Per il tifoso rossonero che avesse ancora speranze di rimonta per un posto in Champion’s League la sconfitta di oggi contro il Parma, contemporanea alle vittorie di Inter, Roma e Napoli, conferma che si vivrà una stagione di retroguardia, in attesa di cosa avverrà nel prossimo mercato estivo quando ci vorrà almeno una cessione eccellente per ricoprire il buco di bilancio causato dal mancato raggiungimento del terzo posto.
Sulla partita poco da dire, Milan che cerca di fare gioco con i soliti ritmi compassati in attesa che qualcuno lì davanti si inventi la giocata vincente, Parma che si chiude bene per ripartire in contropiede, confidando nei soliti nostri errori difensivi. Errore che in occasione del primo gol parmense arriva puntuale grazie a Constant, il quale in occasione della seconda rete si fa pure trovare fuori posizione costringendo Silvestre ad allargarsi per chiudere invano su Biabiany, lasciando solo al centro Zapata che raddoppia tardivamente la chiusura su Cassano. Confezionato lo 0 a 2 come da copione nelle trasferte di questo campionato, dopo aver rischiato di prendere il terzo gol in apertura di ripresa, con il cambio di modulo e l’ingresso di Kakà e Matri, il Milan, con un buon quarto d’ora intenso, prova l’ennesima rimonta che anche stavolta riesce. Raggiunto il pareggio la squadra cala d’intensità, Saponara entra all’85 per Robinho, ma la partita, che pare avviata su un inutile pareggio (almeno per il Milan), si conclude inopinatamente con l’ennesima sconfitta, grazie ad un errore in barriera di Matri.
Gabriel 6,5 – Protagonista di un paio di eccellenti parate salva risultato, l’ultima su Rosi in chiusura di partita, ha forse un limitato concorso di responsabilità nel terzo gol del Parma, non fosse altro per la distanza da cui viene tirata la punizione;
Abate 6,5 – Solita partita da Abate, generoso in spinta fino alla fine, scarsa qualità nei cross messi in mezzo;
Constant 4 – Aiutato molto poco in copertura da Poli (laddove Montolivo fornisce il suo solito aiuto ad Abate), affonda completamente nel confronto con Biabiany. Si fa sempre sorprendere alle spalle dal veloce esterno parmense e dimostra scarsa dimestichezza nel ruolo, non riuscendo a limitare con l’esperienza le sortite del francese: sulle sue spalle ricade per intero la responsabilità del primo gol subito e parzialmente quella per il secondo gol. Ogni volta che il Parma attacca sulla sua fascia sono dolori.
Zapata 5,5 – Meno svagato del solito, lascia saggiamente che ad occuparsi dei disimpegni sia Silvestre. Protagonista della traversa che origina il pareggio del Milan e di un paio di buone chiusure, in più di un’occasione raddoppia in ritardo su Cassano sia quando il barese punta Abate in prossimità dell’area di rigore sia in occasione del secondo gol del Parma;
Silvestre 7 Domina Amauri sui palloni alti, imposta l’azione da dietro, è autore del momentaneo pareggio. Considerate le alternative nel ruolo al momento deve considerarsi uno dei due centrali titolari.
Poli 6 Partita da 7 per l’apporto che dà in fase offensiva, da 5 per lo scarso contributo offerto in ripiegamento, dove lascia spesso e volentieri Montolivo e De Jong a fare il lavoro sporco;
Montolivo 6,5 Un primo tempo in cui sembra fare un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni, molto meglio nella ripresa al fianco di De Jong nel 4231, un esperimento su cui insistere, perchè tale modulo si adatta meglio sia alle caratteristiche di Riccardo sia a quelle dell’intera rosa;
De Jong 7,5 Insuperabile uomo ovunque, solita prestazione tutta sostanza, non fa una piega quando si cambia modulo. se avesse un pizzico di tecnica e di visione di gioco in più sarebbe un fuoriclasse…ma non giocherebbe da noi;
Birsa 5,5 Stavolta dimostra di essere in grado di reggere i 90′ minuti ma non si rende pericoloso in avanti, nè con assist nè con tiri in porta, tira molto sopra la traversa un paio di punizioni da posizioni interessanti;
Robinho 5,5 Nel primo tempo sembra l’unico in grado di creare qualche problema alla retroguardia avversaria ma, poco aiutato dai compagni di reparto quando salta l’uomo, le sue iniziative vengono vanificate dai puntuali raddoppi dei difensori parmensi; sebbene si spenga nella ripresa, viene colpevolmente tenuto in campo da Allegri fino all’85’;
Balotelli 4,5 Non ricordo un suo tiro in porta finchè rimane in campo. Si fa ammonire stupidamente per una evidente simulazione in area e da quel momento l’arbitro non gli fischia più nulla, neanche i falli effettivamente subiti;
Kakà 6 Il suo ingresso dà vivacità al gioco di attacco, mette in allarme la difesa parmense e trasmette continue sensazioni di pericolo. In due occasioni si presenta decentrato davanti al portiere avversario ma gli spara addosso: poteva fare qualcosa in più;
Matri 5,5 Bravo in occasione della rete e in un assist di tacco, sempre partecipe alla manovra, meriterebbe finalmente un’ampia sufficienza ma rovina tutto allontanandosi dalla barriera in occasione del terzo gol parmense;
Saponara 6 Tocca pochi palloni nei dieci minuti in cui è in campo perchè poco cercato dai compagni, alla prima accelerazione provoca l’ammonizione di Gargano. Se solo Allegri avesse più coraggio…
Allegri 5,5 Nonostante il solito primo tempo affrontato con scarsa combattività e decisione dal Milan (non tutti gli avversari si chiamano Barcellona) e la solita mancanza di movimento senza palla e di schemi offensivi, ero deciso stavolta a dare comunque la sufficienza al livornese, sia per il cambio di modulo adottato nel secondo tempo ma soprattutto per il coraggio di aver tirato fuori Mario, inguardabile ma pur sempre un nome pesante da escludere, con la scia di polemiche che una decisione del genere facilmente comporta. La tardiva uscita di Robinho per Saponara, avvenuta solo all’85’, mi ha ricordato i limiti insuperabili del nostro tecnico .
9 comments for “Parma – Milan 3-2 (27.10.2013): le pagelle”