“Il Milan ha un buon organico, ma con molti infortuni” (M. Allegri)
Questa frase del tecnico in scadenza milanista, pronunciata alla vigilia della partita di Verona contro il Chievo, a mio parere è condivisibile. L’organico del Milan non vale assolutamente le prestazioni, quasi tutte opache, a cui stiamo assistendo ed anche quest’anno è stato falcidiato dagli infortuni.
Ad inizio stagione, l’11 titolare nella testa del mister era più o meno questo: Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, De Sciglio; Montolivo, De Jong, Muntari; Kakà; Balotelli, El Shaarawy.
Formazione che è stata schierata zero volte, causa indisponibilità per vari motivi.
Di quelli che avrebbero dovuto essere i titolari, gli unici che hanno goduto di salute di ferro sono stati i due centrali difensivi e Muntari. Gli altri, chi prima e chi dopo, chi più e chi meno, hanno dovuto tutti saltare almeno una partita, a causa di fastidi sia traumatici che muscolari.
Certo, è normale che ci siano infortuni in un calcio come quello attuale, basato molto sull’atletismo ed in cui le partite per un calciatore che gioca in Champions e fa parte della propria Nazionale arrivano anche a 60 a stagione, ma le assenze del Milan sono in linea con quelle delle altre squadre o c’è un problema? E se ci dovesse essere, il problema è a livello di preparazione, di scelta dei giocatori o semplice sfortuna?
Per analizzare il numero di infortuni del Milan e confrontarlo con quelli delle altre squadre di Serie A, ci viene incontro il sito del prof. Roberto Sassi, preparatore atletico di lungo corso, specializzato nel recupero dopo lo sforzo, e da un paio di stagioni capo della struttura “Training Check” della Juventus.
Lo staff del prof. Sassi ogni anno pubblica un report sulle assenze per infortunio in serie A, evidenziando i dati squadra per squadra, e facendo analisi statistiche sulle tendenze rispetto agli anni passati. Il metodo utilizzato è semplice: vengono consultate le liste degli indisponibili per infortunio nei vari quotidiani sportivi, controllando poi che per ogni giocatore dato per infortunato dalla stampa ci sia poi un’effettiva mancata convocazione.
Scaricando e spulciando le varie relazioni, ho deciso pure io di fare il Galliani ed ho inventato il ranking degli sciancati, ossia la media di assenti per infortunio nelle ultime 5 stagioni delle varie squadre di A. Le squadre partecipanti sono quelle che sono sempre state in A dal 2008-09 al 2012-13 e, come da tabella sottostante, posso senza dubbio affermare che il Milan trionfa in questo ranking, unica squadra che supera abbondantemente quota 200. Negli ultimi 5 anni, il Milan, in media, ha avuto 5.8 indisponibili a partita per quanto riguarda il campionato. L’Inter, seconda in questa graduatoria, 4.6.
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In grassetto chi ha partecipato alla fase a gironi della Champions League, in grassetto e corsivo chi ha partecipato alla fase a gironi di Europa League, solo in corsivo chi fu eliminato ai preliminari di Europa League. Il Napoli 2008-09 fu eliminato ai preliminari dell’allora Coppa Uefa, ma partecipò all’Intertoto.
Andando più nel dettaglio, il Milan è sempre stato sul podio negli ultimi 5 anni, trionfando solo nel 2011-12, ma con due secondi posti nel 2010-11 e nel 2009-10, e con degli ottimi terzi nel 2012-13 e nel 2009-10. Insomma, anche quando non hanno vinto, i rossoneri sono sempre stati competitivi, come piace al nostro AD, con una costanza di rendimento mantenuta nonostante nelle ultime 5 stagioni ci siano stati 3 allenatori diversi, e con rosa man mano svecchiata.
Dopo la stagione disgraziata (2011-12), con l’incredibile numero di infortuni che è costato uno scudetto, è stato fatto fuori il solo Meersseman, probabilmente più per le dichiarazioni su Pato che per demeriti, con Folletti che ha preso man mano sempre più potere, ma senza alcuna svolta risolutiva. Vero è che il Milan è, assieme ai cugini, l’unica squadra che ha sempre partecipato alle coppe nelle cinque stagioni considerate (4 volte alla Champions, una all’Europa League), ma non mi sembra una motivazione sufficiente per il 25% abbondante di infortuni in più della seconda classificata nel ranking.
Qualcuno al Milan si è posto seriamente questo problema? Faccio notare che, nelle tre stagioni precedenti all’arrivo di Conte, la Juventus aveva più assenze per infortunio del Milan. I bianconeri, però, hanno analizzato il problema, con indagini su terreno e microclima di Vinovo, ed hanno di fatto rivoltato lo staff dei preparatori come un calzino, assumendo, dalla stagione 2011-12, oltre al già citato Sassi, lo spagnolo Tous Fajardo (ex preparatore del tennista Nadal), e, come capo preparatore, il toscano Paolo Bertelli (ex dell’Udinese e della Roma di Spalletti). I risultati si sono visti subito, con infortuni ridotti drasticamente, non soltanto durante la stagione in cui non avevano la Champions.
Nell’arco dei 5 anni, la palma di squadra più sana va al Napoli, negli ultimi 4 anni (e 3 preparazioni) guidato da coach Mazzarri ed il suo staff. Sono molto curioso di vedere se all’Inter continuerà su questa strada, considerando che i neroazzurri sono i campioni in carica nel campionato degli sciancati. Quel che sembra certo, invece, è che, visto l’andazzo di queste prime 12 giornate, il Milan manterrà la testa del ranking in carrozza, nonostante vada in scadenza una stagione da secondo posto. Chi ne ha la possibiltà, dunque, mandi immediatamente un link a questo post ad Adrianone nostro ed al marketing milanista: le aziende che producono protesi faranno a gara per diventare Premium Sponsor!
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