Questo è il calcio, signori. Storie di passione, quella forte, che ti taglia il fiato. Che non te ne frega niente del Milan visto che perde sempre, però prima di prendere impegni guardi sempre il calendario per evitare incidenti diplomatici, dentisti aperti alla domenica pomeriggio, decessi di cani, gatti e pesci, problemi familiari a profusione e, perché no, anche qualche finta cagarella. Quella passione dei riti scaramantici, dei pupazzi messi in una precisissima posizione sul divano/letto/
Tuuuuuuu
Tuuuuuuu
Clic
– Pronto?
– Oh, stasera vieni a vedere la partita da me?
– Oggi non posso, devo accompagnare mia suocera dal dottore…
– Dai, l’ultima volta si è vinto bene!
– Guarda, lascia stare, che ho già litigato con Vanessa…
– Ma tanto quella è vecchia, che cazzo te ne frega? Lasciala crepare…
– Chi, Vanessa? Ha la tua età!
– No, la suocera, furbone…
Sono convinto che se il mondo vivesse in un unico spazio temporale pre-partita per più tempo di un pre-partita vero e proprio, le case sarebbero più silenziose, le strade molto più pericolose (dai dai dai, il traffico!), le mogli ancor più offese, le madri perennemente in camera da letto a stirare (vai di là, che porti sfiga!), i cani avrebbero tutti le orecchie drizzate, nel tentativo di capire che tipo di odore gonfio di ancestralità sta emettendo il proprio padrone e i gatti…no, niente, i gatti continuerebbero a sbattersene i coglioni.
Magari esagero, eh. Però magari no, visto che le ultime parole prima dell’intervento chirurgico di un tifoso abbastanza noto (!) sono state “Ah, registrami la Juve! E non ditemi il risultato!” e le prime, al risveglio, “La Juve ha vinto?” (che cazzo me lo chiedi, tral’altro, che mi hai chiesto di non dirti il risultato?).
Perché alla fine, il calcio, è un sacco democratico: gioie e dolori sono tali e quali, e non fa differenza che tu sia l’ultimo degli stronzi, il prete di periferia, il leader di un partito politico con seguito nazionale, l’operaio Fiat, il dirigente multimilionario, il gestore di un blog, il benzinaio di Porta Venezia, il presidente di un’altra squadra o il papa (sic!). Ecco, magari il papa ha qualche arma in più, nel suo essere apotropaico.
Ah, e comunque, se succede qualcosa…registratemi la partita e per favore, davvero per favore, non ditemi il risultato.
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