Con l’ennesima falsa partenza al rallentatore il Milan si è già giocato da almeno un mese la speranza di classificarsi in posizione utile per accedere alla prossima edizione della C.L.
In chiave nazionale resta l’obiettivo minoritario della Coppa Italia e quello di una improbabile qualificazione per l’Europa League, premio di consolazione che potrebbe trasformarsi in un boomerang nella prossima stagione che già si annuncia complicata di suo per il rinnovo societario coincidente con il cambio di allenatore.
In ambito internazionale la probabile qualificazione agli ottavi di CL, seguita magari da un sorteggio favorevole che consentirebbe il passaggio ai quarti (massimo obiettivo al momento ipotizzabile, salvo contemporanea eruzione di più vulcani islandesi) lascia unicamente sperare in entrate economiche che possano rinsanguare le casse rossonere in vista del prossimo mercato estivo che sarà necessariamente molto movimentato.
Tolta la Coppa Italia sempre bistrattata, la non augurabile qualificazione alla Europa League ed i possibili introiti ricavati dalla CL, quel che resta da salvare è solo l’onore, in questa stagione sportivamente disgraziata ma benedetta comunque dall’addio al Milan del Geometra Galliani.
Ad aiutare Allegri a salvare l’onore suo e della squadra dovrebbero essere innanzitutto gli annunciati rientri degli infortunati cronici. El Shaarawy è già rientrato in campo nella partita contro il Catania. Un El Shaarawy fresco, riposato mentalmente e smanioso di guadagnarsi un posto per i mondiali brasiliani garantirebbe nei prossimi mesi i gol che sono mancati ad un attacco asfittico ma soprattutto fornirebbe ad Allegri un attaccante in grado di garantire in copertura quell’equilibrio che l’allenatore va ancora cercando dallo scorso campionato.
Sempre restando in attacco, il rientro di Pazzini, previsto per dicembre, consentirebbe di affiancare a Balotelli, soprattutto a partita in corso, un attaccante in grado sia di aprire gli spazi ai compagni di reparto, sia di finalizzare dignitosamente le occasioni da rete, tutti compiti puntualmente falliti dal deludente Matri.
In difesa è previsto il prossimo rientro di De Sciglio, al più tardi in occasione dell’impegno europeo contro l’Ajax. Quasi inutile sottolineare come l’inserimento di Mattia , accompagnato dal recupero di El Shaarawy, rivoluzionerebbe completamente la fascia sinistra del Milan. Peraltro De Sciglio andrebbe a ricomporre con Abate una coppia di terzini candidata ad essere titolare della nazionale italiana nei mondiali brasiliani.
Al terzetto dei giocatori rientranti si aggiungeranno da gennaio i nuovi acquisti, Ramì e Honda. Ramì, un rinforzo sicuramente di qualità, si affiancherà prevedibilmente a Mexes ricostituendo la coppia di centrali che fino a pochi mesi fa era titolare della nazionale francese.
Il giapponese Honda è un giocatore polivalente, in grado di ricoprire più ruoli nello scacchiere tattico di Allegri. Potrà essere infatti impiegato come esterno di destra del tridente in un 433, come trequartista nell’alberello di natale di un 4321, sempre come trequartista, ma di destra, in un 4231 che consentirebbe ad Allegri di sfruttare al massimo le qualità di tutti gli elementi a sua disposizione, a partire da De Jong e Montolivo, fino ad arrivare ad El Shaarawy e Honda.
La contemporanea presenza di Stephan e Keisuke, due giocatori predisposti al sacrificio, garantirebbe comunque la concreta adottabilità di un tale sistema di gioco. Honda teoricamente potrebbe anche essere schierato come interno di un centrocampo a tre.
Entro un mese e mezzo Allegri avrà di fatto a sua disposizione cinque nuovi acquisti che potrebbero e dovrebbero elevare notevolmente lo spessore tecnico dell’undici rossonero e, di conseguenza, la qualità di gioco espressa. Resta affidata al tecnico , in uscita ma pur sempre alla ricerca di una panchina di prestigio per la prossima stagione, la capacità di sfruttare e far convivere in campo almeno quattro dei cinque giocatori indicati.
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