Abbiati 5 – Com’è ormai noto, mi stai sui coglioni. Oggi vedi due palloni in tutto il match: il rigore, che sia mai che ti veda per una fottuta volta nella vita protagonista di un evento diverso dalla figura di merda, e un retropassaggio, che saggiamente lanci al secondo anello arancio. Boh.
Abate 6- – Altra partita che esprime appieno quello che, a parer mio, è il tuo potenziale. Abate definito: si, ok, ti posso rimproverare poco o nulla, ma non mi basta. Questo sei tu, e la considerazione più naturale e spontanea che mi viene in mente è proprio questa: non basti. Definito.
Bonera 5 – Bonera? Davvero? Bonera? Alla veneranda età di 41 anni, comodamente passati a festeggiare le vittorie degli altri manco fossi, per esempio, me, ancora non hai chiaro in mente cosa sia quella misteriosa figura mitologica del difensore. Fai fallo quando non serve, non ti proponi in appoggio quando serve, ti lanci in improbabili uno-due, proiettandoti accanto agli attaccanti. Ma ci sei o ci fai? Zimbello.
Zapata 5- – Come il tuo compagno di reparto: similitudini su tutti i fronti, con l’aggravante per te di quel tiro (tiro?) allo scadere. Eppure le donne, quando parlano di te, ti definiscono bomber; probabile tu abbia sbagliato disciplina in cui eccellere, o forse no. sDotato.
Emanuelson 5,5 – Media tra un primo tempo difensivamente da 4 e un secondo tempo offensivamente da 7. Quando spingi riesci a saltare l’uomo e a mettere anche qualche buon pallone, mai sfruttato, in mezzo. Però dietro male male, eh. Il fallo da rigore è da pugni sulla nuca di disapprovazione. Indefinibile.
de Jong 6,5 – Grande assist per Ricardo, grande sostanza a tutto campo. Rincuorante.
Poli 6 – Non male, Andrea. Discreto al raddoppio, presente negli inserimenti e nella giocata. Eppure mi sembra ti manchi ancora qualcosa, pur non riuscendo a capire cosa. Incompleto.
Muntari 5 – Poco da dire, la tua solita partita condita da buon posizionamento, tanti palloni toccati sia nella tua metacampo che in quella avversaria, piedi da stronzo e capacità di impostare direttamente proporzionale al tuo fascino. Fuori luogo.
Kakà 6,5 – Positivo per il gol, per il cuore che ci metti, per la presenza in tutte le fasi di gioco, per il tuffo su Mario quando si è conquistato il rigore etc etc etc. Ma io, da un Ricardo così in palla, mi aspetto mi porti la vittoria: segnatelo, Ricky. Capitano.
Matri 4 – Hai delle difficoltà motorie che manco in un istituto geriatrico. Come per altri, purtroppo tanti altri, si vede che ci provi, ma quello che stai dando è probabilmente proprio il massimo. E se il tuo zenit è questo, probabilmente fino ad ora sei andato avanti a botte di culo, del calcio. Nonno.
Balotelli 4 – Svogliato, silenzioso, occhi tristi, amarezza a profusione: oggi hai recitato alla perfezione la parte del tifoso milanista in questo maledetto inizio della stagione. Ti dico una sola cosa che tu, io e tutto il mondo già sa: puoi fare molto di più. Se non vuoi farlo per le squadre in cui giochi, fallo almeno per te stesso. “Non c’è cosa più triste del talento sprecato”, canta Mannarino in una sua bella canzone. Concordo con lui. Partente?
Birsa 6 – Solito costante impegno, cerchi da subito di lasciare il segno in un match iniziato senza di te. Purtroppo non ci riesci. Voglioso.
Robinho 4 – Ma vai a cagare va. Quel cazzo di tocchettino a indietreggiare, con la suola, senza essere marcato, mi sta davvero sui coglioni. Se poi è l’unica cosa che ti ho visto fare dall’ingresso in campo, boh, mi vengono in mente solo insulti. Odioso.
Allegri 5 – Non vinciamo da talmente tanto tempo in maniera “tranquilla” che non sono più sicuro di ricordare cosa voglia dire a livello emotivo. Forse quando ricapiterà mi annoierò per la scarsa tensione, forse mi coglierà un furore estatico tale da portarmi a correr nudo per la strada. Quando succederà una di queste due cose, penserò a te. Dimissionario.
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