Chievo-Milan 0-0 (10.11.03) – le pagelle

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Amarezza.

E’ questo il sentimento principale dopo aver visto la partita di questo Milan. Ci si trova più o meno a dover commentare sempre le stesse cose e più o meno sempre gli stessi errori.

Oggi il Milan è stato troppo rinunciatario nel primo tempo, proponendo un 4-4-1-1 che conferma l’11 di Barcellona, con il solo Matri per Robinho. Certo, i rossoneri hanno provato ad attaccare, ma il Chievo, con il suo 3-5-2, ha difeso ordinatamente, senza correre alcun rischio, tanto che Sannino verso la fine della frazione è passato ad un più offensivo 4-4-2. Gli unici leggeri brividi sono del primo tempo arrivati sul binario Abate-Poli-Kakà, col brasiliano unico in grado di accelerare una manovra asfittica, senza grandi idee, con un Montolivo lento, in ombra, poco ispirato e con un centrocampo veronese che riusciva sempre ad aggredire efficacemente il portatore di palla milanista. Va detto, inoltre, che l’occasione migliore nei primi 45′ è stata del Chievo, con una botta da fuori di Estigarribia, in cui Abbiati ha deviato sulla traversa.

Nel secondo tempo, il Milan ha cercato di attaccare più intensamente, mentre il Chievo ha continuato con il catenaccio e a tentare di pungere in contropiede. La prima grossa chance è stata proprio per il Chievo che, con Thereau e Rigoni, ha sprecato un ghiotto contropiede, nato da una palla persa di Kakà; mentre il Milan si è reso pericoloso con due tiri da fuori di Mexes ed Ema, su cui Puggioni ha parato non senza difficoltà. Verso metà ripresa, Allegri ha inserito Robinho al posto di Muntari, passando ad un più offensivo 4-3-2-1, con Poli mezz’ala sinistra ed i due brasiliani dietro a Matri. Con questo schieramento, la manovra ha acquistato più vivacità, anche se la prima occasione buona è stata per il Chievo, con un goal annullato a Paloschi per un fuorigioco molto dubbio. Il Milan ha continuato la sua pressione e l’ingresso di Constant per Poli nell’ultimo quarto d’ora ha dato nuova linfa sul binario sinistro, in cui il guineano ed Ema hanno combinato bene, sfornando traversoni interessanti. L’occasione migliore del match è capitata sui piedi di Robinho (sic!), che, solo davanti al portiere, ha preso il palo, con Kakà che poi ha sparato alto sulla respinta. A 7′ dalla fine l’espulsione di Montolivo, ma il Milan ha continuato a provarci come se nulla fosse. Matri (ri-sic!) ha successivamente sciupato un buon pallone messo in mezzo da sinistra e Robinho ha avuto l’ultima palla buona, ma Rigoni si è immolato per la causa, salvando un pari tutto sommato giusto per una partita mediocre.

Il Chievo ha quindi ottenuto il suo sesto punto in dodici partite, ed il Milan il terzo punto in sei trasferte in Serie A. Bottini invidialbili, all’insegna della tabellina del 3.

Pagelle

Abbiati 6 Non ha molto da fare oggi, bravo sul tiro di Estigarribia. Poi sono gli attaccanti del Chievo, Mexes, o il guardalinee a pensarci. Ad ogni modo, dispiaciuto per la sua presenza in campo in luogo di Gabriel. Quasi spettatore

Abate 6 Gli avessero montato dei piedi dritti, sarebbe un terzino da squadre migliori del Milan. Uno dei pochi a provarci nel primo tempo con le sue scorribande. Volenteroso

Zapata 5 Impacciatissimo in impostazione, quando ha la palla tra i piedi ed è pressato, è sempre un’emozione, perchè non sai mai ciò che il destino riserverà, tra una cannonata sui piedi dell’avversario, un passaggio errato ad un compagno o palla persa. Svagato in fase difensiva, salvato da un Mexes concentrato. Testa tra le nuvole

Mexes 6+ Insieme a De Jong, tiene su la squadra in fase difensiva. Decisivo quando sradica un pallone dai piedi di Paloschi lanciato a rete. Stranamente concentrato

Emanuelson 6 Timido nel primo tempo, meglio nella ripresa, in cui contribuisce all’arrembaggio rossonero con un bel tiro da fuori ed un movimento costante a sinistra. Suo il bel traversone che Matri sciupa nel finale. Dopo Barcellona, un’altra prova sufficiente. In crescita

Poli 6 Anche lui si salva nel primo tempo, sua l’occasione migliore in quella frazione di gioco, in cui fraseggia bene con Abate e Kakà. Con l’ingresso di Robinho, passa da ala destra a mezz’ala sinistra. Spaesato dal cambio di ruolo, viene sostituito da Allegri. Fuoco fatuo

De Jong 6+ Merita un monumento per i palloni che sradica continuamente. Senza di lui, non potremmo permetterci tutto quello sterile possesso palla, oltre che giocare così tanto nella metà campo avversaria, senza subire conseguenze peggiori. Insaltabile

Montolivo 4.5 Non è il giocatore che l’anno scorso è stato tra i trascinatori della squadra. Lento, prevedibile, non illumina la manovra e, da già ammonito, compie un intervento che lascia la squadra in 10. Involuto

Muntari 5+  Prova a portare pressing, ad aiutare Ema in fase di copertura, ed a sfruttare le sue doti di inserimento, ma è corpo estraneo alla squadra, soprattutto in quel ruolo. Purtroppo, però, è un feticcio del mister. Incolpevole

Kakà 6 Prova a dare qualità alla squadra e velocità al gioco offensivo, ma ovviamente gli avversari sanno che basta marcare lui ed il Milan si spegne. Fino all’ingresso di Robinho, è stato così, con il Chievo che ha avuto gioco facile. E’ l’unico che ha giocato tutta la partita con la testa giusta. Esempio

Matri 5 Lui si impegna, poveretto, e non è nemmeno colpa sua se per 68′ è solo a lottare contro la difesa del Chievo. Fa qualche sponda, prova a dialogare con Kakà, con scarsi risultati. Nel finale ha la palla buona e la sciupa. Limitato

Robinho 5.5 Vero, il suo ingresso cambia in positivo la partita del Milan, dando più incisività all’attacco, ma un attaccante quei palloni li deve metere dentro e basta. Il solito sciupone

Constant 6 Gioca mezz’ala sinistra e dà un buon contributo nel quarto d’ora scarso a lui riservato da Allegri, mettendo corsa e cross a disposizione della squadra. Mai più terzino?

Cristante sv Esordio in serie A per il talento rossonero. 5 minuti più recupero al posto di uno stanco Kakà, giocando in cabina di regia in luogo dell’espulso Montolivo. Ovviamente ingiudicabile. Futuro

Allegri 5 Mette una formazione troppo coperta nel primo tempo, in casa di una squadra che aveva fatto solo 5 punti prima di oggi, col risultato di buttare via un tempo. Corregge le cose a metà ripresa, ma la fortuna non lo assiste, perché, come dice il proverbio, aiuta gli audaci. E poi perchè Abbiati continua ad essere il titolare, nonostante Gabriel abbia dato buone garanzie?

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