Apotropaicismi: Torino (II)

Ffff…una bella tirata di sigaro, un sorso al brandy, e uno sguardo panoramico sul boudoir: solite scene di demenza collettiva. MasterOfPuppets, dopo la vittoria alla prima edizione del Premio Giannino, ha visto amplificare le proprie doti di seduttore di se stesso, e passa la maggior parte del tempo a lanciarsi sguardi languidi allo specchio. Ogni tanto si alza, esce dalla visuale, cammina con fare indifferente lasciandosi sul fianco lo specchio e, con finto stupore, si volta a guardarsi ammiccante, fino a quando si avvicina e pian piano si bacia dolcemente. E resta lì fino a sera. Norma lo guarda e mi guarda e io la guardo e lo guardo, e guardandoci ci intendiamo al volo: Master è un gran coglione. Icor invece applaude e fischia di continuo, facendo ampi gesti di approvazione. Nulla di strano, se non fosse che rivolge questa attenzione a una piccola foto, probabilmente ritagliata dal Cioè, di El Shaarawy in versione sexy (pantaloni strappati, canottiera a rete e macchie di grasso sul viso). Cristian non si è ancora ben ambientato: è accucciato da tre settimane accanto al camino e, a parte qualche risatina sotto i baffi nell’osservare MasterOfPuppets che si limona, la sua partecipazione alle attività di DiaVoltaire si limita alla caccia alle zanzare (attività di cui gli sono enormemente grato, tra l’altro). Ed è proprio nel tentativo placare la gioia del mio arcinemico MasterOfPuppets e, soprattutto, nel voler fermare la serie di sguardi complici con la befana di Norma che, al solito, mi appresto ad elencare cinque motivi che porteranno male, terribilmente male, al nostro amato Milan:

– Poiché secondo la tradizione, il quattordicesimo giorno di settembre del 1224 Francesco d’Assisi (MI), fervente tifoso milanista, durante una replica di una finale di Champions League del 2005, ricevette le stigmate.

– Poiché nell’ultimo campionato in cui il Milan ha schierato Kakà, nella prima trasferta giocata dal brasiliano, si è perso contro il Genoa.

– Poiché mancano 108 giorni alla fine dell’anno

– Poiché il 14 Settembre 1991, il folle Piero Cannata prese a martellate la celeberrima scultura del maestro Michelangelo Buonarroti: il famoso Sulley di Michelangelo.

– Poiché domani sarà nuvoloso

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