Speriamo arrivi Seedorf

Seedorf-il-salvatore“Se abbiamo fatto bene è grazie a mio papà”, “in giro si parla del Milan di Sacchi, del Milan di Capello, adesso si parla del Milan di Ancelotti, ma nessuno che si ricordi che questo Milan è mio, è il Milan di Berlusconi”, “il gol di Ancelotti al Real? Casualmente il presidente gli aveva consigliato di tirare di più da fuori area proprio pochi giorni fa”, “se siamo la squadra più titolata al mondo dobbiamo ringraziale solo il presidente Silvio Berlusconi, l’unico insostituibile al Milan”, “cosa posso dire del quinto posto del Milan? Niente. Non me ne occupo del Milan io, non ne sono il presidente, non ha letto i giornali?”

Il Milan ritorna da Parma incassando la quarta sconfitta in campionato, la terza in trasferta dopo Verona e Juventus. Su 14 partite tra Italia ed Europa, può vantare solamente 5 vittorie, il resto sono 5 pareggi e le 4 sconfitte di cui sopra, 24 sono i gol segnati e già 19 quelli subiti. I freddi numeri dicono questo dell’attuale situazione rossonera. È chiaro che per una società che si chiama A.C. Milan non va bene, una società dal passato glorioso, soprattutto se si considera l’epopea Berlusconi, non può certo accontentarsi. Invece pare proprio così. In barba ai tifosi, la cosa più importante nel calcio, alla società Milan la situazione attuale va bene. Dite di no? Invece secondo me si. Sta andando tutto secondo i piani almeno per ora. Una stagione mediocre, l’ennesima, è quello che volevano. Tutto è cominciato questa estate quando Berlusconi ha cercato di liberarsi di Allegri senza riuscirci, quindi perché ora correre il rischio di vedere un Milan non dico trionfante, ma almeno protagonista, dopo aver confermato un allenatore del quale il nostro presidente dal volubile affetto non si fida per niente? Perché allestire una rosa competitiva per tutti i traguardi pur avendone le possibilità economiche? In soldoni, perché dargliela vinta?

È c’è ancora gente che spera che Allegri venga esonerato. Ma davvero ci credete? Allegri sarà l’allenatore del Milan fino a quando la stagione non sarà talmente disastrosa da essere irreparabile, allora e solo allora, se arriveremo a quel punto, verrà esonerato. Fino a quel momento Allegri è fondamentale per la riuscita del piano, ovvero far credere che la rosa sia ultra competitiva, che la società ha lavorato e sta lavorando egregiamente, e se tutto va male è solamente colpa del mister.

Attivate le sinapsi, se lo scopo del Milan fosse davvero quello di essere all’altezza di vincere qualsiasi competizione, e se l’ostacolo fosse solamente il mister come in tanti sostengono, beh… Com’è che siamo a fine ottobre ed Allegri è ancora qui? Perché lo scopo non è quello. Perché Allegri non è il solo problema. Ma l’importante è continuare a farcelo credere. Quindi se si vince è merito della società, se si perde è solo colpa del mister. Tra le altre cose… Non trovate bizzarro anche voi che in pochi prendano in considerazione i giocatori? Alla fine sono quelli che vanno in campo, che fanno girare il pallone, che decidono a chi passarlo, quando, dove, quando tirare, quando no, quando crossare, dove, a chi, quando attaccare gli spazi, quando muoversi e quando stare fermi. Eppure se si vince è merito della società, se si perde è colpa del mister.

Le sorti di una partita sono decise da miliardi di variabili che si materializzano tra i piedi di venti giocatori, le mani di due portieri e anche dal direttore di gara e suoi assistenti, le sorti delle stagioni sono decise dalla somma dei risultati delle suddette partite. Eppure al Milan continuano a volerci far credere che se va bene è tutto merito della società, se va male è tutta colpa del mister. I giocatori sono esenti da colpe? Vogliono davvero farci passare il concetto che il calcio sia così semplice? Che il mister disegni due righe su una lavagna e quelli bam! Vanno in campo e fanno tutto alla perfezione? Cosa sono dei computer? Sono come pedine sulla scacchiera? Se ne stanno dunque fermi ad aspettare che il mister li sposti da un quadratino all’altro?

Ma quindi uno Strootman vale un Nocerino. Un Benatia vale un Zapata. Matri è uguale a Tevez. Se il concetto è questo, chiunque va in campo, chiunque la società acquisti in estate, va bene, tanto poi è il mister che li muove, che li programma. Se li muove bene però è merito della società… Mah.

Il Milan attuale è il risultato di tanti errori, tanti, iniziati anni fa e quando Allegri non era ancora il secondo di Galeone a Udine, perpetrati in modo costante fino all’altro ieri, non nascondiamo la polvere sotto il tappeto livornese pensando che nessuno la veda. D’altronde lo dice anche il proverbio che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, e noi siamo o non siamo i diavoli rossoneri?

Ma ipotizziamo che per qualche motivo (anche se non ce n’è uno) Allegri venga esonerato oggi stesso. Prendiamo per vera l’ipotesi (fin qui solo di Tuttosport…) che al suo posto arrivi Seedorf. Ebbene io dico alleluja! Ben venga Seedorf! Finalmente un allenatore (allenatore??) nelle grazie del presidente dall’affetto volubile! Un allenatore per il quale sarebbe disposto anche a vendere Mediaset ai ciprioti pur di garantirgli una rosa di livello europeo! (anche se nel frattempo dovrà trasformare questo Milan nel Real Madrid…) E di una super rosa, di un mercato sontuoso, ne guadagneremmo soprattutto noi tifosi, che come al solito, dobbiamo star dietro alle lune del presidente. Lui che farebbe tutto ciò solo ed esclusivamente per alimentare il suo ego, non certo per noi, però… Di riflesso, a noi va bene. E poi dai, Allegri è uno zerbino, un senzapalle, lo dicono tutti, e lo ha dimostrato accettando questa situazione da capro espiatorio, invece Seedorf si che saprà farsi valere! Lui si che ha le palle per farsi sentire in società e andare contro alle panzanate presidenziali! Che prima o poi toccheranno anche a lui… Dite di no? Dite che anche Seedorf si appecorinerà? Ah, ok… Facciamo Inzaghi? Neanche lui va bene? Chi? Donadoni? Neanche? Prandelli? Spalletti? Ancelotti bis? No? Chi allora? Nessuno?

In realtà potrebbero andare tutti bene invece. Hanno pregi e difetti come tutti gli allenatori del mondo (Seedorf allenatore??), e come tutti vincono o perdono anche per merito o colpa loro. Il punto è che possiamo cambiare anche l’allenatore, ma finché avremo una dirigenza vecchia e scoglionata, a cui il Milan non interessa più, se non per far quadrare il bilancio e una volta fatto si sentono a posto, le nostre stagioni sono destinate ad essere queste. Uno scudettino ogni tanto magari ci scapperà, imbroccando tutte le variabili giuste, e ci dovremo accontentare di quello. Come già diverse volte ho detto, personalmente di Allegri non mi frega nulla, i giocatori li considero solo degli atleti che devono fare quello per cui sono pagati, non mi ci affeziono come fossero dei parenti o degli eroi, e ritengo i primi responsabili di tutto ciò che accade al Milan, nel bene e quindi anche nel male, quelli che stanno in società e che decidono chi comprare, chi vendere, e forse sfugge ai più, decidono anche chi è l’allenatore, o forse Allegri è comparso dal nulla come un fungo a Milanello? Sono queste scelte, le prime in ordine cronologico, a determinare l’andamento di una stagione, le altre miliardi di variabili in campo arrivano dopo, quando il mercato si chiude, tutto è deciso, e la parola passa al campo. Non ci vuole una mente eccelsa per arrivarci, se fai un mercato da dieci, con un allenatore a detta di tanti mediocre, alla peggio la stagione sarà da otto, volendo esagerare da sette. Se fai un mercato da sei, o da cinque, ci vuole forse Seedorf per fare una stagione da dieci? Inzaghi? Donadoni? Prandelli? Spalletti? Ancelotti bis?

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