Considerata la formazione rimaneggiata schierata da Allegri a causa dei nove infortunati, stasera contava solo incamerare in qualche modo i tre punti e la missione, tra inenarrabili sofferenze, plurime imprecazioni, sbadigli a profusione, è stata portata a termine.
Ancora una volta decide un gol di carambola, come avvenuto a Torino, per il resto buio pesto. Non si poteva certo pretendere il bel gioco, non praticato neppure a a formazione completa, ma quello che preoccupa è la scarsa condizione atletica mostrata per l’ennesima volta dai giocatori impiegati. Si è assistito per i primi 15′ dunque ad una buona partenza del Milan, niente di eccezionale ma comunque una buona intensità, venuta meno con il passare dei minuti. Nei successivi 60′ la squadra si è allungata, i giocatori faticavano a mantenere le corrette distanze tra i reparti, il centrocampo si schiacciava sulla difesa portando molti giocatori avversari nella nostra area, il Celtic faceva la partita. Poi il sussulto finale nell’ultimo quarto d’ora, premiato oltremisura dal gol di Zapata e addirittura dal raddoppio di Muntari.
Le pagelle:
ABBIATI: 5,5 Il primo vero pericolo glielo crea l’arbitro punendolo con una fiscale punizione a due in area. Gli altri pericoli vengono soprattutto da tiri da fuori area del Celtic che per fortuna non inquadrano la porta nonchè da una punizione imparabile che si stampa sulla traversa ad Abbiati battuto. Non si segnalano parate degne di nota, ma denota incertezza in un paio di uscite alte;
ZACCARDO: 6 Tiene dignitosamente la fascia destra, tenta qualche sortita in avanti ma capisce ben presto che lo scarso equilibrio della squadra consiglia un atteggiamento più prudente;
ZAPATA: 6,5 Mezzo voto in più per il tiro destinato fuori dallo specchio della porta che decide la partita, grazie alla fortunata deviazione scozzese. Pare in crescita rispetto alle prime apparizioni stagionali. Sfiora il gol di testa su calcio d’angolo e sarebbe stato un evento.
MEXES: 7 Si veste da leader, d’altra parte se c’è una cosa che non gli manca è la personalità, che purtroppo spesso tracima nella presunzione (ma non stasera). Per buona parte della partita pare l’unico o quasi giocatore rossonero a crederci, corre, tenta di impostare il gioco, prova il tiro in porta, attento in difesa.
COSTANT: 5 Inizia bene come tutta la squadra, poi si perde in errori evitabili. Nel ruolo, comunque, è più a suo agio rispetto ad Emanuelson.
NOCERINO: 4 Impalpabile, non copre, non si inserisce in avanti, corre molto a vuoto, difficile da trovare anche per i compagni. L’unica cosa buona che si ricorda di lui è un tiro da fuori che sfiora la traversa.
DE JONG: 7 Partita disputata a ritmo leggermente inferiore rispetto alle ultime prestazioni, pare meno lucido del solito, comunque preziosissimo in copertura, si segnala per un salvataggio in area che impedisce un gol sicuro del Celtic. Nel primo tempo tiene in piedi da solo il centrocampo.
MUNTARI: 5,5 Primo tempo da 4, sbaglia tutto lo sbagliabile, al contrario di Nocerino ci si accorge della sua presenza in campo, ma solo grazie agli appoggi elementari sbagliati: rumina calcio. Nel secondo tempo cresce, tenta con più convinzione degli inserimenti in area fino al gol del raddoppio.
BALOTELLI: 5 Fino all’entrata di Emanuelson gioca a sinistra del tridente. Non è nel suo miglior momento e si vede: sbaglia molti appoggi per lui elementari, impreciso al tiro (inquadra la porta una sola volta nel primo tempo con un tiro forte ma centrale), mostra scarsa intesa con Matri. Dovrebbe essere quello che trascina la squadra, ma pare piuttosto demoralizzato dalla pochezza dei compagni che lo accompagnano e si fa trascinare a fondo con loro. Si risveglia dopo il gol del vantaggio, ma è troppo poco per uno come lui.
MATRI: 6 Come si suol dire, partita generosa. Di palloni giocabili ne arrivano pochissimi, l’intesa con Balotelli latita, sull’unico buon cross sfiora la rete con un colpo di testa. Si muove su tutto il fronte d’attacco spendendosi in generose rincorse dei lanci sbilenchi dei compagni, nel secondo tempo si distingue anche in copertura.
BIRSA: 5 Voto di incoraggiamento per la sua prima presenza in rossonero. Anche lui inizia bene, sembra avere un passo migliore rispetto ad altri compagni, effettua buoni tagli e un assist per Balotelli. Si spegne lentamente, sovrastato fisicamente dagli scozzesi.
EMANUELSON: S.V. Se dovesse mancare un barman a Milanello sono convinto che Allegri ci farebbe un pensierino per coprire il posto vacante. Subentra a Birsa collocondasi dietro le punte, neanche il tempo di trovare la giusta posizione viene spostato nel ruolo di terzino sinistro una volta uscito Costant. Ingiudicabile.
ROBINHO: 5 Entra per Costant distinguendosi per il solito ritmo compassato, inciampa sul pallone meritandosi le ultime imprecazioni dei tifosi rossoneri. Quando ormai si è rassegnati al pareggio e alla sua solita indegna prestazione, crea la superiorità numerica sulla sinistra e da uno scambio con Balotelli nasce l’occasione per il tiro di Zapata che decide l’incontro.
POLI: S.V.
ALLEGRI: 5 Sulla formazione nulla da dire, era quasi obbligata. Decide di tenersi per l’ultima mano le carte Robinho ed Emanuelson, rilanciando il desaparecido Costant come terzino sinistro. La squadra come al solito dimostra un quarto d’ora di autonomia , poi si perde. Se si può distribuire la colpa per la scarsa condizione fisica tra Allegri e il suo staff, pare viceversa imperdonabile che i giocatori diano l’impressione di non sapere mai cosa fare in campo, come se invece di allenarsi settimanalmente a Milanello si ritrovassero solo a San Siro in occasione delle partite. La presenza in campo di un evanescente Nocerino per tutti i 90′ è di per sè motivo sufficiente per attribuire l’insufficienza ad Allegri. Visto che si giocava in dieci (ad essere generosi) era davvero improponibile far entrare nel secondo tempo Cristante?
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