E venne il giorno.
Finalmente il Milan ritrova i tre punti in questo campionato, con una vittoria che al momento incide poco sulla nostra classifica ma che si spera abbia molto più effetto sul morale della squadra. E’ una vittoria oserei dire quasi epocale. In primo luogo perché per la prima volta in questo campionato il Milan esce dal campo senza aver subito reti: a tal proposito Abbiati entrerà in sede domani per festeggiare con un bel rinnovo. Ma il vero evento di questa sera, che costituisce una svolta per la carriera di Allegri, è che il mister a 15′ dal termine aveva già esaurito tutti i cambi.
I primi 20 minuti della partita come al solito avevano illuso oltremodo noi tifosi, o quantomeno chi scrive. Il movimento senza palla dei nostri giocatori, le sovrapposizioni continue dei terzini sulle fasce rendevano se non divertente quantomeno piacevole il gioco espresso dalla squadra.
Nel prosieguo del primo tempo la partita è rientrata sui binari a noi conosciuti, difficoltà di impostazione, manovra più lenta, scarsa pericolosità in avanti, laddove tra le due squadre la più clamorosa palla gol l’aveva proprio la Samp, sul solito calcio d’angolo con pallone colpito di testa da un indisturbato Costa che lambiva il palo alla sinistra di Abbiati.
Sul fronte Milan, a parte una buona occasione per Costant che di esterno sinistro al volo ciabattava a lato senza inquadrare lo specchio della porta, si segnalavano alcune potenziali occasioni da gol che non sfociavano in veri pericoli per l’avversario.
Il primo tempo si concludeva dunque sullo 0 a 0 , con i due portieri che si meritavano un s.v. in pagella.
Nel secondo tempo il Milan sbloccava subito la partita con un bel tiro dal limite di Birsa, sulle ali dell’entusiasmo sfiorava il raddoppio, poi arretrava il baricentro, incoraggiando la Sampdoria a farsi avanti. A parer mio l’atteggiamento timido del Milan dopo il buon avvio della ripresa dipendeva più dal calo fisico di alcuni suoi giocatori, Poli, ma anche i terzini che tanto avevano spinto nella prima frazion, che da una scelta tattica.
A parte qualche pericoloso pallone buttato in mezzo e un paio di salvataggi in extremis di De Jong e Mexes la Samp non creava veri grossi pericoli al Milan, che viceversa sul finale di partita sfiorava in contropiede il raddoppio con la Samp.
Le pagelle:
ABBIATI: 6 Una serata di tutta tranquillità per il nostro portiere, a parte il colpo di testa di Costa e un paio di tiri a lato dei doriani;
ZACCARDO: 6,5 abbondante. Schierato da Allegri per dare un turno di riposo ad Abate in vista della coppa, sfodera una prestazione di tutto rispetto, soprattutto nel primo tempo: spinge costantemente contribuendo ad allargare il gioco del Milan e non soffre in fase difensiva, aiutato da Poli più di quanto Muntari aiuti Costant. Nella ripresa, dopo un avvio scintillante in cui sfiora il gol (fermato da un errato fuorigioco) spinge molto di meno, ma la Samp non crea pericolo dalle sue parti,;
ZAPATA 5: Graziato da un’ammonizione meritata nel primo tempo, complessivamente trasmette una sensazione di incertezza, acuita da alcuni svarioni macroscopici dovuti ad una cronica lentezza, nel liberarsi velocemente del pallone, che incoraggia il pressing altrui;
MEXES: 6,5 molto più concentrato e attento del suo compagno di reparto, insieme a De Jong controlla agevolmente le rare sortite offensive doriane del primo tempo: Nel secondo si segnala soprattutto per un miroloso salvataggio di tacco quando il pallone stava per raggiungere Petagna, smarcato davanti ad Abbiati;
COSTANT 6: vedi Zaccardo. Mezzo punto in meno del suo compagno perché si mangia l’unica occasione rossonera del primo tempo e perché appare più in difficoltà, rispetto all’ex parmense, a difendere, sia per un maggior calo fisico accusato nella ripresa ma anche perché poco aiutato dai suoi centrocampisti di riferimento, Muntari e successivamente Emanuelson;
POLI 6,5 : Solita buona prestazione per un’ora scarsa, poi scompare costringendo Allegri a sostituirlo con Emanuelson. Sono ignoti , almeno a me, i motivi della scarsa resistenza alla fatica finora dimostrata dall’ex doriano nel corso della sua carriera (ricordo in passato molte sue uscite per crampi), ma finchè non risolverà questa carenza difficilmente potrà essere considerato un centrocampista di sicuro affidamento da far partire titolare.
Ma, soprattutto, difficilmente potrà avere da me un 7 in pagella;
DE JONG: 7 si conferma il solito califfo, padrone assoluto del centrocampo, bravo anche a non fare interventi che gli procurerebbero la squalifica con preclusione della trasferta di Torino;
MUNTARI 4,5: il suo non è un primo tempo disastroso come quello col Napoli, ma giusto perché non perde palloni pericolosi a centrocampo. Per il resto aiuta pochissimo Costant e rimane fino all’intervallo una presenza impalpabile e incorporea del ns. centrocampo, costringendo gli altri due centrocampisti ad un doppio lavoro che li sfianca alla distanza.
ROBINHO: 6,5: Buona prestazione che dà continuità ai segnali di ripresa che si erano visti nelle ultimissime apparizioni. Nel primo tempo sforna un bell’assist sprecato da Costant, in avvio di ripresa con un giro palla veloce fornisce a Birsa la palla al limite dell’area per segnare il gol di vantaggio.
L’aspetto più positivo della sua serata è che questa volta tiene per tutti i 90′, partecipando fino all’ultimo alle azioni di contropiede del Milan: dal punto di vista fisico è l’attaccante più in forma del Milan. Il gol sbagliato a porta vuota? Ragazzi, ma stiamo parlando di Robinho…
BIRSA: 7 Per il gol, bello, ma non solo. Nel primo tempo quasi mi commuove per un calcio d’angolo e una punizione battuti ben tesi dentro l’area.
Era da tempo che non vedevo accadere qualcosa di simile. Per dire, in occasione di un calcio d’angolo Binho prova ad emularlo ma il pallone calciato dal brasiliano conclude la traiettoria a centrocampo quasi innescando un pericoloso contropiede dei doriani. Fin quando rimane in campo lo sloveno rimane il giocatore più vivace del nostro attacco ,attivo sia centralmente che sulla fascia fornisce alcuni palloni interessanti, premiando i tagli in area dei suoi compagni e dando anche una mano in ripiegamento.
MATRI 4,5: di incoraggiamento. Corre, si sbatte , per carità, ma ha una capacità fenomenale: quando gli arriva un pallone in area riesce sempre a colpire qualcuno, compagno o avversario, che sia immobile o in movimento. Non ricordo un suo tiro nello specchio della porta.
La triste sensazione di questa sera è che forse Petagna sarebbe stato più utile al Milan dell’ex gobbo.
EMANUELSON 5: mi fa tenerezza. Mi ricorda un cartone animato che vedeva sempre mio figlio su Disney Channel : Manny tuttofare. Stasera Allegri lo schiera, nella ripresa, come interno di centrocampo al posto di Muntari . Dopo un buon avvio, anche Emanuelson, come il suo predecessore africano, diventa ben presto evanescente: non copre, non attacca, pare anche piuttosto pigro, sebbene di spazi per muoversi ne avrebbe a iosa.
NOCERINO: 5 subentrato ad un Poli rapidamente collassato, al contrario di Emanuelson corre molto m a vuoto. Gli ultimi venticinque minuti della partita il solo vero baluardo del nostro centrocampo di fatto è De Jong, pare anche normale che di conseguenza il Milan arretri il baricentro.
NIANG: 6,5 Finalmente segni di risveglio dall’ultimo superstite del trio crestato. Entrato al posto di Birsa si rende protagonista di alcune scorribande che, oltre a procurare pericoli agli avversari, alleggeriscono la pressione su una squadra in sofferenza nella seconda metà della ripresa.
Sfiora il gol con una caparbia azione di forza che lo porta al tiro da posizione defilata. Sarebbe stata una bella segnatura ma, purtroppo, per lui, il portiere doriano non è un gatto di marmo come qualcuno di nostra conoscenza.
ALLEGRI: 6 Formazione obbligata a parte la scelta comprensibile di risparmiare Abate. Al contrario di Bologna la squadra crea molte meno occasioni da rete ma al contempo corre molti meno rischi in difesa. In alcuni momenti del primo tempo intravedo un gioco piacevole grazie al perpetuo movimento dei rossoneri, attendo conferme con più elementi di qualità non appena disponibili.
Due domande per il mister: 1) ma sui calci d’angolo che spiovono nella nostra area non si può proprio fare nulla di meglio? 2) Prima della fine dell’anno ci farà vedere una volta Cristante, magari al posto di Manny tuttofare?
11 comments for “Milan-Sampdoria 1-0 (28/9/013): le pagelle”