Milan, Europa, incassi 2014

amf_fiscali[1]Circa una settimana fa, è uscita la classifica annuale dei fatturati, stilata da Deloitte. Il Milan, rispetto all’ottavo posto della stagione 2011-12, perde due posizioni, superato da PSG (grazie a “sponsor” legati alla proprietà) e Juventus (grazie al ritorno in Champions e l’aumento dei ricavi da stadio).

 

La seguente tabella riassume l’andamento del fatturato della top 10 negli ultimi 5 anni:

Pos. Club 2012/13 2011/12 2010/11 2009/10 2008/09
1. Real Madrid 518.9 512.6 (1) 479.5 (1) 438.6 (1) 401.4 (1)
2. Barcellona 482.6 483.0 (2) 450.7 (2) 398.1 (2) 365.9 (2)
3. Bayern Monaco 431.2 368.4 (4) 321.4 (4) 323.0 (4) 289.5 (4)
4. Manchester United 423.8 395.9 (3) 367.0 (3) 349.8 (3) 327.0 (3)
5. Paris Saint-Germain 398.8 220.5 (10) 100 (-) 82 (-) 101 (-)
6. Manchester City 316.2 285.6 (7) 169.6 (12) 152.8 (11) 101.2 (19)
7. Chelsea 303.4 322.6 (5) 249.8 (6) 255.9 (6) 242.3 (6)
8. Arsenal 284.3 290.3 (6) 251.1 (5) 274.1 (5) 263.0 (5)
9. Juventus 272.4 195.4 (13) 153.9 (13) 205 (10) 203.2 (8)
10. Milan 263.5 256.9 (8) 235.1 (7) 235.8 (7) 196.5 (10)

Tralasciando le considerazioni già fatte qualche mese fa sui motivi per cui le due spagnole abbiano messo dietro tutte le altre e su come, negli ultimi 10 anni, gli incassi delle squadre italiane siano cresciuti meno di quelle tedesche, inglesi e spagnole, dalla tabella si possono trarre le seguenti conclusioni: i) le due spagnole hanno rallentato nella loro crescita dopo anni di boom; ii) il Bayern Monaco sta vivendo un boom simile alle spagnole di qualche anno fa, ma ha il grandissimo vantaggio di avere molti meno debiti; iii) il Manchester United continua nella sua crescita a ritmi costanti, nonostante l’incredibile eliminazione dalla Champions; iv) le “sceiccate” City e PSG emergono dal nulla grazie ai loro sponsor di comodo, ritagliati su misura per eludere il fair play finanziario.

A proposito di fair play finanziario, le ultime indiscrezioni dicono che la sponsorizzazione retrodatata e gonfiata, fatta per aggiustare il bilancio 2011-12, non abbia convinto l’Uefa (ma va?), e che la punizione sarà esemplare: il PSG potrà inserire meno giocatori nella lista Champions il prossimo anno. Insomma, la “giustizia” Uefa si confermerebbe a due velocità: spietata con le squadre povere (vedi Malaga o club dell’Est europeo in difficoltà economica, subito puniti con l’esclusione dalle coppe per debiti verso fisco e/o giocatori), indulgente con le squadre ricche e più seguite.

Inoltre, anche se le regole sul rosso massimo ripianabile dagli azionisti sono precise, c’è sempre la componente discrezionale: se un club non rientra nei parametri, ma fa vedere di essere all’interno di un percorso “virtuoso”, allora l’Uefa può concedere lo stesso la partecipazione alle coppe. Così, a naso, mi sento di dire che la Roma parteciperà alla prossima Champions, anche se i conti dei giallorossi meriterebbero attenzione da parte dell’Uefa.

Tornando ai fatturati, la seguente tabella riassume la suddivisione degli incassi delle prime 10 in base alle aree di competenza:

Club Match day Diritti TV Ricavi commerciali
Real Madrid 119 188.3 211.6
Barcellona 117.6 188.2 176.8
Bayern Monaco 87.2 107 237.1
Manchester United 127.3 118.6 177.9
Paris-Saint Germain 53.2 90.9 254.7
Manchester City 46.2 103.1 166.9
Chelsea 82.5 123 97.9
Arsenal 108.3 103.2 72.8
Juventus 38 166 68.4
Milan 26.4 140.9 96.2

Ciò che salta immediatamente all’occhio è come le italiane soffrano moltissimo sui ricavi da stadio. La Juventus, nonostante lo stadio di proprietà ed i prezzi salatissimi che fa pagare, non si avvicina minimamente agli incassi delle grandi europee e l’aumento di incassi da stadio rispetto all’anno precedente (erano 31.8 mln) va attribuito esclusivamente alla partecipazione alla Champions League. Probabilmente, hanno fatto lo stadio troppo piccolo, ma ora contano di aumentare i ricavi con le aree commerciali della Continassa.

Il Milan soffre ancora di più ed ha avuto un netto calo dei ricavi da stadio rispetto all’anno precedente (erano 33.8 mln), dovuto in parte al ridimensionamento della squadra, in parte al turno in meno disputato in Champions League. L’aumento del fatturato deriva esclusivamente dai diritti tv (l’anno precedente erano 126.3 mln), grazie alla maggiore quota di “market pool” per girone ed ottavi di Champions (Udinese eliminata al preliminare, quindi la quota destinata all’Italia è stata divisa solamente tra Milan e Juventus). Sostanzialmente invariati i ricavi commerciali (l’anno precedente erano 96.8 mln).

Un discorso a parte, sempre sugli incassi da stadio, va fatto sulle tedesche. Bayern e Dortmund (fuori dalla nostra tabella perchè 11esimo fatturato, incassa 59.6 mln da stadio) sono da due anni che giocano col tutto esaurito in Bundesliga, con tutti i biglietti per tutti i match interni del campionato tutti comprati già a luglio (!). Tuttavia, incassano meno di Real, Manchester United, Arsenal o Barcellona, anche in maniera sensibile. Perchè? Per la politica dei prezzi. In Germania, il tifoso che va allo stadio è messo al centro del sistema calcio ed i prezzi dei biglietti sono popolari, più bassi anche rispetto all’Italia, mentre in Spagna o in Inghilterra guardare un match costa salatissimo. I club preferiscono guadagnare di meno sui biglietti per avere lo stadio sempre pieno, cosa che in Italia dovrebbero imparare.

Altro aspetto da considerare è quello dei diritti tv, da cui le squadre italiane sono troppo dipendenti. Solo le big spagnole incassano più delle big italiane, perché il loro sistema di suddivisione dei diritti tv è l’unico più iniquo del nostro nei maggiori campionati europei (i dettagli sono riportati nell’articolo di qualche mese fa), ma i loro fatturati sono molto più equilibrati di quelli delle italiane, visto che incassano molto anche da stadio ed hanno ricavi commerciali enormi. Anche il Manchester Utd ha un fatturato molto equilibrato, mentre il Bayern dipende molto dai ricavi commerciali.

Per quanto rigurda questi ultimi, il Milan si difende bene: tralasciando le “sceiccate” City e PSG, in cui questo tipo di ricavi è palesemente gonfiato, solo un Bayern sostenuto dalle multinazionali bavaresi, in questo momento tra i motori dell’Europa, un Manchester Utd tradizionalmente famosissimo ed apprezzato in tutto il mondo, e le solite due spagnole sono nettamente sopra al Milan. Ad ogni modo, Barbara Berlusconi ha appena fatto saltare la testa del direttore marketing ed ha nuove idee. Così come, sotto la sua supervisione dopo lo sdoppiamento della carica di ad del Milan, c’è il progetto per lo stadio nuovo. Su cui il Milan è partito in ritardo sulla Juve, ma non capita proprio tutti i giorni di avere un Comune che ti affitta i terreni a prezzo di saldo…

Che dire, i problemi sono chiari, anche se non è per niente facile recuperare lo svantaggio su chi fattura tanto in Europa, anzi, a breve termine è impossibile. Tuttavia, se in Lega non avessero passato anni a litigare su come dividersi la torta dei diritti tv ed avessero pensato a promuoversi meglio all’estero ed a pianificare il futuro, puntando su stadi nuovi e vivai che sfornino giocatori di qualità, a questo punto magari saremmo competitivi anche in Europa. Pare che lo abbiano un minimo capito, speriamo bene!

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