Milan – Roma 2-2 (16/12/2013): le pagelle

MuntariSi conclude con un pareggio che non serve a nessuno  il posticipo di serie A, gli unici che festeggiano sono a Vinovo.

Allegri decide di affrontare i lupi giallorossi infoltendo il centrocampo per intasare gli spazi di manovra ad una Roma già priva del suo centrocampista più fantasioso, Pjanic, e colpire in contropiede. Il problema del Milan è che il centrocampo a quattro  è piuttosto statico, i giocatori della Roma hanno un altro passo e spesso mettono in difficoltà i nostri creando superiorità numerica sulla sua fascia destra. Il primo gol giallorosso nasce da un pressing eluso con facilità dai giallorossi con uno due ed un inserimento di Strootman non visto dai centrocampisti.  Neanche il tempo di pareggiare con un gollonzo e la Roma sfiora il raddoppio sulla solita uscita a vuoto di Abbiati. Finale in crescendo del primo tempo del Milan senza però conclusioni pericolose verso la porta avversaria. Nel secondo tempo il Milan prova a fare la partita ma è la Roma a colpire in contropiede grazie ad una palla persa dai nostri in avanti ed a una sciagurata uscita di Gabriel che provoca il rigore. Complice il gol subito e l’abbassamento del baricentro della squadra romana, il Milan prende possesso del centrocampo e comincia a ruminare gioco costruendo ben poco, si segnala soltanto Kakà per un fallo da rigore subito ma non fischiato dall’ineffabile Rocchi. Quando la squadra sembra quasi sul punto di spegnersi arriva il pareggio grazie ad una percussione centrale di Muntari. Il gol segnato rivitalizza il Milan che con generosità ed il solito disordine di manovra tenta il sorpasso sui giallorossi, ma sono questi ultimi ad andare vicini al gol nei minuti finali, dopo che Balotelli aveva sprecato l’unica occasione da gol capitata sui suoi piedi nell’arco dei 90′.

 Abbiati 5 Si distingue, prima di uscire al termine della prima frazione di gara, con il pezzo forte del suo repertorio: un’uscita a vuoto che quasi provoca il raddoppio avversario. Come lo stesso portiere ha detto in settimana, proverà a migliorare nel fondamentale, del resto il tempo è dalla sua, che ci vuole.

De Sciglio 5 Dopo la discreta prestazione contro l’Ajax arriva il calo nella seconda partita disputata dopo la lunga assenza. Più che calo in effetti trattasi di crollo: è chiaramente indietro di condizione, gli avversari gli scappano da tutte le parti, quando prova a proporsi in avanti, dopo un primo tempo timido, perde palloni che danno luogo a pericolosi contropiedi avversari. Nel secondo gol giallorosso si fa sorprendere da Gervinho. Una sola azione degna del miglior Mattia nel secondo tempo, il voto è chiaramente di stima e di incoraggiamento.

Bonera 6,5 Buona prestazione di Bonny, sempre attento e concentrato.

Zapata 7,5  Vedi Bonera, si esalta addirittura dopo il gol segnato (fortunoso per le modalità, ma ha comunque il merito di farsi trovare lì) con un paio di strepitosi interventi di chiusura in scivolata

Emanuelson 5,5  La Roma attacca meno dalle sue parti, lui si propone spesso in avanti ma senza essere incisivo. Pur essendo mancino naturale sente quasi sempre la necessità di fermare il pallone prima di effettuare un cross, dando modo alla difesa avversaria di riposizionarsi, quando non li sballa completamente. La cosa mi fa puntualmente imbestialire.

Poli 5 Non ci siamo. Offre poco aiuto in copertura a De Sciglio ed appare in netto calo, anche fisico, rispetto al giocatore che aveva meravigliato un mese fa. In avanti si fa vedere poco e tende a cincischiare perdendo palloni pericolosi.

De Jong 6 Anche lui sta  rifiatando dopo i primi mesi eccellenti giocati. Si salva con il mestiere, cercando le giocate semplici.

Muntari  6 Al contrario del compagno di reparto De Jong, Muntari è un amante del pericolo, ignorando i propri limiti tenta cambi di gioco improbabili. Si propone in appoggio sulla fascia sinistra soprattutto nel primo tempo, sbagliando inserimenti e appoggi, e questo lo espone più di altri ai fischi del pubblico. Fisicamente, ma non è una novità, regge più dei compagni di reparto e lo dimostra con l’inserimento centrale del gol del pareggio, che gli vale un voto in più.

Kakà 6 Prende la sufficienza stiracchiata esclusivamente per gli ultimi venti minuti, che lo vedono furente spingere il Milan in avanti dopo che Rocchi gli ha negato un sacrosanto rigore. Per il resto prestazione anche per lui in calo rispetto all’ultimo mese, poca qualità e intensità, probabilmente ha risentito più di altri della partita di coppa.

Montolivo. 4,5 Recidivo. Poco lucido, scarsissimo l’apporto qualitativo dato per lo sviluppo della manovra, perde parecchi palloni e riesce nell’impresa, dopo la perla di mercoledi, di farsi ammonire saltando il derby.

Balotelli 5 Dopo i primi palloni toccati sembra in serata, ma, come  spesso gli capita, si immalinconisce non appena comprende che Kakà è in serata no e dai centrocampisti non riceve alcun supporto concreto. Nel secondo tempo ha l’occasione buona per il gol del 3 a 2 ma ciabatta a lato con il sinistro come un Matri qualsiasi.

 Gabriel 4,5 Un’uscita scriteriata e non necessaria che provoca il rigore del raddoppio avversario e un’uscita fuori tempo con la quale rischia di staccare di netto la testa ad Emanuelson. Nessuna bocciatura, per carità, a 21 anni è giovanissimo per il ruolo e si sono visti portieri, divenuti ottimi con la maturità, fare errori più gravi, ma per stasera è impossibile dargli di più.

Matri 5  Mi sembra il Muntari bianco dell’attacco. Corre, si agita, spinge ma al contrario del gemello nero non segna mai. Eppure è una punta ed è costato 12 milioni.

Zaccardo  s.v.

Allegri 5 Prova ad infarcire il centrocampo per ostacolare la Roma dove è più forte ma il piano salta al primo movimento di pressing andato a vuoto. Probabilmente sarebbe stato meglio fare un po’ di turn over rispetto alla partita di mercoledì perchè molti giocatori sono apparsi sulle gambe. Per il resto solita squadra che sembra giocare con la tristezza cucita addosso, manovra monoritmo, lenta e confusa che tende ad ammassare giocatori nella metà campo avversaria, offrendo praterie ai contropiedi  e  squadra che si rivitalizza con i nervi quando gli animi si accendono.

Mezzo voto in più perchè è geniale a ritardare la terza sostituzione fino al 90′, avendo previsto che Emanuelson sarebbe stato abbattuto da Gabriel.

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