Primo tempo da classico zero a zero con pochi tiri in porta da entrambe le parti, deciso da una fortuita deviazione di Muntari sulla punizione calciata da Vargas.
Ripresa che vede il Milan provare a fare la partita con poca convinzione, scarsa incisività, ancor meno lucidità, fino a quando non arriva il raddoppio viola su un mezzo errore del ns. portiere che chiude definitivamente i giochi.
Avviso per gli utenti: nell’assegnare i voti ai singoli non ho tenuto in alcuna considerazione gli ultimi venti minuti della partita, quando si è alzata bandiera bianca. Per quei minuti assegno un 3 collettivo in condotta e via.
Gabriel 5,5 – Sempre pronto nelle uscite, mai impensierito dai tiri viola, incolpevole sul primo gol dove è stato spiazzato dalla deviazione di Muntari. Sul secondo gol per un eccesso di zelo smanaccia una palla che forse non avrebbe richiesto il suo intervento. A far da contraltare al suo intervento spicca la consueta immobilità dei difensori anticipati da Borja Valero.
Abate 4,5 – Lui e Constant avrebbero dovuto fare la differenza aggirando i centrocampisti viola sulle fasce, a maggior ragione in assenza di Cuadrado. Di fatto non riesce mai a sfondare sulla fascia destra, non aiutato dal fatto che la manovra si sviluppi sempre o quasi sulla sinistra. Non raddoppia su Joaquin, lasciando Saponara in balia dello spagnolo nell’azione da cui sfocia il secondo gol.
Constant 5 – Vedi Abate. Nel suo caso è chiamato in causa maggiormente rispetto al collega anche perchè dalle sue parti agiscono sia Kakà che Balotelli, ma non riesce mai ad essere incisivo.
Zapata 5+ – Pericoloso su uno stacco aereo in area viola, non si segnalano gravi errori. Si fa sorprendere dall’intervento di Gabriel in occasione del secondo gol, assistendo senza colpo ferire alla ribattuta in rete dello spagnolo.
Zaccardo 5 – Vedi Zapata in occasione della seconda rete avversaria, nel complesso trasmette una sensazione d’incertezza.
de Jong 6 – Solito recuperapalloni, ieri sera molto meno lucido nel rigiocarli, è comunque difficile da soli o quasi dare sostanza al centrocampo.
Montolivo 4,5 – Irriconoscibile rispetto al Montolivo dello scorso anno, dovrebbe provare a dare qualità alla manovra ma non si prende mai dei rischi e si limita al compitino, sebbene sia uno degli uomini di maggior esperienza della squadra.
Muntari 4 – I primi venti minuti li trascorre a calciare in porta ogni pallone che transita dalle sue parti. L’esito ve lo lascio immaginare. Il tempo in cui rimane in campo prima di essere sostituito da Saponara rumina calcio senza neppure provare alcun inserimento centrale negli spazi lasciati liberi da Balotelli.
Birsa 4,5 – Inconcludente. Non ricordo una cosa fatta bene nè una fatta male: come se non avesse giocato
Kakà 6,5 – E’ l’unico che cerca di mettere qualità lì davanti, ma predica nel deserto. Meno lucido rispetto alla partita contro la Lazio, raramente riesce a saltare l’uomo, le tre partite in una settimana si sono fatte sentire nelle gambe. L’unico che, nei venti minuti finali, onora la maglia che indossa. Non è più un fuoriclasse come in passato, ma è sicuramente più leader. Grazie Ricky.
Balotelli 4 – Meno svogliato di altre volte, l’impegno lo mette ma le gambe non girano, arriva sempre secondo sulla palla, non tira mai in porta e il nervosismo che lo accompagna (come lo spieghi, Raiola?), non lo aiuta nelle giocate. Cerca la fascia sinistra per creare la superiorità numerica con Kakà, soprattutto nel primo tempo, ma lo spazio lasciato al centro non viene riempita da alcun inserimento dei centrocampisti. Rimedia un’ammonizione stupida per una spinta plateale, che gli farà saltare il prossimo impegno contro il Chievo.
Saponara 6 – Neanche il tempo di ambientarsi che la Fiorentina raddoppia, grazie ad un cross di Joaquin che lo salta in dribbling con grande facilità. Ha l’occasione di segnare quando già i compagni sono negli spogliatoi. Sufficienza di stima, anche perchè è difficilissimo giocare in questo Milan
Niang 5 – Messo dentro da Allegri per allargare le maglie della difesa viola, combina poco o nulla
Allegri 4,5 – La squadra è sfiduciata e ormai non sembra credere più in nulla, insiste nel tridente Birsa Kakà Balotelli, lasciando di fatto il Milan senza centravanti visto che quello della nazionale si allarga sempre sulla fascia sinistra. Nel secondo tempo passa al 4231 con l’ingresso di Saponara, ma si continua a giocare senza centravanti mentre il pupillo del livornese, per il quale si è sacrificato Boateng, ammuffisce in panchina. Giustifica l’impiego di Muntari con la necessità di sacrificare meno Kakà in copertura, ma con la Fiorentina senza ali nel primo tempo poteva e doveva osare di più schierando Poli al posto del ghanese.
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