondamentale per ottenere risultati positivi, rimangono però alcuni interrogativi: perchè riesumare Constant pur di non far giocare Abate? Perchè non far riposare un Kakà che si trascina in campo con la lingua penzoloni? Perchè non Pazzini dal primo minuto visto che Balotelli da centravanti fa molta più fatica? Perchè insisti e so che insisterai ancora con Robinho? Perchè Cristante, Poli e Saponara sono stati accantonati?

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