E’ facile commentare dopo che le cose sono successe, in certi casi è anche utile per capire errori o scelte vincenti, ma in questo post voglio provare un po’ a sbilanciarmi, a “prevedere” ciò che accadrà nei prossimi mesi in sede di mercato.
Due giorni fa, grazie a Canale Milan, abbiamo appreso alcuni dati del bilancio rossonero 2012 in più rispetto a quelli divulgati in sede di approvazione. Ricordando che il Milan stila il bilancio seguendo l’anno solare e non quello calcistico come fanno la maggior parte degli altri club, i risultati sono confortanti, migliori rispetto a quelli dell’anno precedente. Lo stato di salute delle finanze rossonere è in via di guarigione, anche se non si può ancora dire che il Milan sia una società sana.
Il Milan ha chiuso con 7 milioni di passivo, secondo Galliani per colpa dell’Irap, in un anno solare in cui il Milan ha raggiunto i quarti di Champions League, si è qualificato per quella successiva e, soprattutto, ha fatto una mega-plusvalenza grazie all’affare Thiago-Ibra. Senza le due dolorose cessioni (più altre plusvalenze che si potranno sapere solo leggendo il bilancio), ci sarebbe stato il “solito” passivo di una sessantina di milioni. Di positivo, c’è un monte ingaggi in calo ed una minore esposizione verso le banche.
Per fare una previsione sul mercato di quest’estate, bisogna tentare di capire come sarà il bilancio 2013, in cui non ci saranno (si spera) cessioni eccellenti, ma per fortuna il monte ingaggi calerà di una quarantina di milioni. La vendita di Pato porterà una plusvalenza di 15 milioni, ma ci saranno degli ammortamenti per gli acquisti di Balotelli, Saponara e Zapata.
Per quello che si può vedere fino ad ora, sperando che il preliminare di Champions vada come deve andare, non ci sarà bisogno di ringraziare il Presidente per la ricapitalizzazione annuale ed è già una grande cosa, anche se sembra che Silvio, in fondo al cuore, rosichi per questo e cerchi quindi di ricordare alla gente che il Milan è suo in altri modi. Tuttavia, non sembra nemmeno che ci siano grossi margini per intervenire sul mercato, a maggior ragione nel caso in cui, disgraziatamente, il Milan non dovesse passare il preliminare.
Prevedo un mercato in cui il Milan, a prescindere che l’allenatore sia di Livorno, del Suriname o dell’Olanda, andrà su zeroparametrati, spenderà solo se riuscirà a raggranellare qualche soldo dalle cessioni (Robinho, Boateng, oltre a Vilà, Emanuelson e Taiwo gli indiziati), più, in caso di ingresso in Champions, il solito colpo ai saldi del 31 agosto a prezzi contenuti.
Non mi aspetto niente di esaltante, insomma, anche se sarei lieto di essere smentito e spero che, nel caso in cui il Milan riuscisse a trovare le risorse per acquisti, queste vengano destinate dove serve di più, ossia a centrocampo ed in gente con ancora una bella fetta di carriera davanti, e non in ritorni di figlioli prodighi da Madrid.
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