Italia-Messico 2-1: post-partita e pagelle rossonere

L’Italia con una partita che dimostra una condizione fisica in crescendo rispetto alle sue ultime prestazioni supera il Messico grazie ai colpi delle sue maggiori individualità, Pirlo e Balotelli.  L’idea di Prandelli di schierare un centrocampo a 5 con due finti trequartisti per fronteggiare i palleggiatori messicani senza soffrire l’inferiorità numerica si rivela giusta, i nostri prendono subito possesso del centrocampo andando a pressare alti i messicani.

Il gioco si sviluppa soprattutto sulla sinistra sull’asse Montolivo-De Sciglio, con Mattia che spinge molto e bene, mentre Abate si limita a fare il compitino. Il problema della nazionale è che dei due pseudo-trequartisti, che dovrebbero assicurare i tagli e gli inserimenti da dietro, il solo Giaccherini, pur con tutti i suoi limiti tecnici, dimostra di avere la vivacità necessaria per garantire un minimo di movimento senza palla, mentre Marchisio si conferma il giocatore amorfo degli ultimi tre mesi di campionato.Del sostanziale isolamento in cui si ritrova Balotelli riesce a farsene una ragione, lottando su ogni palla e andando appena può al tiro, visto che la possibilità di triangolare con Marchisio e Giaccherini si rivela ben presto una chimera.

La partita si sblocca su magistrale punizione di Pirlo, aiutato dal braccino corto del portiere messicano. Con l’onestà che contraddistingue ogni autentico gobbo, per rimediare al vantaggio  Barzenbauer regala al Messico un calcio di rigore, venendo graziato dall’arbitro per un possibile cartellino rosso. Avendo speso parecchie energie nella prima frazione di gara, nel secondo tempo l’Italia accusa un evidente calo fisico con ulteriori difficoltà a creare occasioni da gol, mentre il Messico prende coraggio. Tantomeno aiuta l’entrata in campo di Cerci, talmente fuori partita da far rimpiangere persino il sostituito Marchisio.

Mentre sembra avviata ad un pareggio, la partita si sblocca grazie ad un assist volante di Giaccherini per Balotelli, che stretto tra due avversari, resiste alla carica segnando un gol da centravanti vero e regalando all’Italia la prima vittoria nella Confederations cup. L’augurio è che nel prosieguo della competizione alcune scelte di Prandelli non risentano troppo del colore della maglia di club indossata dai giocatori azzurri.

Le pagelle dei rossoneri

De Sciglio: 7,5 Scintillante è l’aggettivo più consono alla prestazione di De Sciglio. Uno stantuffo continuo sulla fascia ben coadiuvato dal compagno rossonero Montolivo che lo cerca spesso e volentieri, dandogli fiducia. Alcune giocate di gran classe confermano che sarà difficile per chiunque togliergli la maglia da titolare e che Prandelli farà bene a dimenticarsi l’esperimento di Chiellini terzino sinistro.

Abate: 5 Non ci siamo. Molto timido, più che proporsi spesso si nasconde, non affonda neanche quando ha spazio sulla fascia, cresce nella ripresa ma raramente riesce ad andare sul fondo per il cross. Di lui, una volta ricevuto il pallone, si ricordano soprattutto i retropassaggi al compagno più vicino.

Montolivo: 6,5 Quantità e qualità come suo solito, suo un bell’assist per la prima occasione della partita per Balotelli, governa il centrocampo accanto ad un Pirlo in gran spolvero ritagliandosi comunque i suoi spazi.  Manca della lucidità necessaria per concretizzare un paio di potenziali occasioni da gol avute nella ripresa.

Balotelli: 7,5 Condannato ad un sostanziale isolamento dall’apatia di Marchisio e dalla frenesia di Giaccherini che privilegia la ricerca della profondità piuttosto che lo scambio stretto, Balotelli dimostra grande maturità accettando il destino che Prandelli e i compagni gli hanno riservato. Suoi gli unici tre tiri italiani nello specchio della porta nel primo tempo, così come è merito suo la punizione procurata per il vantaggio azzurro. Nel secondo tempo la capacità di Balotelli di far reparto da solo viene premiata da un gran gol che decide la partita. La sciocca ammonizione rimediata per la maglia sfilata in occasione della rete nulla toglie alla prestazione di sostanza offerta dal nostro centravanti, che sulla perfezione ci sta lavorando.

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